La crescita urbana, formale ed informale, non ha risparmiato la costa della provincia di Roma dove gli elevati ritmi di crescita della popolazione e dell’edificazione hanno innescato meccanismi di progressivo quanto rapido consumo di suolo. Uno dei risultati di questa ‘crescita’, non sempre direttamente percepibile, sembra riguardare lo smarrimento del senso stesso di appartenenza ai luoghi, la perdita cioè dei tratti distintivi e delle memorie insite nei territori. Inoltre, in un contesto come quello dell’area di studio, in cui è fondamentale il recupero e la salvaguardia della memoria del passato, la conservazione di ciò che è intrinsecamente bello è possibile accrescendo il valore del patrimonio estetico, in modo tale da rafforzare l’identità di gruppo, delle comunità locali e al fine di valorizzare risorse territoriali e fondare processi di sviluppo economico. I dieci comuni costieri della provincia di Roma, con le diverse frazioni marittime, assumono, quasi sempre, la classica configurazione degli insediamenti lineari lungo la strada litoranea che li attraversa, con un lungo rettifilo da nord a sud, con costruzioni di diversa tipologia e funzionalità, realizzati spesso senza regola, sfruttando al massimo tutto lo spazio disponibile. In tal modo, sono stati alterati e modificati elementi appartenenti a contesti storici e paesaggistici di pregio. Pertanto, il contributo, frutto di un’attività di ricerca più ampia condotta nei comuni costieri del Lazio, propone una chiave di lettura che cerca di analizzare le relazioni e le conflittualità innescate dai processi di riqualificazione urbana.
Riqualificazione Urbana e Memoria Storica: Il Litorale Romano: Città Diffusa e Patrimonio Culturale / Leonardi, Sandra; Maggioli, M.. - STAMPA. - (2015), pp. 309-329.
Riqualificazione Urbana e Memoria Storica: Il Litorale Romano: Città Diffusa e Patrimonio Culturale
LEONARDI, Sandra;
2015
Abstract
La crescita urbana, formale ed informale, non ha risparmiato la costa della provincia di Roma dove gli elevati ritmi di crescita della popolazione e dell’edificazione hanno innescato meccanismi di progressivo quanto rapido consumo di suolo. Uno dei risultati di questa ‘crescita’, non sempre direttamente percepibile, sembra riguardare lo smarrimento del senso stesso di appartenenza ai luoghi, la perdita cioè dei tratti distintivi e delle memorie insite nei territori. Inoltre, in un contesto come quello dell’area di studio, in cui è fondamentale il recupero e la salvaguardia della memoria del passato, la conservazione di ciò che è intrinsecamente bello è possibile accrescendo il valore del patrimonio estetico, in modo tale da rafforzare l’identità di gruppo, delle comunità locali e al fine di valorizzare risorse territoriali e fondare processi di sviluppo economico. I dieci comuni costieri della provincia di Roma, con le diverse frazioni marittime, assumono, quasi sempre, la classica configurazione degli insediamenti lineari lungo la strada litoranea che li attraversa, con un lungo rettifilo da nord a sud, con costruzioni di diversa tipologia e funzionalità, realizzati spesso senza regola, sfruttando al massimo tutto lo spazio disponibile. In tal modo, sono stati alterati e modificati elementi appartenenti a contesti storici e paesaggistici di pregio. Pertanto, il contributo, frutto di un’attività di ricerca più ampia condotta nei comuni costieri del Lazio, propone una chiave di lettura che cerca di analizzare le relazioni e le conflittualità innescate dai processi di riqualificazione urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.