L'asimmetria di una presenza

The paper illustrates the main topics discussed at the Interna-tional Conference “Subnational Parliaments in the National and European Dimension” held in Rome on March 5, 2015 at the Chamber of Deputies. The Conference has been organized by the research Unit of the University of Rome “Sapienza” within the national research project PRIN 2010-2011 “National Parliaments and the European Union in the multilevel governance”. Several European scholars and re-gional parliamentary officers were involved as well as some Presi-dents of Italian regional councils and parliamentary commissions. The Conference focused on the new role of regional assem-blies in the aftermath of the Lisbon Treaty. The asymmetry of the role played by subnational assemblies in the European constitutional context stands out as one of the main features of the Regions participation to the EU decision-making process, along with the observation that the main political level of the European Union remains that of the States as the Re-gions are facing the challenges of re-centralization given by the new economic circumstances. Italian and other European subnational experiences have been considered in the papers presented at the Conference. In particular, the Austrian, German, Spanish, British and Belgian cases were described and assessed in the light of the reforms introduced by the Lisbon Treaty. The lessons drawn lead to maintain that there is a need for a leap ahead as economic and bureaucratic measures have proven unable to fill the gap of political decision. It’s a goal to reach out for and to believe in, although not realistic. In fact, in spite of the Lisbon reforms, the whole European construction still appears affected by asymmetries and deep flaws, while the perspective of a leap ahead remains in the background of a pro-cess which has to be assessed objectively.

L'articolo descrive i principali temi affrontati nel corso della Conferenza Internazionale "Parlamenti substatali nella dimensione nazionale ed europea" tenutosi a Roma il 5 marzo 2015 presso la Camera dei Deputati. Il Convegno è stato organizzato dall'Unità di ricerca dell'Università di Roma "Sapienza" nell'ambito del progetto di ricerca nazionale PRIN 2010-2011 "Parlamenti nazionali ed Unione europea nella governance multilivello". Diversi studiosi europei e funzionari parlamentari di Assemblee regionali sono stati coinvolti, così come alcuni Presidenti di Consigli regionali italiani e di Commissioni parlamentari. La conferenza si è incentrata sul nuovo ruolo assegnato alle assemblee dal trattato di Lisbona. L'asimmetria del ruolo svolto dalle assemblee substatali nel quadro costituzionale europeo si distingue come una delle caratteristiche principali della partecipazione Regioni al processo decisionale dell'UE, insieme con l'osservazione che il principale livello politico dell'Unione europea rimane quello di Stati. Le ragioni di ciò sono riscontrabile nella condizione che vuole le regioni dover oggi affrontare le sfide nate da un ri-accentramento delle loro competenze e funzioni dovuto alla recente crisi economica internazionale. In questo, sono state prese in considerazione sia esperienze italiane che europee. In particolare, i casi austriaco, tedesco, spagnolo, britannico e belga sono stati descritti e valutati alla luce delle riforme introdotte dal Trattato di Lisbona. Da questi casi è emersa la necessità di un salto avanti al fine di colmare il gap di decisione politica. Questo, anche se poco realistico, è un obiettivo da raggiungere e in cui credere. Infatti, nonostante le riforme di Lisbona, l'intera costruzione europea appare ancora influenzata da asimmetrie e imperfezioni profonde.