Il testo analizza i processi di cambiamento che si sono verificati in Cantabria durante gli ultimi decenni nell’esecuzione della jota. A tal fine, non possono non essere presi in considerazione alcuni dei fattori storico-culturali che hanno contribuito a determinare tali mutamenti. La loro analisi può, inoltre, ci aiuta a riflettere sull’attuale “universo della danza tradizionale”spagnola. Nonostante in Spagna il fenomeno danza sia molto radicato nella società, non si è, sino ad ora, riflettuto sufficientemente su di esso. E’ pur vero che il forte radicamento della danza è avvenuto, spesso, a costo di notevoli mutamenti e di una forte spettacolarizzazione, di cui vengono ritenuti responsabili soprattutto i gruppi folkloristici. Sarebbe un errore, però, come sostiene l’antropologo italiano Pietro Clemente, continuare “a leggere sempre il ballo come qualcosa di un’altra epoca e a vedere sempre il negativo nel presente si rischia di credere che il mondo non sia mutato intorno al ballo penetrandolo e ridefinendolo nel modo che gli è consentito di restare nel nostro tempo”. In questo testo si analizzano le nuove funzioni della danza, i nuovi contesti d’esecuzione e gli inevitabili cambiamenti nello stile e nella struttura del ballo. Si esamina, inoltre, il ruolo di alcuni dei protagonisti ai quali è stata affidata la conservazione e la trasmissione del patrimonio coreutico tradizionale cantabro. Si tratta di diverse figure (studiosi, danzatori tradizionali, gruppi folkloristici, insegnanti delle scuole di folklore) che rappresentano una realtà complessa e contrastante nella quale l’“autentico” e il “nuovo” si sovrappongono. Nei processi di folklorizzazione i modelli tradizionali, pur mantenendo ferma l’idea di continuità con il passato, vengono trasformati e reinterpretati. Un fenomeno di rilettura del patrimonio tradizionale che ha motivazioni diverse (estetiche, ideologiche, commerciali) e modalità di diffusione proprie, che spesso, poco hanno a che vedere con i modelli tradizionali a cui si ispirano. Non possiamo comunque non considerare che, in questo processo di recupero e riproposta delle tradizioni coreutico-musicali, a volte sono chiamate a partecipare le stesse persone anziane, testimoni autorevoli di queste tradizioni, in quanto depositari di un sapere esperto. Il confronto tra le generazioni ci permette allora di analizzare il processo di cambiamento in atto in Cantabria e di riflettere, al contempo, sul concetto di “danza tradizionale".
“La jota in Cantabria: dalla piazza al palcoscenico” / PORTOGHESI TUZI, Grazia. - STAMPA. - (2010), pp. 295-312.
“La jota in Cantabria: dalla piazza al palcoscenico”
PORTOGHESI TUZI, GRAZIA
2010
Abstract
Il testo analizza i processi di cambiamento che si sono verificati in Cantabria durante gli ultimi decenni nell’esecuzione della jota. A tal fine, non possono non essere presi in considerazione alcuni dei fattori storico-culturali che hanno contribuito a determinare tali mutamenti. La loro analisi può, inoltre, ci aiuta a riflettere sull’attuale “universo della danza tradizionale”spagnola. Nonostante in Spagna il fenomeno danza sia molto radicato nella società, non si è, sino ad ora, riflettuto sufficientemente su di esso. E’ pur vero che il forte radicamento della danza è avvenuto, spesso, a costo di notevoli mutamenti e di una forte spettacolarizzazione, di cui vengono ritenuti responsabili soprattutto i gruppi folkloristici. Sarebbe un errore, però, come sostiene l’antropologo italiano Pietro Clemente, continuare “a leggere sempre il ballo come qualcosa di un’altra epoca e a vedere sempre il negativo nel presente si rischia di credere che il mondo non sia mutato intorno al ballo penetrandolo e ridefinendolo nel modo che gli è consentito di restare nel nostro tempo”. In questo testo si analizzano le nuove funzioni della danza, i nuovi contesti d’esecuzione e gli inevitabili cambiamenti nello stile e nella struttura del ballo. Si esamina, inoltre, il ruolo di alcuni dei protagonisti ai quali è stata affidata la conservazione e la trasmissione del patrimonio coreutico tradizionale cantabro. Si tratta di diverse figure (studiosi, danzatori tradizionali, gruppi folkloristici, insegnanti delle scuole di folklore) che rappresentano una realtà complessa e contrastante nella quale l’“autentico” e il “nuovo” si sovrappongono. Nei processi di folklorizzazione i modelli tradizionali, pur mantenendo ferma l’idea di continuità con il passato, vengono trasformati e reinterpretati. Un fenomeno di rilettura del patrimonio tradizionale che ha motivazioni diverse (estetiche, ideologiche, commerciali) e modalità di diffusione proprie, che spesso, poco hanno a che vedere con i modelli tradizionali a cui si ispirano. Non possiamo comunque non considerare che, in questo processo di recupero e riproposta delle tradizioni coreutico-musicali, a volte sono chiamate a partecipare le stesse persone anziane, testimoni autorevoli di queste tradizioni, in quanto depositari di un sapere esperto. Il confronto tra le generazioni ci permette allora di analizzare il processo di cambiamento in atto in Cantabria e di riflettere, al contempo, sul concetto di “danza tradizionale".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.