A partire dalle cerimonie di second'ordine (per linguaggi, estetiche e valenze) celebrate capillarmente sul territorio urbano dalle confraternite romane , il saggio dà forma allo 'spazio governato' del sacro di una società che nei rituali devoti cerca risposta alle proprie attese spirituali, psicologiche, sociali. Concettualizzata tale 'sociabilità devota' , il saggio ne ricostruisce i patronages laici ed ecclesiastici, l'agire sempre più intrusivo ed invadente nello spazio urbano, l' affinamento di segni di riconoscimento e pratiche di devozione a forte valenza simbolica, l'uso costante e ragionato di una propria musica, in grado di enfatizzare il peso emotivo dei riti e i sentimenti di appartenenza,
Confraternite romane nel Settecento. Spazi e forme delle cerimonie / Nanni, Stefania. - STAMPA. - Collection de l'École française de Rome 393(2008), pp. 161-191.
Confraternite romane nel Settecento. Spazi e forme delle cerimonie
NANNI, Stefania
2008
Abstract
A partire dalle cerimonie di second'ordine (per linguaggi, estetiche e valenze) celebrate capillarmente sul territorio urbano dalle confraternite romane , il saggio dà forma allo 'spazio governato' del sacro di una società che nei rituali devoti cerca risposta alle proprie attese spirituali, psicologiche, sociali. Concettualizzata tale 'sociabilità devota' , il saggio ne ricostruisce i patronages laici ed ecclesiastici, l'agire sempre più intrusivo ed invadente nello spazio urbano, l' affinamento di segni di riconoscimento e pratiche di devozione a forte valenza simbolica, l'uso costante e ragionato di una propria musica, in grado di enfatizzare il peso emotivo dei riti e i sentimenti di appartenenza,I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.