In un noto testo della metà degli anni Ottanta, Stern e Aronson sostenevano che la maggior parte delle analisi riguardanti la produzione e la conservazione di energia, sino ad allora, avesse ignorato un aspetto importante della questione: quello che gli studiosi definivano la “dimensione umana” (human dimension) dell’energia. Il termine si riferisce all’insieme di attività culturali, interazioni sociali, processi cognitivi e affettivi in grado di influenzare il comportamento di singoli individui, gruppi sociali e istituzioni sia pubbliche sia private Stern e Aronson, 1984). Prendere in esame questa dimensione significa dunque mettere in dubbio il primato della tecnica nel determinare gli esiti delle questioni energetiche (es. crisi energetica, transizione, sostenibilità) e riconoscere che la questione energetica riguarda parimenti questioni politiche, storiche, culturali e psicologiche. Da questo punto si dipartono, con le dovute differenze, molteplici linee di lettura della trasformazione in atto nella produzione, trasmissione, gestione e consumo dell’energia. Tra di esse troviamo modelli cognitivi di psicologia sociale, ambientale, politica (che sottolineano come il comportamento di individui, gruppi, istituzioni sia determinato da fattori altri rispetto alla classica impostazione razionalista dell’homo economicus), modelli sistemici e socio-tecnici della transizione energetica (che si concentrano sulle interazioni reciproche tra componenti sociali e innovazioni tecnologiche), studi sul coinvolgimento del pubblico (public engagement e public understanding of science), prospettive culturaliste e socio- costruttiviste (che si soffermano sugli universi di significato entro cui le relazioni tra ambiente, energia e tecnologie si dipanano). Oggi possiamo affermare che l’appello di Stern e Aronson è stato ampiamente raccolto, la complessità della dimensione umana è pienamente riconosciuta dagli studiosi che si preoccupano di individuare le leve in grado di favorire l’adozione di comportamenti energetici sostenibili e consapevoli. Un’ampia mole di studi ha quindi esaminato, anche nell’ambito dell’energia, l’influenza di processi di funzionamento della cognizione umana, caratteristiche individuali, atteggiamenti, motivazioni, valori, credenze condivise, pratiche e appartenenze culturali. Nei prossimi paragrafi non potremo che accennare all’intero range di questi fattori, al fine di suggerire come questi debbano essere presi in considerazione nel pianificare scelte comunicative efficaci e, più in generale, indirizzi di policy scientificamente mirati (Stern e Aronson, 19846). Tuttavia, prima di soffermarci sul contributo delle diverse linee alla comprensione dei comportamenti di risparmio energetico, potrà essere utile riassumere brevemente assunti di partenza e specificità delle diverse prospettive psicosociali.

Le dimensioni umane del risparmio energetico. Alcune determinanti psicosociali / Sarrica, Mauro; Brondi, Sonia. - STAMPA. - (2015), pp. 13-30.

Le dimensioni umane del risparmio energetico. Alcune determinanti psicosociali

SARRICA, Mauro
;
BRONDI, SONIA
2015

Abstract

In un noto testo della metà degli anni Ottanta, Stern e Aronson sostenevano che la maggior parte delle analisi riguardanti la produzione e la conservazione di energia, sino ad allora, avesse ignorato un aspetto importante della questione: quello che gli studiosi definivano la “dimensione umana” (human dimension) dell’energia. Il termine si riferisce all’insieme di attività culturali, interazioni sociali, processi cognitivi e affettivi in grado di influenzare il comportamento di singoli individui, gruppi sociali e istituzioni sia pubbliche sia private Stern e Aronson, 1984). Prendere in esame questa dimensione significa dunque mettere in dubbio il primato della tecnica nel determinare gli esiti delle questioni energetiche (es. crisi energetica, transizione, sostenibilità) e riconoscere che la questione energetica riguarda parimenti questioni politiche, storiche, culturali e psicologiche. Da questo punto si dipartono, con le dovute differenze, molteplici linee di lettura della trasformazione in atto nella produzione, trasmissione, gestione e consumo dell’energia. Tra di esse troviamo modelli cognitivi di psicologia sociale, ambientale, politica (che sottolineano come il comportamento di individui, gruppi, istituzioni sia determinato da fattori altri rispetto alla classica impostazione razionalista dell’homo economicus), modelli sistemici e socio-tecnici della transizione energetica (che si concentrano sulle interazioni reciproche tra componenti sociali e innovazioni tecnologiche), studi sul coinvolgimento del pubblico (public engagement e public understanding of science), prospettive culturaliste e socio- costruttiviste (che si soffermano sugli universi di significato entro cui le relazioni tra ambiente, energia e tecnologie si dipanano). Oggi possiamo affermare che l’appello di Stern e Aronson è stato ampiamente raccolto, la complessità della dimensione umana è pienamente riconosciuta dagli studiosi che si preoccupano di individuare le leve in grado di favorire l’adozione di comportamenti energetici sostenibili e consapevoli. Un’ampia mole di studi ha quindi esaminato, anche nell’ambito dell’energia, l’influenza di processi di funzionamento della cognizione umana, caratteristiche individuali, atteggiamenti, motivazioni, valori, credenze condivise, pratiche e appartenenze culturali. Nei prossimi paragrafi non potremo che accennare all’intero range di questi fattori, al fine di suggerire come questi debbano essere presi in considerazione nel pianificare scelte comunicative efficaci e, più in generale, indirizzi di policy scientificamente mirati (Stern e Aronson, 19846). Tuttavia, prima di soffermarci sul contributo delle diverse linee alla comprensione dei comportamenti di risparmio energetico, potrà essere utile riassumere brevemente assunti di partenza e specificità delle diverse prospettive psicosociali.
2015
L’energia della Comunicazione: Linee Guida per l’Efficienza Energetica nella PA
Psicologia ambientale; transizione energetica; determinanti psico-sociali; rappresentazioni sociali
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Le dimensioni umane del risparmio energetico. Alcune determinanti psicosociali / Sarrica, Mauro; Brondi, Sonia. - STAMPA. - (2015), pp. 13-30.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/890628
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