Recent national and international literature on the gendered use of language shows that the way women and men communicate in politics often reflects and reproduces wider societal asymmetries. Based on this assumption, we conducted our descriptive study of 441 parliamentary speeches delivered between 1976 and 2009 by four Italian politicians, differentiated by gender and political affiliation. The general objective is to explore, from a gender perspective, the following psychosocial categories in political communication: agency and ingroup/outgroup dynamics. Based on the literature, we expected a higher degree of agency for male vs. female politicians as well as higher ingroup/outgroup differentiation in male vs. female representatives. These psychosocial categories were identified through specific linguistic indicators and analyzed in the parliamentary speeches of the four politicians. They were matched by gender, two female and two male representatives, and by political affiliation, one pair from the Centre-Left coalition (Rosy Bindi, Walter Veltroni) and one pair from the Radical Party (Emma Bonino, Marco Pannella). The indicators of high/low agency were: pronouns and verbs in the first person singular and plural, and conditional modal verbs. For the ingroup/outgroup differentiation we used: pronouns in the first, second and third person plural (us vs. them-you). Utilizing the statistical packages TAL-TAC and TRI-TAGGER, we conducted a lexicographical analysis on the parliamentary speeches. Our results only confirm the hypothesis for the Radical Party. By contrast, for the Center-Left wing, the female leader shows higher agency and intergroup differentiation than her male counterpart. We advanced further considerations to interpret these outcomes.

La più recente letteratura nazionale ed internazionale sulle differenze di genere nell'uso del linguaggio ha mostrato come la comunicazione politica agita dalle leader donne rifletta e riproduca asimmetrie e stereotipi diffusi nella società. Partendo da una prospettiva binaria non essenzialista, abbiamo analizzato 411 interventi pronunciati nel parlamento italiano dal 1976 al 2009 da quattro leader appartenenti a due diverse aree ideologico-politiche: per il centro-sinistra Rosy Bindi (39 discorsi) e Walter Veltroni (24 discorsi); per i radicali Emma Bonino (141 discorsi) e Marco Pannella (207 discorsi). Obiettivo generale è stato l'esplorazione, da una prospettiva di genere, dei costrutti psicologico sociali relativi all'agentività e alle dinamiche ingroup/outgroup nella comunicazione parlamentare. In particolare si è esplorata l’eventuale esistenza di un più elevato livello di agentività e di differenziazione ingroup/outgroup nei politici, rispetto alle politiche. Si è poi monitorata la possibile maggiore valenza positiva per il “noi”, e negativa per il “voi”, filtrandola sia per genere che per orientamento politico. I due costrutti psicologico sociali sono stati rilevati attraverso specifici indicatori linguistici relativi ai pronomi personali e ai modi verbali, presenti negli interventi parlamentari delle due coppie di politici/che. In particolare per l'agentività si sono utilizzati: 1a) i pronomi e i verbi variati alla prima persona singolare e plurale, 1b) la forma modale condizionale del verbo. Per la differenziazione ingroup /outgroup si sono utilizzati: 2) i pronomi variati alla prima, seconda e terza persona plurale (noi vs voi-loro). Si è poi analizzata l'ampiezza categoriale del “noi”. L'analisi lessicografica è stata condotta con i pacchetti statistici TaLTaC2, Tree Tagger e Spad-T. I risultati hanno evidenziato come gli interventi parlamentari fossero marcati da differenze di genere, legate agli squilibri di potere fra uomini e donne, e a convenzioni pregiudiziate diffuse nella società secondo un percorso che sembrava attenuarsi nel tempo. Così il comportamento linguistico dei due leader radicali, agito quasi esclusivamente nel corso della Prima Repubblica, è risultato sempre conforme alle attese, sia rispetto alle differenze di genere, con Bonino meno agentiva e meno conflittuale di Pannella, che in relazione alla caratterizzazione oratoria dei radicali, maggiormente orientata a valorizzare gli aspetti di conflittualità, rispetto ai loro colleghi del centro-sinistra. Si sono invece notati andamenti diversi per la coppia Bindi/Veltroni - i cui interventi si sono svolti quasi esclusivamente nella Seconda Repubblica -. Le differenze riscontrate non hanno rispettato le attese mostrando, in parte, un livello maggiore di agentività e di differenziazione ingroup/outgroup da parte di Rosy Bindi, rispetto a Walter Veltroni. Nel primo caso, contrariamente a quanto ipotizzato, la leader mostrava di usare meno del suo collega Veltroni la prima persona singolare, mentre rispecchiava l'ipotesi avanzata sul maggiore uso del condizionale, chiara modalità verbale non assertiva. Nel secondo caso Rosy Bindi risultava contro-stereotipicamente più orientata verso le dinamiche di differenziazione tra i gruppi, per definizione più conflittuali, quindi più maschili che femminili.

Uso del linguaggio e differenze di genere. Un'analisi psicologico-sociale sugli interventi parlamentari di Bindi/Veltroni e Bonino/Pannella / Sensales, Gilda; Areni, Alessandra. - STAMPA. - (2015), pp. 137-148.

Uso del linguaggio e differenze di genere. Un'analisi psicologico-sociale sugli interventi parlamentari di Bindi/Veltroni e Bonino/Pannella

SENSALES, Gilda
Primo
Writing – Review & Editing
;
ARENI, Alessandra
Secondo
Methodology
2015

Abstract

Recent national and international literature on the gendered use of language shows that the way women and men communicate in politics often reflects and reproduces wider societal asymmetries. Based on this assumption, we conducted our descriptive study of 441 parliamentary speeches delivered between 1976 and 2009 by four Italian politicians, differentiated by gender and political affiliation. The general objective is to explore, from a gender perspective, the following psychosocial categories in political communication: agency and ingroup/outgroup dynamics. Based on the literature, we expected a higher degree of agency for male vs. female politicians as well as higher ingroup/outgroup differentiation in male vs. female representatives. These psychosocial categories were identified through specific linguistic indicators and analyzed in the parliamentary speeches of the four politicians. They were matched by gender, two female and two male representatives, and by political affiliation, one pair from the Centre-Left coalition (Rosy Bindi, Walter Veltroni) and one pair from the Radical Party (Emma Bonino, Marco Pannella). The indicators of high/low agency were: pronouns and verbs in the first person singular and plural, and conditional modal verbs. For the ingroup/outgroup differentiation we used: pronouns in the first, second and third person plural (us vs. them-you). Utilizing the statistical packages TAL-TAC and TRI-TAGGER, we conducted a lexicographical analysis on the parliamentary speeches. Our results only confirm the hypothesis for the Radical Party. By contrast, for the Center-Left wing, the female leader shows higher agency and intergroup differentiation than her male counterpart. We advanced further considerations to interpret these outcomes.
2015
Il linguaggio della leadership politica tra la Prima e la Seconda Reppubblica
9788892001503
La più recente letteratura nazionale ed internazionale sulle differenze di genere nell'uso del linguaggio ha mostrato come la comunicazione politica agita dalle leader donne rifletta e riproduca asimmetrie e stereotipi diffusi nella società. Partendo da una prospettiva binaria non essenzialista, abbiamo analizzato 411 interventi pronunciati nel parlamento italiano dal 1976 al 2009 da quattro leader appartenenti a due diverse aree ideologico-politiche: per il centro-sinistra Rosy Bindi (39 discorsi) e Walter Veltroni (24 discorsi); per i radicali Emma Bonino (141 discorsi) e Marco Pannella (207 discorsi). Obiettivo generale è stato l'esplorazione, da una prospettiva di genere, dei costrutti psicologico sociali relativi all'agentività e alle dinamiche ingroup/outgroup nella comunicazione parlamentare. In particolare si è esplorata l’eventuale esistenza di un più elevato livello di agentività e di differenziazione ingroup/outgroup nei politici, rispetto alle politiche. Si è poi monitorata la possibile maggiore valenza positiva per il “noi”, e negativa per il “voi”, filtrandola sia per genere che per orientamento politico. I due costrutti psicologico sociali sono stati rilevati attraverso specifici indicatori linguistici relativi ai pronomi personali e ai modi verbali, presenti negli interventi parlamentari delle due coppie di politici/che. In particolare per l'agentività si sono utilizzati: 1a) i pronomi e i verbi variati alla prima persona singolare e plurale, 1b) la forma modale condizionale del verbo. Per la differenziazione ingroup /outgroup si sono utilizzati: 2) i pronomi variati alla prima, seconda e terza persona plurale (noi vs voi-loro). Si è poi analizzata l'ampiezza categoriale del “noi”. L'analisi lessicografica è stata condotta con i pacchetti statistici TaLTaC2, Tree Tagger e Spad-T. I risultati hanno evidenziato come gli interventi parlamentari fossero marcati da differenze di genere, legate agli squilibri di potere fra uomini e donne, e a convenzioni pregiudiziate diffuse nella società secondo un percorso che sembrava attenuarsi nel tempo. Così il comportamento linguistico dei due leader radicali, agito quasi esclusivamente nel corso della Prima Repubblica, è risultato sempre conforme alle attese, sia rispetto alle differenze di genere, con Bonino meno agentiva e meno conflittuale di Pannella, che in relazione alla caratterizzazione oratoria dei radicali, maggiormente orientata a valorizzare gli aspetti di conflittualità, rispetto ai loro colleghi del centro-sinistra. Si sono invece notati andamenti diversi per la coppia Bindi/Veltroni - i cui interventi si sono svolti quasi esclusivamente nella Seconda Repubblica -. Le differenze riscontrate non hanno rispettato le attese mostrando, in parte, un livello maggiore di agentività e di differenziazione ingroup/outgroup da parte di Rosy Bindi, rispetto a Walter Veltroni. Nel primo caso, contrariamente a quanto ipotizzato, la leader mostrava di usare meno del suo collega Veltroni la prima persona singolare, mentre rispecchiava l'ipotesi avanzata sul maggiore uso del condizionale, chiara modalità verbale non assertiva. Nel secondo caso Rosy Bindi risultava contro-stereotipicamente più orientata verso le dinamiche di differenziazione tra i gruppi, per definizione più conflittuali, quindi più maschili che femminili.
linguaggio e differenze di genere; linguaggio parlamentare; indicatori linguistici di agentività; indicatori linguistici di differenziazione ingroup/outgroup
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Uso del linguaggio e differenze di genere. Un'analisi psicologico-sociale sugli interventi parlamentari di Bindi/Veltroni e Bonino/Pannella / Sensales, Gilda; Areni, Alessandra. - STAMPA. - (2015), pp. 137-148.
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