As Jean Bazin has written “if I had to choose an emblem of the Baroque sacred art I would choose the salomonic column”. These columns also called twisted enclose, in their own symbolic form, the ancient memory of a mythical origin "divine" architecture. In the seventeenth and eighteenth centuries the religious architecture is enriched with forms and spaces that are inspired by the Temple, according to a new ‘Solomonic’ mode which will involve in the eighteenth century all Catholic countries and will be coded as “Solomonic Baroque”. The Temple becomes the archetype and the prototype for inspiration and is one of the most effective ways by which the Church expresses influencing the architectural practice. The Temple is proposed but without archaeological attention: the artists are primarily concerned about the decorative details not to the architectural structure. Spiral columns and the extreme decorative wealth of churches and altars often completely covered in gold will become evident “spies” of the salomonismo, an artistic movement that encodes the use of architectural parts and decorative elements explicitly referred to the Temple. With the fortune of the Bernini’s Baldacchino of St. Pietro, which shows the highest degree the plastic qualities and expression of the spiral column, it opens the coding and the long season of the diffusion of this element in architecture.

Come ha scritto Jean Bazin “se dovessi scegliere un emblema dell’arte sacra barocca sceglierei la colonna salomonica”. Queste colonne dette anche tortili racchiudono, nella loro stessa forma simbolica, l’antica memoria di una mitica origine “divina” dell’architettura. Nel Sei e Settecento l’architettura religiosa si arricchisce di forme e spazi che si ispirano al Tempio, secondo una nuova ‘modalità salomonica’ che coinvolgerà nel XVIII secolo tutti i paesi cattolici e sarà codificato come “barocco salomonico”. Il Tempio diviene così l’archetipo e il prototipo a cui ispirarsi e costituisce uno dei modi più efficaci attraverso cui la Chiesa si esprime influenzando la pratica architettonica. Il Tempio viene riproposto ma senza attenzione archeologica: gli artisti sono principalmente interessati ai dettagli decorativi non alla struttura architettonica. Le colonne tortili e la estrema ricchezza decorativa di chiese e altari spesso completamente ricoperti d’oro diverranno “spie” evidenti del salomonismo, una corrente artistica che codifica l’uso di parti architettoniche ed elementi decorativi esplicitamente riferiti al Tempio. Con la fortuna del Baldacchino berniniano di San Pietro, che mostra al massimo grado le qualità plastiche ed espressive della colonna tortile, si inaugura la codificazione e la lunga stagione della diffusione di tale elemento in architettura.

La colonna tortile come elemento evocativo del Tempio in età barocca / PORTOGHESI TUZI, Stefania. - STAMPA. - 16(2015), pp. 89-123.

La colonna tortile come elemento evocativo del Tempio in età barocca

PORTOGHESI TUZI, STEFANIA
2015

Abstract

As Jean Bazin has written “if I had to choose an emblem of the Baroque sacred art I would choose the salomonic column”. These columns also called twisted enclose, in their own symbolic form, the ancient memory of a mythical origin "divine" architecture. In the seventeenth and eighteenth centuries the religious architecture is enriched with forms and spaces that are inspired by the Temple, according to a new ‘Solomonic’ mode which will involve in the eighteenth century all Catholic countries and will be coded as “Solomonic Baroque”. The Temple becomes the archetype and the prototype for inspiration and is one of the most effective ways by which the Church expresses influencing the architectural practice. The Temple is proposed but without archaeological attention: the artists are primarily concerned about the decorative details not to the architectural structure. Spiral columns and the extreme decorative wealth of churches and altars often completely covered in gold will become evident “spies” of the salomonismo, an artistic movement that encodes the use of architectural parts and decorative elements explicitly referred to the Temple. With the fortune of the Bernini’s Baldacchino of St. Pietro, which shows the highest degree the plastic qualities and expression of the spiral column, it opens the coding and the long season of the diffusion of this element in architecture.
2015
Il nuovo umanesimo rappresentato e annunciato
9788820996611
Come ha scritto Jean Bazin “se dovessi scegliere un emblema dell’arte sacra barocca sceglierei la colonna salomonica”. Queste colonne dette anche tortili racchiudono, nella loro stessa forma simbolica, l’antica memoria di una mitica origine “divina” dell’architettura. Nel Sei e Settecento l’architettura religiosa si arricchisce di forme e spazi che si ispirano al Tempio, secondo una nuova ‘modalità salomonica’ che coinvolgerà nel XVIII secolo tutti i paesi cattolici e sarà codificato come “barocco salomonico”. Il Tempio diviene così l’archetipo e il prototipo a cui ispirarsi e costituisce uno dei modi più efficaci attraverso cui la Chiesa si esprime influenzando la pratica architettonica. Il Tempio viene riproposto ma senza attenzione archeologica: gli artisti sono principalmente interessati ai dettagli decorativi non alla struttura architettonica. Le colonne tortili e la estrema ricchezza decorativa di chiese e altari spesso completamente ricoperti d’oro diverranno “spie” evidenti del salomonismo, una corrente artistica che codifica l’uso di parti architettoniche ed elementi decorativi esplicitamente riferiti al Tempio. Con la fortuna del Baldacchino berniniano di San Pietro, che mostra al massimo grado le qualità plastiche ed espressive della colonna tortile, si inaugura la codificazione e la lunga stagione della diffusione di tale elemento in architettura.
Tempio di Salomone; colonne tortili; architettura salomonica
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La colonna tortile come elemento evocativo del Tempio in età barocca / PORTOGHESI TUZI, Stefania. - STAMPA. - 16(2015), pp. 89-123.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/865990
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