Il progetto "Fiumicino_re boat" è la formulazione di un'ipotesi tipologica/funzionale per un impianto di riciclo per le imbarcazioni e i veicoli nautici in cui i rifiuti potranno essere trattati come materia prima secondaria da cui ottenere componenti riutilizzabili. L'ipotesi progettuale delinea in modo sperimentale, dall’ambito nazionale a quello locale, l’organizzazione di una nuova filiera della nautica e individua le possibili connessioni con l'area in cui è situato: il nuovo porto turistico-commerciale di Fiumicino posto tra Porto Canale e la Riserva Naturale “Coccia di Morto”. L'area di costa che si estende da Fiumicino sino ad Ostia presenta infatti numerosi cantieri navali, molti dei quali nati spontaneamente, che trattano la dismissione di piccole imbarcazioni. Inoltre in prossimità di Isola Sacra e delle aree golenali adiacenti alla foce del fiume Tevere, si incontrano spesso relitti pericolosamente ancorati e semi affondati. L'ipotesi progettuale presuppone la delocalizzazione della moltitudine di piccoli cantieri e depositi navali dispersi nel territorio costiero di interesse e la concentrazione delle funzioni di recupero e smaltimento in corrispondenza del nuovo impianto. A partire dalla ri-funzionalizzazione del porto e dalla definizioni di nuovi margini rispetto alla città è stato quindi individuato un perimetro all’interno dell’area navale in cui inserire l’impianto di fine vita delle imbarcazioni, valutandone prima di tutto il grado di accessibilità dei mezzi da terra e delle imbarcazioni dall’acqua. L’impianto di costituisce di un volume principale - in cui l’organizzazione degli spazi interni corrisponde alla sequenza di operazioni necessarie per il trattamento delle imbarcazioni – e di una serie di volumi secondari. Nel corpo principale sono stati organizzati gli spazi per: l’accettazione, lo smontaggio, la bonifica, lo stoccaggio, il disassemblaggio e la triturazione, i depositi dei materiali da rivendere, riparare e triturare, ambienti e laboratori per la ricerca. Nei volumi secondari sono stati collocati i depositi per i mezzi, gli spazi per il personale, le aree vendita e un piccolo cantiere di refitting. A completare il sistema urbano è stato progettato lo spazio aperto circostante prevedendo aree di accesso e di sosta, percorsi carrabili e pedonali, sia per il personale dell’impianto che per le persone esterne. Oltre allo studio delle funzioni è stata elaborata una ricerca compositiva-formale. La forma dell’impianto e i materiali utilizzati richiamano idealmente l’immagine di una nave merci ancorata alla banchina: l’accettazione si configura come l’area di carico posta a poppa di una imbarcazione e le funzioni esterne come piccoli container. Il tema di un nuovo centro integrato per la dismissione delle imbarcazioni e il riciclo dei loro materiali vuole costituirsi come modello ripetibile in qualsiasi ambito del territorio nazionale.

Fiumicino_re boat - Impianto End of Life Boat / Dedda, Martina; Ghazi, Elnaz; Morselli, CONCETTA ELISA CHIARA; Nunnari, Valentina; Tutor Nencini, Dina; Ghia, Maria Clara. - (2014).

Fiumicino_re boat - Impianto End of Life Boat

DEDDA, MARTINA;GHAZI, ELNAZ;MORSELLI, CONCETTA ELISA CHIARA;NUNNARI, VALENTINA;Ghia, Maria Clara
2014

Abstract

Il progetto "Fiumicino_re boat" è la formulazione di un'ipotesi tipologica/funzionale per un impianto di riciclo per le imbarcazioni e i veicoli nautici in cui i rifiuti potranno essere trattati come materia prima secondaria da cui ottenere componenti riutilizzabili. L'ipotesi progettuale delinea in modo sperimentale, dall’ambito nazionale a quello locale, l’organizzazione di una nuova filiera della nautica e individua le possibili connessioni con l'area in cui è situato: il nuovo porto turistico-commerciale di Fiumicino posto tra Porto Canale e la Riserva Naturale “Coccia di Morto”. L'area di costa che si estende da Fiumicino sino ad Ostia presenta infatti numerosi cantieri navali, molti dei quali nati spontaneamente, che trattano la dismissione di piccole imbarcazioni. Inoltre in prossimità di Isola Sacra e delle aree golenali adiacenti alla foce del fiume Tevere, si incontrano spesso relitti pericolosamente ancorati e semi affondati. L'ipotesi progettuale presuppone la delocalizzazione della moltitudine di piccoli cantieri e depositi navali dispersi nel territorio costiero di interesse e la concentrazione delle funzioni di recupero e smaltimento in corrispondenza del nuovo impianto. A partire dalla ri-funzionalizzazione del porto e dalla definizioni di nuovi margini rispetto alla città è stato quindi individuato un perimetro all’interno dell’area navale in cui inserire l’impianto di fine vita delle imbarcazioni, valutandone prima di tutto il grado di accessibilità dei mezzi da terra e delle imbarcazioni dall’acqua. L’impianto di costituisce di un volume principale - in cui l’organizzazione degli spazi interni corrisponde alla sequenza di operazioni necessarie per il trattamento delle imbarcazioni – e di una serie di volumi secondari. Nel corpo principale sono stati organizzati gli spazi per: l’accettazione, lo smontaggio, la bonifica, lo stoccaggio, il disassemblaggio e la triturazione, i depositi dei materiali da rivendere, riparare e triturare, ambienti e laboratori per la ricerca. Nei volumi secondari sono stati collocati i depositi per i mezzi, gli spazi per il personale, le aree vendita e un piccolo cantiere di refitting. A completare il sistema urbano è stato progettato lo spazio aperto circostante prevedendo aree di accesso e di sosta, percorsi carrabili e pedonali, sia per il personale dell’impianto che per le persone esterne. Oltre allo studio delle funzioni è stata elaborata una ricerca compositiva-formale. La forma dell’impianto e i materiali utilizzati richiamano idealmente l’immagine di una nave merci ancorata alla banchina: l’accettazione si configura come l’area di carico posta a poppa di una imbarcazione e le funzioni esterne come piccoli container. Il tema di un nuovo centro integrato per la dismissione delle imbarcazioni e il riciclo dei loro materiali vuole costituirsi come modello ripetibile in qualsiasi ambito del territorio nazionale.
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