La vita sociale dei farmaci. Produzione, circolazione, consumo degli oggetti materiali della cura

A drug, in its materiality, can be defined as a substance, or better to say a compound of substances, which are perceived - in a given community and in a specific historical situation - as effective to counter, and often to solve, what in that specific context is seen as a "disease". Based on this definition, the book explores the many social dimensions of the pharmaceuticals. It is the result of several years of fieldwork in three different contexts (Ethiopia, Ghana, Italy). The book investigates the various stages of biographical cycle of the pharmaceuticals - from production to the assumption - focusing on the complexity of social relations as well as symbolic and economic dymensions in which they are involved: the marketing and musealization of "traditional" drugs; the re-signification of synthetic drugs in non-Western contexts; the pharmaceutical industries and marketing. The book finally discusses the inequalities in access to drugs and treatments through the concepts of biological citizenship and health citizenship, and the paradoxes of humanitarian aid.

Un farmaco, nella sua materialità, può essere definito come una sostanza, o meglio un insieme di sostanze, che vengono percepite - in una data comunità e in un preciso momento storico - come efficaci per contrastare, e spesso per risolvere, ciò che in quello specifico contesto è considerato come "malattia". Partendo da questa definizione, il volume esplora le tante dimensioni sociali del farmaco. Frutto di ricerche sul campo in tre differenti contesti (Etiopia, Ghana, Italia), il volume prende in considerazione varie fasi della vicenda biografica del farmaci - dalla produzione all'assunzione - mettendo a fuoco di volta in volta la complessità delle relazioni sociali e delle dimensioni simboliche ed economiche in cui esso è coinvolto: la commercializzazione e la musealizzazione dei farmaci "tradizionali"; la risignificazione dei farmaci di sintesi nei contesti non occidentali; le industrie farmaceutiche e il marketing. Il libro, infine, discute delle ineguaglianze nell'accesso ai farmaci e alle cura attraverso i concetti di cittadinanza biologica e cittadinanza sanitaria, e dei paradossi dell'aiuto umanitario.