Paesaggi socialmente utili. Socially useful landscapes

The work collected in the book Report from Rome submitted within the 15th International Architecture Exhibition Venice, represents a logbook of the various activities conducted and coordinated by some teachers of the Faculty of architecture, University of Rome, within the thematic areas of the biennial 2016 and Italy Pavilion: the theme of architecture as a social art and an instrument at the service of the community . An architecture that it "takes care of individuals, places and resources and makes the difference. It is part of a collective process where you think about the needs, meet the people and act in the spaces for communities benefit in the areas of decay and marginality ". The contribution deals with several studies aimed at better understanding how, architecture and landscape design can contrast urban marginality (understood both as social marginalization than as a spatial marginality). In particular we have been exploring the possibility of activation of new social condensers in the most deprived metropolitan areas through improvement projects of existing care facilities (for seniors, children and families, adults in difficulty) and recovery projects of under-utilized and abandoned spaces for the creation of innovative services for social promotion and activation

Il lavoro raccolto nelle pagine del volume Report from Rome di identifica come un diario di bordo che racconta le attività condotte e coordinate da alcuni docenti della Facoltà di Architettura, della Sapienza Università di Roma, all’interno degli ambiti tematici della biennale 2016 e del padiglione Italia: l’architettura come arte sociale e strumento al servizio della collettività e del suo accesso ai beni comuni. All'interno di questo volume il contributo specifico tratta di alcune ricerche, condotte dal Dipartimento di architettura e progetto indirizzate a comprendere meglio come, dal punto di vista dell’architettura e del paesaggio, sia possibile contrastare la marginalità urbana intesa sia come marginalità sociale che come marginalità spaziale. In particolare sono state esplorate le possibilità di attivazione di nuovi condensatori sociali nei quartieri più disagiati attraverso progetti di miglioramento di spazi che ospitano servizi di supporto alla fragilità (anziani, minori e famiglie, adulti in difficoltà) e progetti di recupero di strutture e spazi sotto-utilizzati e abbandonati per la realizzazione di servizi innovativi di promozione e attivazione sociale.Il volume e i suoi contenuti sono stati presentati all’interno del Progetto Biennale Sessions della 15ma Mostra Internazionale di Architettura Venezia.