Il volume è concepito come un taccuino di viaggio alla scoperta del significato del ruolo delle diverse forme della rappresentazione nel progetto, e nasce da uno sforzo dei docenti dei Laboratori del Disegno per riordinare e rendere più efficace la didattica della rappresentazione nei corsi di Design degli Interni. Esso restituisce un impegno comune di sperimentazione, confronto e aggiornamento a partire dalle basi concettuali del disegno per avventurarsi nelle potenzialità offerte dagli strumenti digitali, senza perdere il contatto con le sue radici culturali. Questa disciplina è propedeutica al saper fare come al sapere, perchè costituisce il fondamento sul quale si è costruita la cultura del progetto. Le molteplici forme di rappresentazione oltre il disegno tecnico offrono un contributo essenziale alla crescita del progettista, come metodo privilegiato di indagine e di ricerca all’interno del progetto stesso. La rappresentazione digitale ha rinnovato il disegno e quindi il progetto, che però sta riscoprendo la dignità e il fascino del segno manuale che, come afferma Vasari, è un riflesso immediato della mente. Rinnovare la didattica della rappresentazione significa ripensare il disegno come espressione di un ragionamento cognitivo prima che progettuale, per mettere in relazione gli strumenti che ne rafforzano le potenzialità di ricerca. Nel progetto contemporaneo la rappresentazione analogica e quella digitale si instegrano senza contrapporsi e per questo occorre rivedere i modi della didattica, che è condizionata da una compressione forzata dei tempi. Il ruolo conoscitivo del disegno si esprime nel rilievo. In virtù dell’elevata specializzazione professionale che ha raggiunto grazie alla precisione offerta dagli strumenti di misura digitali, nell’architettura esso si è configurato come disciplina autonoma, e la didattica tende ad abbandonare le componenti che sono preliminari al progetto, qualitative prima che quantitative. La dimensione cognitiva del rilievo offre un contributo teorico e pratico importante anche alla formazione del progettista di interni, ma ocorre ripensarne i contenuti applicativi in funzione di quello che può servire nella pratica professionale specifica. L’esperienza insegna che le arti manuali si imparano con la pratica costante; l’esercizio del disegno è il primo spunto di un viaggio con un gruppo di studenti del primo anno, invitati a riflettere sul diverso spirito che anima lo spazio dell’abitare, quello urbano in particolare attraverso il ricorso ad uno strumento antico, ma in continua evoluzione. Il viaggio di studio reintroduce all’interno dei laboratori un momento importante di verifica e di addestramento alla ricerca autonoma che trovava spazio nei seminari a tema, con l’immersione totale in un contesto diverso che rinnova una tradizione secolare. L’esperienza concreta di un viaggio alla scoperta della realtà americana offre l’opportunità di verificare l’attualità delle immagini statiche e bidimensionali del disegno e la resa grafica di tecniche essenziali, ma è anche un pretesto per riflettere sulle differenze tra la città amenricana e quella europea, e capire meglio gli spazi nei quali si esercita, prima del progetto, il nostro abitare quoitidiano. Il tema della continuità, che è proprio dello spazio urbano ed è una delle caratteristiche forti degli interni dell’architettura nordamericana emerge nei grandi interventi urbanistici, che assumono l’immagine di luoghi multiformi ma ricononscibili nella connotazione fisica del progetto. La scommessa è quella di verificare come la concezione urbana condiziona il progetto per imparare a controllarne gli effetti.

Il disegno come ricerca. Strumenti grafici e modelli rappresentativi per il progetto / Amoruso, Giuseppe; Bisson, Mario; Bontempi, Donatella; Bove, Marco; Buratti, Giorgio; Mele, Giampiero; Paolis, Roberto de; Ferrara, Marco; Galloni, Laura; Jones, Kay Bea; Manca, Matteo; Pierluisi, Gabriele; Rossi, Michela; Russo, Michele; Zanella, Giulio. - STAMPA. - (2012).

Il disegno come ricerca. Strumenti grafici e modelli rappresentativi per il progetto

RUSSO, MICHELE;
2012

Abstract

Il volume è concepito come un taccuino di viaggio alla scoperta del significato del ruolo delle diverse forme della rappresentazione nel progetto, e nasce da uno sforzo dei docenti dei Laboratori del Disegno per riordinare e rendere più efficace la didattica della rappresentazione nei corsi di Design degli Interni. Esso restituisce un impegno comune di sperimentazione, confronto e aggiornamento a partire dalle basi concettuali del disegno per avventurarsi nelle potenzialità offerte dagli strumenti digitali, senza perdere il contatto con le sue radici culturali. Questa disciplina è propedeutica al saper fare come al sapere, perchè costituisce il fondamento sul quale si è costruita la cultura del progetto. Le molteplici forme di rappresentazione oltre il disegno tecnico offrono un contributo essenziale alla crescita del progettista, come metodo privilegiato di indagine e di ricerca all’interno del progetto stesso. La rappresentazione digitale ha rinnovato il disegno e quindi il progetto, che però sta riscoprendo la dignità e il fascino del segno manuale che, come afferma Vasari, è un riflesso immediato della mente. Rinnovare la didattica della rappresentazione significa ripensare il disegno come espressione di un ragionamento cognitivo prima che progettuale, per mettere in relazione gli strumenti che ne rafforzano le potenzialità di ricerca. Nel progetto contemporaneo la rappresentazione analogica e quella digitale si instegrano senza contrapporsi e per questo occorre rivedere i modi della didattica, che è condizionata da una compressione forzata dei tempi. Il ruolo conoscitivo del disegno si esprime nel rilievo. In virtù dell’elevata specializzazione professionale che ha raggiunto grazie alla precisione offerta dagli strumenti di misura digitali, nell’architettura esso si è configurato come disciplina autonoma, e la didattica tende ad abbandonare le componenti che sono preliminari al progetto, qualitative prima che quantitative. La dimensione cognitiva del rilievo offre un contributo teorico e pratico importante anche alla formazione del progettista di interni, ma ocorre ripensarne i contenuti applicativi in funzione di quello che può servire nella pratica professionale specifica. L’esperienza insegna che le arti manuali si imparano con la pratica costante; l’esercizio del disegno è il primo spunto di un viaggio con un gruppo di studenti del primo anno, invitati a riflettere sul diverso spirito che anima lo spazio dell’abitare, quello urbano in particolare attraverso il ricorso ad uno strumento antico, ma in continua evoluzione. Il viaggio di studio reintroduce all’interno dei laboratori un momento importante di verifica e di addestramento alla ricerca autonoma che trovava spazio nei seminari a tema, con l’immersione totale in un contesto diverso che rinnova una tradizione secolare. L’esperienza concreta di un viaggio alla scoperta della realtà americana offre l’opportunità di verificare l’attualità delle immagini statiche e bidimensionali del disegno e la resa grafica di tecniche essenziali, ma è anche un pretesto per riflettere sulle differenze tra la città amenricana e quella europea, e capire meglio gli spazi nei quali si esercita, prima del progetto, il nostro abitare quoitidiano. Il tema della continuità, che è proprio dello spazio urbano ed è una delle caratteristiche forti degli interni dell’architettura nordamericana emerge nei grandi interventi urbanistici, che assumono l’immagine di luoghi multiformi ma ricononscibili nella connotazione fisica del progetto. La scommessa è quella di verificare come la concezione urbana condiziona il progetto per imparare a controllarne gli effetti.
2012
Disegno; Rilievo; Rappresentazione digitale
Amoruso, Giuseppe; Bisson, Mario; Bontempi, Donatella; Bove, Marco; Buratti, Giorgio; Mele, Giampiero; Paolis, Roberto de; Ferrara, Marco; Galloni, Laura; Jones, Kay Bea; Manca, Matteo; Pierluisi, Gabriele; Rossi, Michela; Russo, Michele; Zanella, Giulio
06 Curatela::06a Curatela
Il disegno come ricerca. Strumenti grafici e modelli rappresentativi per il progetto / Amoruso, Giuseppe; Bisson, Mario; Bontempi, Donatella; Bove, Marco; Buratti, Giorgio; Mele, Giampiero; Paolis, Roberto de; Ferrara, Marco; Galloni, Laura; Jones, Kay Bea; Manca, Matteo; Pierluisi, Gabriele; Rossi, Michela; Russo, Michele; Zanella, Giulio. - STAMPA. - (2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/905503
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