Nei primi anni del Novecento il nazionalismo esercitò un forte potere di attrazione sulla gioventù borghese italiana: quando nel 1910 si costituì a Firenze l'Associazione nazionalista italiana, i giovani e in particolare gli studenti ne furono il vero motore ideologico e organizzativo, spingendo in favore di una transizione dalla vecchia destra di impronta liberal-conservatrice verso una nuova destra populistica e anti-liberale. L'articolo riflette sul significato politico che ebbero, in questo contesto, il protagonismo giovanile e la polemica generazionale, rintracciandone i riflessi sul profilo ideologico del movimento, ma anche sull'organizzazione e sui metodi e gli obiettivi della propaganda.
Vecchi e giovani: il caso italiano / Papadia, Elena. - STAMPA. - (2015), pp. 77-94.
Vecchi e giovani: il caso italiano
PAPADIA, ELENA
2015
Abstract
Nei primi anni del Novecento il nazionalismo esercitò un forte potere di attrazione sulla gioventù borghese italiana: quando nel 1910 si costituì a Firenze l'Associazione nazionalista italiana, i giovani e in particolare gli studenti ne furono il vero motore ideologico e organizzativo, spingendo in favore di una transizione dalla vecchia destra di impronta liberal-conservatrice verso una nuova destra populistica e anti-liberale. L'articolo riflette sul significato politico che ebbero, in questo contesto, il protagonismo giovanile e la polemica generazionale, rintracciandone i riflessi sul profilo ideologico del movimento, ma anche sull'organizzazione e sui metodi e gli obiettivi della propaganda.File | Dimensione | Formato | |
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