Nell’articolo che, nel 1947, dedicò a Gentile e Marx, Ugo Spirito scrisse che «l’interesse del Gentile per Marx fu dovuto a ragioni di carattere occasionale e si esaurì nel volgere di qualche anno, non appena quelle ra-gioni vennero a cessare» . La natura «occasionale» dei due saggi che, nel 1897 e nel 1899, Gentile aveva consacrato al materialismo storico dipende-va, nella lettura di Spirito, da due circostanze. In primo luogo dall’«indifferenza per il problema sociale» , che in nessun modo ne costituì l’origine e il motivo specifico; in secondo luogo, dalla posizione episodica e quasi parentetica che tali scritti assunsero nel percorso speculativo del filo-sofo siciliano. Ricordando la «dedicatoria» che aveva accompagnato la pri-ma edizione della Filosofia di Marx , Gentile scriveva, nella nuova dedica a Benedetto Croce della Teoria generale dello spirito come atto puro del 1916, che «quel mio vecchio libro non vive più nell’animo mio» . Lo ripub-blicò poi, nel 1937, in appendice a I fondamenti della filosofia del diritto , arrivando ad accostare, come è stato opportunamente osservato, questioni che restavano del tutto eterogenee e disparate, perché nella teoria del diritto nessuna traccia poteva essere colta delle «anteriori meditazioni marxiste» . Anche il rapporto, che Spirito ritenne di individuare , tra le giovanili indagi-ni sul marxismo e le più tarde riflessioni sull’umanesimo del lavoro in Ge-nesi e struttura della società, appare tutto sommato labile, e sarebbe diffici-le trovare, nel libro del 1899, qualche determinato preannuncio di quelle ul-time posizioni
Gentile e Marx / Muste', Marcello. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 14-58.
Gentile e Marx
MUSTE', MARCELLO
2015
Abstract
Nell’articolo che, nel 1947, dedicò a Gentile e Marx, Ugo Spirito scrisse che «l’interesse del Gentile per Marx fu dovuto a ragioni di carattere occasionale e si esaurì nel volgere di qualche anno, non appena quelle ra-gioni vennero a cessare» . La natura «occasionale» dei due saggi che, nel 1897 e nel 1899, Gentile aveva consacrato al materialismo storico dipende-va, nella lettura di Spirito, da due circostanze. In primo luogo dall’«indifferenza per il problema sociale» , che in nessun modo ne costituì l’origine e il motivo specifico; in secondo luogo, dalla posizione episodica e quasi parentetica che tali scritti assunsero nel percorso speculativo del filo-sofo siciliano. Ricordando la «dedicatoria» che aveva accompagnato la pri-ma edizione della Filosofia di Marx , Gentile scriveva, nella nuova dedica a Benedetto Croce della Teoria generale dello spirito come atto puro del 1916, che «quel mio vecchio libro non vive più nell’animo mio» . Lo ripub-blicò poi, nel 1937, in appendice a I fondamenti della filosofia del diritto , arrivando ad accostare, come è stato opportunamente osservato, questioni che restavano del tutto eterogenee e disparate, perché nella teoria del diritto nessuna traccia poteva essere colta delle «anteriori meditazioni marxiste» . Anche il rapporto, che Spirito ritenne di individuare , tra le giovanili indagi-ni sul marxismo e le più tarde riflessioni sull’umanesimo del lavoro in Ge-nesi e struttura della società, appare tutto sommato labile, e sarebbe diffici-le trovare, nel libro del 1899, qualche determinato preannuncio di quelle ul-time posizioniFile | Dimensione | Formato | |
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