Nei capitoli precedenti, le analisi della normativa (cap. 1) e della letteratura scientifica (cap. 2) hanno sollevato una serie di interrogativi significativi in ordine alle pratiche della contenzione e in particolar modo di quella meccanica, oggetto specifico del nostro interesse all’interno del presente lavoro. Per supportare alcune delle interpretazioni precedentemente fornite e restituire risposte esperte agli interrogativi emersi, l’équipe di ricerca ha proceduto, mediante il supporto di una traccia semi-strutturata e secondo uno stile che fosse il meno direttivo possibile, ad intervistare dieci testimoni privilegiati che potessero restituire un quadro di risposte alle stesse questioni adottando prospettive diverse. Con l’intento di istituire una sorta di dialogo tra cerchie civili, istituzionali e scientifiche, che spesso operano l’una indipendentemente dall’altra, la scelta dei soggetti da intervistare ha privilegiato due criteri fondamentali: 1) la possibilità che il ruolo ricoperto si connettesse ad una chiave interpretativa densa di significati rispetto ai nodi della contenzione in virtù del coinvolgimento dell’intervistato/a in sfere di azione o decisionali strategiche; 2) il coinvolgimento di figure chiave che operassero nel territorio piemontese, ossia nell’ambito di competenza del committente di questa prima fase di avvio del progetto (Fondazione San Paolo). Nel preannunciare alcune delle questioni cruciali che trasversalmente sono state poste all’attenzione dei testimoni privilegiati durante la conduzione delle interviste in profondità, occorre considerare che ciascun tipo di esperto ha fornito un materiale che assume una maggiore densità proprio in relazione agli aspetti che rivestono una posizione centrale all’interno del proprio agire sociale o del proprio background di esperienza e di competenza sul tema. Nello specifico, tutti gli intervistati sono stati posti di fronte alle stesse questioni, prevedendo però nella traccia di intervista sezioni peculiari che, rispetto al ruolo ricoperto, fossero in ipotesi pertinenti al proprio ambito di competenza specifico e non a quello di altri soggetti intervistati.
La dignità negata. Sguardi esperti e multifociali sulla contenzione in psichiatria / Mauceri, Sergio. - ELETTRONICO. - (In corso di stampa), pp. 123-247.
La dignità negata. Sguardi esperti e multifociali sulla contenzione in psichiatria
MAUCERI, Sergio
In corso di stampa
Abstract
Nei capitoli precedenti, le analisi della normativa (cap. 1) e della letteratura scientifica (cap. 2) hanno sollevato una serie di interrogativi significativi in ordine alle pratiche della contenzione e in particolar modo di quella meccanica, oggetto specifico del nostro interesse all’interno del presente lavoro. Per supportare alcune delle interpretazioni precedentemente fornite e restituire risposte esperte agli interrogativi emersi, l’équipe di ricerca ha proceduto, mediante il supporto di una traccia semi-strutturata e secondo uno stile che fosse il meno direttivo possibile, ad intervistare dieci testimoni privilegiati che potessero restituire un quadro di risposte alle stesse questioni adottando prospettive diverse. Con l’intento di istituire una sorta di dialogo tra cerchie civili, istituzionali e scientifiche, che spesso operano l’una indipendentemente dall’altra, la scelta dei soggetti da intervistare ha privilegiato due criteri fondamentali: 1) la possibilità che il ruolo ricoperto si connettesse ad una chiave interpretativa densa di significati rispetto ai nodi della contenzione in virtù del coinvolgimento dell’intervistato/a in sfere di azione o decisionali strategiche; 2) il coinvolgimento di figure chiave che operassero nel territorio piemontese, ossia nell’ambito di competenza del committente di questa prima fase di avvio del progetto (Fondazione San Paolo). Nel preannunciare alcune delle questioni cruciali che trasversalmente sono state poste all’attenzione dei testimoni privilegiati durante la conduzione delle interviste in profondità, occorre considerare che ciascun tipo di esperto ha fornito un materiale che assume una maggiore densità proprio in relazione agli aspetti che rivestono una posizione centrale all’interno del proprio agire sociale o del proprio background di esperienza e di competenza sul tema. Nello specifico, tutti gli intervistati sono stati posti di fronte alle stesse questioni, prevedendo però nella traccia di intervista sezioni peculiari che, rispetto al ruolo ricoperto, fossero in ipotesi pertinenti al proprio ambito di competenza specifico e non a quello di altri soggetti intervistati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.