As part of a larger project undertaken by the Biblioteca Apostolica Vaticana itself, the essay looks at the personnel employed by the Vatican in the roles of cardinal-librarians, custodians and scriptores while examining documents from Biblioteca’s archive preserved in its own fonds and supplemented by other sources. The profiles, cultural background and education of the cardinal-librarians (theologians, biblical scholars and historians) are reconstructed and an assessment is made of how the requirements of knowledge were reconciled with the needs for censorial control. By studying the figures of the cardinal-librarians (who especially under the Borghese and Barberini became appannages of the papal family) we can see the important role the Library played in the papacy’s cultural policies between the Counter-Reformation and Baroque periods. No less interesting are the figures of the scriptores and custodians who came to form veritable dynasties like the Ranaldi. Some of these also hailed from elsewhere in Europe and thus, functioned as intermediaries for cultural exchange.

All'interno di un progetto più ampio portato avanti dalla stessa Biblioteca Apostolica Vaticana in questo saggio si analizza il personale della Vaticana nella sua articolazione di cardinali-bibliotecari, custodi e scriptores attraverso la documentazione dell'archivio della Biblioteca conservato nei fondi della Biblioteca medesima integrata da altre fonti. Per i cardinali bibliotecari (teologi, biblisti, storici) si ricostruiscono i profili e la fisionomia culturale della loro formazione misurando come le esigenze del sapere si intrecciavano con quelle del controllo censorio. Dallo studio della figura del cardinale-bibliotecario che divenne soprattutto con i Borghese e i Barberini appannaggio della famiglia papale possiamo valutare l'importanza nella Vaticana nella politica culturale del papato tra Controriforma e Barocco. Non meno interessante l'analisi delle figure degli scriptores e custodi che formano a volte vere dinastie come i Ranaldi, e che provengono anche da Oltralpe assolvendo quindi al ruolo di tramiti dello scambio culturale.

La Biblioteca tra Urbano VII (15-27 settembre 1590) e Urbano VIII (1623-1644): cardinali bibliotecari, custodi, scriptores / Visceglia, Maria Antonietta. - STAMPA. - (2014), pp. 77-121.

La Biblioteca tra Urbano VII (15-27 settembre 1590) e Urbano VIII (1623-1644): cardinali bibliotecari, custodi, scriptores

VISCEGLIA, Maria Antonietta
2014

Abstract

As part of a larger project undertaken by the Biblioteca Apostolica Vaticana itself, the essay looks at the personnel employed by the Vatican in the roles of cardinal-librarians, custodians and scriptores while examining documents from Biblioteca’s archive preserved in its own fonds and supplemented by other sources. The profiles, cultural background and education of the cardinal-librarians (theologians, biblical scholars and historians) are reconstructed and an assessment is made of how the requirements of knowledge were reconciled with the needs for censorial control. By studying the figures of the cardinal-librarians (who especially under the Borghese and Barberini became appannages of the papal family) we can see the important role the Library played in the papacy’s cultural policies between the Counter-Reformation and Baroque periods. No less interesting are the figures of the scriptores and custodians who came to form veritable dynasties like the Ranaldi. Some of these also hailed from elsewhere in Europe and thus, functioned as intermediaries for cultural exchange.
2014
Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana, vol. III, La Vaticana nel Seicento (1590-1700). Una biblioteca di biblioteche
978-88-210-0918-1
All'interno di un progetto più ampio portato avanti dalla stessa Biblioteca Apostolica Vaticana in questo saggio si analizza il personale della Vaticana nella sua articolazione di cardinali-bibliotecari, custodi e scriptores attraverso la documentazione dell'archivio della Biblioteca conservato nei fondi della Biblioteca medesima integrata da altre fonti. Per i cardinali bibliotecari (teologi, biblisti, storici) si ricostruiscono i profili e la fisionomia culturale della loro formazione misurando come le esigenze del sapere si intrecciavano con quelle del controllo censorio. Dallo studio della figura del cardinale-bibliotecario che divenne soprattutto con i Borghese e i Barberini appannaggio della famiglia papale possiamo valutare l'importanza nella Vaticana nella politica culturale del papato tra Controriforma e Barocco. Non meno interessante l'analisi delle figure degli scriptores e custodi che formano a volte vere dinastie come i Ranaldi, e che provengono anche da Oltralpe assolvendo quindi al ruolo di tramiti dello scambio culturale.
Biblioteche, storia della cultura, storia sociale
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La Biblioteca tra Urbano VII (15-27 settembre 1590) e Urbano VIII (1623-1644): cardinali bibliotecari, custodi, scriptores / Visceglia, Maria Antonietta. - STAMPA. - (2014), pp. 77-121.
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