Violence beyond Trenches : Ethnographical Maps from Science to Propaganda and the Case of the Julian March

Since the systematic practice of mass violence represent a characteristic component of twentieth century totalitarian regimes, the construction of the pretexts that justified and allowed such phenomenon is a topic of great interest for historical research. This study is dedicated to ethnographical maps, intended not in their technical sense but rather in their social and political significance of cultural product. In this sense, the paper includes maps among the devices of so-called "banal nationalism" that enhance the sense of belonging to a national community and, by extension, mark the difference with other nations.

Siccome la pratica sistematica della violenza di massa rappresenterà una componente caratteristica dei totalitarismi novecenteschi, la costruzione dei pretesti che giustificarono e permisero tale “salto di qualità” rappresenta un tema di forte interesse per la ricerca storica dei nostri anni. Questo studio è dedicato alle carte etnografiche, intese non nella loro accezione tecnica quanto piuttosto nel loro significato sociale e politico di prodotto culturale. In questo senso, le carte rientrano infatti tra quei dispositivi di “nazionalismo banale” in grado di esaltare il senso di appartenenza a una comunità nazionale e, di riflesso, a marcare la differenza con le altre nazioni.