I nuovi artt. 180-183 e 184 c.p.c.: una prima diagnosi sul nuovo rito "concentrato" ed "elastico"

L’A. commenta le novità apportate dalla l. n. 80/2005 alla fase di trattazione, sottolineando il salutare ritorno, sia pur con taluni eccessi, allo spirito del 1990. L’attenzione si concentra sull’attività di trattazione da svolgersi nella prima udienza ai sensi dell’art. 183 c.p.c., in cui il legislatore ha riunificato e compattato il trittico di udienze che dal 1995 cadenzavano obbligatoriamente il processo ordinario di cognizione, e nelle memorie concedibili all’esito di quella, evidenziando il rischio di corto circuiti nelle cause meno semplici e formulando una prognosi a regime di questo nuovo rito “concentrato”. La formulazione dell’art. 183, co. 5., nell’intreccio procedimentale con l’art. 167, suggerisce altresì una rinnovata riflessione sulla problematica ed instabile distinzione tra eccezioni in senso stretto e in senso lato, sensibile alla primaria esigenza di non comprimere eccessivamente gli spazi difensivi delle parti.