The city is a social product outcome of processes and interactions, both tangible and intangible, stratified in the history and in human affairs, above all of its inhabitants. You can define three levels or modalities in which the inhabitants give rise to alternative practices and produce meaningful projects. Firstly, there is a dimension connected to urban practices, in other words the way in which the inhabitants live and use space in everyday life. When urban practices become collective and organized they translate into structured forms of appropriation of the city, and this is the second dimension on which I wanted to pay attention. Seen from another point of view, and this is the third dimension, the processes of reappropriation and resignification of the city can be supported by forms of self-organization, ie structured and self-produced forms of social organization aimed more or less intentionally to the construction and management of the space and activities that take place there.

La città è un prodotto sociale esito di processi e interazioni, materiali e immateriali, stratificati nella storia e nelle vicende umane, soprattutto dei suoi abitanti. Si possono definire tre livelli o modalità in cui gli abitanti danno origine a pratiche alternative e producono progettualità significative. In primo luogo, vi è una dimensione connessa alle pratiche urbane, al modo cioè con cui gli abitanti vivono e usano lo spazio nella vita quotidiana. Quando le pratiche urbane diventano collettive ed organizzate si traducono in forme strutturate di appropriazione della città, ed è questa la seconda dimensione su cui volevo porre l’attenzione. Visto da un altro punto di vista, ed è questa la terza dimensione, i processi di riappropriazione e risignificazione della città possono essere supportati da forme di autorganizzazione, ovvero modalità strutturate e autoprodotte di organizzazione sociale finalizzate più o meno intenzionalmente alla costruzione e alla gestione dello spazio e delle attività che vi si svolgono.

Latent projects, urban appropriation and self-organization / Cellamare, Carlo. - STAMPA. - (2016), pp. 227-241.

Latent projects, urban appropriation and self-organization

CELLAMARE, Carlo
2016

Abstract

The city is a social product outcome of processes and interactions, both tangible and intangible, stratified in the history and in human affairs, above all of its inhabitants. You can define three levels or modalities in which the inhabitants give rise to alternative practices and produce meaningful projects. Firstly, there is a dimension connected to urban practices, in other words the way in which the inhabitants live and use space in everyday life. When urban practices become collective and organized they translate into structured forms of appropriation of the city, and this is the second dimension on which I wanted to pay attention. Seen from another point of view, and this is the third dimension, the processes of reappropriation and resignification of the city can be supported by forms of self-organization, ie structured and self-produced forms of social organization aimed more or less intentionally to the construction and management of the space and activities that take place there.
2016
Ressources urbaines latentes. Pour un renouveau écologique des territoires
9782940563036
La città è un prodotto sociale esito di processi e interazioni, materiali e immateriali, stratificati nella storia e nelle vicende umane, soprattutto dei suoi abitanti. Si possono definire tre livelli o modalità in cui gli abitanti danno origine a pratiche alternative e producono progettualità significative. In primo luogo, vi è una dimensione connessa alle pratiche urbane, al modo cioè con cui gli abitanti vivono e usano lo spazio nella vita quotidiana. Quando le pratiche urbane diventano collettive ed organizzate si traducono in forme strutturate di appropriazione della città, ed è questa la seconda dimensione su cui volevo porre l’attenzione. Visto da un altro punto di vista, ed è questa la terza dimensione, i processi di riappropriazione e risignificazione della città possono essere supportati da forme di autorganizzazione, ovvero modalità strutturate e autoprodotte di organizzazione sociale finalizzate più o meno intenzionalmente alla costruzione e alla gestione dello spazio e delle attività che vi si svolgono.
Urban practices; city; riappropriazione della città; reappropriation of the city; project
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Latent projects, urban appropriation and self-organization / Cellamare, Carlo. - STAMPA. - (2016), pp. 227-241.
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