Cap. III - La trattazione della causa: gli artt. 167, 180, 183 e 184 - e altre disposizioni sul processo di cognizione - così come novellati dalle leggi n. 80 e n. 263 del 2005

Sommario: 1. Cenni introduttivi: sapore di nuovo, "anzi d'antico": il ritorno al 1990 (con taluni eccessi). - 2. Il "riedito" art. 167 e l'art. 70-ter c.p.c. - 3. Gli artt. 180, 183 e 184 c.p.c. come riformulati dalla l. n. 80 del 2005 e il rischio di corti circuiti nelle cause meno semplici anziché di standard. - 4.1. Prime osservazioni sulle proposte interepretative suscitate nell'estate 2005 da questa riforma: in particolare sul sesto comma dell'art. 183 e sulla sua urgente perfettibilità. - 4.2. Segue: i termini per le memorie concedibili alla udienza e la funzione "mista" delle stesse. - 5. La forte esigenza di un testo alternativo per l'art. 183, 6° comma quale base per l'entrata in vigore all'inizio del 2006 (e fors'anche per avere un rito unitario asciutto ma flessibile), esigenza coronata nel Natale 2005. - 6. Le "nuovissime" modifiche di fine dicembre 2005 della l. n. 263 in vista dell'entrata in vigore il 1° marzo 2006. - 7. Rapporti fra il "nuovo" art. 183 e l'art. 268 sull'intervento volontario di terzi. - 8. L'art. 184 e l'abrograzione dei suoi commi secondo e terzo. - 9. Le modifiche alla disciplina delle tre ordinanze anticipatorie di condanna (e, per connessione, la riformulazione dell'art. 283 c.p.c.). - 10. Schema e tabelle riassuntive del nuovo rito ordinario.