In Argentina i calabresi rappresentano una delle comunità italiane più numerose; oltre quaranta associazioni culturali riconosciute dal Consolato italiano e altrettante non ufficiali ma attive sul territorio . Tali organismi, oltre a creare luoghi dove riunirsi, organizzare feste, suonare e giocare, creano una sorta di spazio alternativo-sociale, economico e politico che permette di preservare l’identità stessa del gruppo all'interno del paese d’accoglienza . Nella gran parte dei casi queste associazioni rappresentano il luogo di provenienza ma possono anche essere associate a delle feste religiose celebrate a livello regionale, come per esempio quella della Madonna del Pettoruto. Ogni gruppo ha il compito precipuo d’organizzare la celebrazione della propria festa patronale, momento emblematico durante il quale la comunità si riunisce per evocare la propria appartenenza comune . Si tratta di spazi di memoria, al contempo reali e metaforici, che servono a ricordare il luogo di provenienza . Eventi nei quali il presente si richiama al tempo passato e a ciò che si è lasciato. Il legame con la propria terra natale, con quel passato che precede il momento dell’emigrazione, costituisce infatti un riferimento importante per la costruzione di una identità calabrese: esso legittima il presente creando una cultura di riferimento che ne garantisce l’autenticità. All'interno di tale processo le tradizioni coreutico-musicali, in particolare la danza della tarantella, vengono riconosciute come un’espressione della vita culturale e rituale della comunità che guarda al proprio passato per prolungare in questo modo le tradizioni condivise e rinsaldare il sentimento d’appartenenza comune.
“La Tarantella: Affirming The Calabrian Identity Through Dance” / PORTOGHESI TUZI, Grazia. - STAMPA. - (2012), pp. 305-317.
“La Tarantella: Affirming The Calabrian Identity Through Dance”
PORTOGHESI TUZI, GRAZIA
2012
Abstract
In Argentina i calabresi rappresentano una delle comunità italiane più numerose; oltre quaranta associazioni culturali riconosciute dal Consolato italiano e altrettante non ufficiali ma attive sul territorio . Tali organismi, oltre a creare luoghi dove riunirsi, organizzare feste, suonare e giocare, creano una sorta di spazio alternativo-sociale, economico e politico che permette di preservare l’identità stessa del gruppo all'interno del paese d’accoglienza . Nella gran parte dei casi queste associazioni rappresentano il luogo di provenienza ma possono anche essere associate a delle feste religiose celebrate a livello regionale, come per esempio quella della Madonna del Pettoruto. Ogni gruppo ha il compito precipuo d’organizzare la celebrazione della propria festa patronale, momento emblematico durante il quale la comunità si riunisce per evocare la propria appartenenza comune . Si tratta di spazi di memoria, al contempo reali e metaforici, che servono a ricordare il luogo di provenienza . Eventi nei quali il presente si richiama al tempo passato e a ciò che si è lasciato. Il legame con la propria terra natale, con quel passato che precede il momento dell’emigrazione, costituisce infatti un riferimento importante per la costruzione di una identità calabrese: esso legittima il presente creando una cultura di riferimento che ne garantisce l’autenticità. All'interno di tale processo le tradizioni coreutico-musicali, in particolare la danza della tarantella, vengono riconosciute come un’espressione della vita culturale e rituale della comunità che guarda al proprio passato per prolungare in questo modo le tradizioni condivise e rinsaldare il sentimento d’appartenenza comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.