By defining Tourism as 'multisectorial', we present an image of a highly complex, multi-level and multi-disciplinary industry. In fact, tourism as an organization is quite difficult to administer, but nevertheless it is an extremely important sector for a nation’s economy. It now seems to be well-documented that the Tourism industry is second in economic relevance to the oil industry, and therefore it is forecasted that tourism will take the lead as the main global economy within the next 20 – 30 years. However, this field of study appears to be under-researched, and there are serious doubts on whether Italy and in particular its capital Rome will be able to take up this great opportunity. Indeed, in the last decade there seems to be a trend of constant loss of competitiveness towards other destination markets, both new and old. This is truly surprising considering that Italy is home to more than half the world’s cultural and artistic heritage, and its landscapes have inspired some of the greatest artists in the world. There is a clear bottle-neck to growth and development in Italy’s tourism management system, which needs to be unblocked for any serious progress to occur.These obstacles not only block development, but above all make Italy weak in the face of outside competition. The main issue is the limited systemic vision of the administrative organization of Italian Tourism, which often focuses on human aspects, and pays little attention to the economic aspects. Other important factors causing obstacles to growth involve, first of all,the fact that the Italian tourism sector has a complete lack of identity, with no national or local planning programmes; secondly there are a plethora of actors with overlapping roles, leaving detrimental gaps in administrative and normative systems, transforming what could be a luxurious engine of economic growth (the Ferrari) into an old rusty heap of useless metal (the old Fiat 500).

Definire il turismo un “comparto” significa accettare l’idea che si sia in presenza di un’entità composta, multidisciplinare, articolata e complessa, caratterizzata da elevata trasversalità. Gestire il turismo è quindi attività assai difficile, ma allo stesso tempo necessaria. Se è vero che l’economia da turismo è oggi seconda solo all’economia da petrolio e, previsioni alla mano, nei prossimi 20 – 30 anni è destinata a raggiungere la leadership, è altrettanto vero che non esistono ricerche in grado di affermare che l’Italia, e Roma in particolare, sapranno cogliere questa grande occasione, questo regalo offerto dall’economia globale su un vassoio d’argento. Anzi, le tendenze degli ultimi dieci anni mostrano una costante perdita di competitività verso tutti i mercati, vecchi e nuovi. Eppure l’Italia detiene oltre la metà del patrimonio artistico culturale mondiale, possiede un paesaggio incantevole che ha ispirato le opere dei più grandi artisti, un clima eccezionale in grado di annullare i limiti della stagionalità e una varietà di prodotti tipici invidiati e imitati in tutto il mondo. Ma allora da qualche parte deve esistere un collo di bottiglia, un freno al processo di sviluppo turistico che rende l’Italia sempre più debole e meno competitiva. Il collo di bottiglia probabilmente sta nella limitata visione sistemica che da sempre caratterizza gli amministratori del comparto turistico, molto umanisti e poco economisti. Risiede nella mancanza di una propria identità e di una gestione programmata su scala nazionale e locale; risiede nella pletora di attori che si sovrappongono nei ruoli e nelle azioni lasciando tuttavia pericolose voragini in termini normativi ed amministrativi, trasformando in una vecchia ed arrugginita utilitaria quella che potrebbe e ovrebbe essere una lussuosa fuoriserie.

La gestione amministrativa del Comparto Turistico. Una stupenda Ferrari o una vecchia Cinquecento? / Brogna, Marco. - STAMPA. - (2016), pp. 7-16.

La gestione amministrativa del Comparto Turistico. Una stupenda Ferrari o una vecchia Cinquecento?

BROGNA, Marco
2016

Abstract

By defining Tourism as 'multisectorial', we present an image of a highly complex, multi-level and multi-disciplinary industry. In fact, tourism as an organization is quite difficult to administer, but nevertheless it is an extremely important sector for a nation’s economy. It now seems to be well-documented that the Tourism industry is second in economic relevance to the oil industry, and therefore it is forecasted that tourism will take the lead as the main global economy within the next 20 – 30 years. However, this field of study appears to be under-researched, and there are serious doubts on whether Italy and in particular its capital Rome will be able to take up this great opportunity. Indeed, in the last decade there seems to be a trend of constant loss of competitiveness towards other destination markets, both new and old. This is truly surprising considering that Italy is home to more than half the world’s cultural and artistic heritage, and its landscapes have inspired some of the greatest artists in the world. There is a clear bottle-neck to growth and development in Italy’s tourism management system, which needs to be unblocked for any serious progress to occur.These obstacles not only block development, but above all make Italy weak in the face of outside competition. The main issue is the limited systemic vision of the administrative organization of Italian Tourism, which often focuses on human aspects, and pays little attention to the economic aspects. Other important factors causing obstacles to growth involve, first of all,the fact that the Italian tourism sector has a complete lack of identity, with no national or local planning programmes; secondly there are a plethora of actors with overlapping roles, leaving detrimental gaps in administrative and normative systems, transforming what could be a luxurious engine of economic growth (the Ferrari) into an old rusty heap of useless metal (the old Fiat 500).
2016
IL TURISMO A ROMA Per crescere tutti Per crescere assieme
88-86248-26-1
Definire il turismo un “comparto” significa accettare l’idea che si sia in presenza di un’entità composta, multidisciplinare, articolata e complessa, caratterizzata da elevata trasversalità. Gestire il turismo è quindi attività assai difficile, ma allo stesso tempo necessaria. Se è vero che l’economia da turismo è oggi seconda solo all’economia da petrolio e, previsioni alla mano, nei prossimi 20 – 30 anni è destinata a raggiungere la leadership, è altrettanto vero che non esistono ricerche in grado di affermare che l’Italia, e Roma in particolare, sapranno cogliere questa grande occasione, questo regalo offerto dall’economia globale su un vassoio d’argento. Anzi, le tendenze degli ultimi dieci anni mostrano una costante perdita di competitività verso tutti i mercati, vecchi e nuovi. Eppure l’Italia detiene oltre la metà del patrimonio artistico culturale mondiale, possiede un paesaggio incantevole che ha ispirato le opere dei più grandi artisti, un clima eccezionale in grado di annullare i limiti della stagionalità e una varietà di prodotti tipici invidiati e imitati in tutto il mondo. Ma allora da qualche parte deve esistere un collo di bottiglia, un freno al processo di sviluppo turistico che rende l’Italia sempre più debole e meno competitiva. Il collo di bottiglia probabilmente sta nella limitata visione sistemica che da sempre caratterizza gli amministratori del comparto turistico, molto umanisti e poco economisti. Risiede nella mancanza di una propria identità e di una gestione programmata su scala nazionale e locale; risiede nella pletora di attori che si sovrappongono nei ruoli e nelle azioni lasciando tuttavia pericolose voragini in termini normativi ed amministrativi, trasformando in una vecchia ed arrugginita utilitaria quella che potrebbe e ovrebbe essere una lussuosa fuoriserie.
Turismo ; sviluppo ; Roma
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La gestione amministrativa del Comparto Turistico. Una stupenda Ferrari o una vecchia Cinquecento? / Brogna, Marco. - STAMPA. - (2016), pp. 7-16.
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