The global impact of the financial crisis, which broke out initially in the United States in the summer of 2007, required a highly coordinated international response (G-20) in the direction of a review of the overall system of rules and controls on financial intermediaries. In light of these "epochal" events, this book aims to analyze the key stages of the current broad financial reform process, focusing in particular on the development of the new supervisory framework of Basel 3 and its implementation process in Europe. The effects of the new rules on Italian banking sector and on non-financial firms are analyzed and discussed carefully.

L’entità e la portata globale della crisi finanziaria, scoppiata inizialmente nel segmento dei mutui sub-prime statunitense nel luglio del 2007, ha richiesto una risposta fortemente coordinata a livello internazionale. Già all’indomani della crisi, l’allora Financial Stability Forum ne analizzava le cause e formulava concrete proposte d’intervento, disegnando l’agenda di policy approvata dai Leaders del G20. Nel 2008, l’aggravarsi della crisi e la sua propagazione all’intero sistema finanziario ha rafforzato la consapevolezza della necessità di una revisione complessiva del sistema delle regole e dei controlli sugli intermediari finanziari. Alla luce di questi avvenimenti che possiamo definire “epocali”, questo volume intende ripercorrere ed analizzare in maniera critica le tappe salienti dell’attuale ampio processo di riforma dell’impianto regolamentare internazionale sugli intermediari finanziari, soffermandosi in particolare sugli sviluppi del nuovo framework prudenziale di Basilea 3. A tal fine, il testo si articola in quattro parti. La Parte I “il sistema di vigilanza sugli intermediari finanziari prima della crisi dei mutui sub-prime del luglio 2007” analizza, in particolare, le innovazioni introdotte da Basilea 2 rispetto al primo Accordo sul Capitale bancario (Basilea 1), soprattutto in tema di rischio di credito, attraverso l’introduzione dei rating calcolati internamente dalle banche. Nello specifico, si analizza il modello regolamentare denominato Internal Rating Based - IRB di base – per la stima del requisito di capitale a copertura del rischio di credito per le esposizioni bancarie verso le imprese non finanziarie. Si avanzano inoltre alcune proposte per il sistema bancario italiano, vista l’onerosità del credito per le PMI con il passaggio da parte del sistema bancario dal metodo standard al metodo IRB di Basilea 2. La particolare attenzione riservata alle PMI è giustificata dal peso che queste hanno nel sistema produttivo italiano e quindi sulla nostra economia. La Parte II “il nuovo sistema internazionale di vigilanza sugli intermediari finanziari come risposta alla crisi finanziaria globale” evidenzia il tramonto del modello di vigilanza di tipo “light touch” e l’affermarsi di un approccio di tipo “intensive supervision”, dati gli evidenti fallimenti della capacità di “autoregolazione” degli intermediari e dell’azione disciplinante del mercato per una sana e prudente gestione bancaria. In particolare, ci si sofferma sulla riforma del framework prudenziale delle banche, conosciuto come Basilea 3, e sul suo processo di recepimento in Europa.

Verso una nuova architettura internazionale di vigilanza finanziaria. L'impatto delle nuove regole su banche e imprese italiane. Seconda Edizione / DI CLEMENTE, Annalisa. - STAMPA. - (2016), pp. 7-232.

Verso una nuova architettura internazionale di vigilanza finanziaria. L'impatto delle nuove regole su banche e imprese italiane. Seconda Edizione

DI CLEMENTE, Annalisa
Writing – Review & Editing
2016

Abstract

The global impact of the financial crisis, which broke out initially in the United States in the summer of 2007, required a highly coordinated international response (G-20) in the direction of a review of the overall system of rules and controls on financial intermediaries. In light of these "epochal" events, this book aims to analyze the key stages of the current broad financial reform process, focusing in particular on the development of the new supervisory framework of Basel 3 and its implementation process in Europe. The effects of the new rules on Italian banking sector and on non-financial firms are analyzed and discussed carefully.
2016
978-88-548-8951-4
L’entità e la portata globale della crisi finanziaria, scoppiata inizialmente nel segmento dei mutui sub-prime statunitense nel luglio del 2007, ha richiesto una risposta fortemente coordinata a livello internazionale. Già all’indomani della crisi, l’allora Financial Stability Forum ne analizzava le cause e formulava concrete proposte d’intervento, disegnando l’agenda di policy approvata dai Leaders del G20. Nel 2008, l’aggravarsi della crisi e la sua propagazione all’intero sistema finanziario ha rafforzato la consapevolezza della necessità di una revisione complessiva del sistema delle regole e dei controlli sugli intermediari finanziari. Alla luce di questi avvenimenti che possiamo definire “epocali”, questo volume intende ripercorrere ed analizzare in maniera critica le tappe salienti dell’attuale ampio processo di riforma dell’impianto regolamentare internazionale sugli intermediari finanziari, soffermandosi in particolare sugli sviluppi del nuovo framework prudenziale di Basilea 3. A tal fine, il testo si articola in quattro parti. La Parte I “il sistema di vigilanza sugli intermediari finanziari prima della crisi dei mutui sub-prime del luglio 2007” analizza, in particolare, le innovazioni introdotte da Basilea 2 rispetto al primo Accordo sul Capitale bancario (Basilea 1), soprattutto in tema di rischio di credito, attraverso l’introduzione dei rating calcolati internamente dalle banche. Nello specifico, si analizza il modello regolamentare denominato Internal Rating Based - IRB di base – per la stima del requisito di capitale a copertura del rischio di credito per le esposizioni bancarie verso le imprese non finanziarie. Si avanzano inoltre alcune proposte per il sistema bancario italiano, vista l’onerosità del credito per le PMI con il passaggio da parte del sistema bancario dal metodo standard al metodo IRB di Basilea 2. La particolare attenzione riservata alle PMI è giustificata dal peso che queste hanno nel sistema produttivo italiano e quindi sulla nostra economia. La Parte II “il nuovo sistema internazionale di vigilanza sugli intermediari finanziari come risposta alla crisi finanziaria globale” evidenzia il tramonto del modello di vigilanza di tipo “light touch” e l’affermarsi di un approccio di tipo “intensive supervision”, dati gli evidenti fallimenti della capacità di “autoregolazione” degli intermediari e dell’azione disciplinante del mercato per una sana e prudente gestione bancaria. In particolare, ci si sofferma sulla riforma del framework prudenziale delle banche, conosciuto come Basilea 3, e sul suo processo di recepimento in Europa.
Nuove regole sul capitale bancario, crisi finanziaria, gestione dei rischi bancari, rapporto banca impresa, Basilea 3, credit crunch, nuove modalità di finanziamento delle imprese, nuovi intermediari non bancari.
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Verso una nuova architettura internazionale di vigilanza finanziaria. L'impatto delle nuove regole su banche e imprese italiane. Seconda Edizione / DI CLEMENTE, Annalisa. - STAMPA. - (2016), pp. 7-232.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/892931
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