Il ruolo ricoperto dall’Impero ottomano nel corso della Prima guerra mondiale e le operazioni belliche affrontate su più fronti sono generalmente trascurate dalla ricca storiografia di questo conflitto, tuttavia alcuni eventi come le battaglie a Gallipoli, sul Caucaso e in Medio Oriente influenzeranno parte delle vicende politiche del dopoguerra. Agli inizi del XX secolo l’Impero ottomano presentava diverse affinità con quello austro-ungarico, entrambi infatti costituivano degli organismi multinazionali, un insieme di popoli ostili l’uno all’altro e tutti, o quasi, all’autorità centrale. L’Impero ottomano possedeva inoltre due obiettivi strategici bramati dalle potenze europee dell’epoca, la città di Costantinopoli e gli Stretti. L’Impero era un organismo in piena decadenza, agitato da gravissime crisi interne dovute ai conflitti tra i diversi gruppi etnici e alle lotte di potere tra l’establishment politico e militare. A compromettere la struttura imperiale di Costantinopoli fu anche la rivoluzione dei Giovani Turchi nel 1908, l’economia e la finanza al collasso – tant’è che le potenze europee ne requisirono la gestione tramite l’istituzione del Debito Pubblico – e le disastrose campagne militari contro l’Italia nel 1911 e nei Balcani che causarono la perdita dei territori europei. La domanda che questo saggio si pone è: fino a che punto i leader ottomani si resero conto che si sarebbero trovati coinvolti in una guerra mondiale combattuta su più fronti che avrebbe decretato la parola “fine” all’Impero? Lo studio si articola illustrando i temi principali del primo biennio di guerra (1914-1915) attraverso le carte dell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito italiano e i Documenti diplomatici italiani, e analizza il dibattito in Italia e in Turchia sulle scelte politiche di un conflitto che fino al 1917 sarà ristretto all’ambito europeo. L’Impero ottomano visto e vissuto da un uomo che trascorse gran parte della sua vita a Est della penisola italiana (Ernesto Mombelli, addetto militare italiano a Costantinopoli) la cui storia si intrecciò con le gesta del “brillante” generale Mustafa Kemal, fondatore e primo presidente della Turchia (1923-1938). Dal Mar Nero all’Hegiaz, da Turbah nello Yemen a Bassora in Iraq, da Suez in Egitto a Kars nel Caucaso, dalla battaglia di Sarıkamış a Tabriz in Persia, dal massacro degli armeni allo sbarco a Gallipoli, da Kut al-Amarah in Mesopotamia a Seddülbahir, dalla spiaggia di Suvla allo sbarco a Salonicco. Questi i luoghi che attraverseremo rivivendone le storie e i protagonisti tramite il racconto degli addetti militari e dei diplomatici italiani con la speranza di non “cadere” nella trappola della soggettività e, invece, originare una briciola di inedita originalità in un panorama già ricco di contributi.
L'Impero ottomano e la Grande Guerra. Il carteggio dell'addetto militare italiano a Costantinopoli (1914-1915) / Sciarrone, Roberto. - STAMPA. - 12:(2015), pp. 1-470. [10.4458/5202]
L'Impero ottomano e la Grande Guerra. Il carteggio dell'addetto militare italiano a Costantinopoli (1914-1915)
SCIARRONE, ROBERTO
2015
Abstract
Il ruolo ricoperto dall’Impero ottomano nel corso della Prima guerra mondiale e le operazioni belliche affrontate su più fronti sono generalmente trascurate dalla ricca storiografia di questo conflitto, tuttavia alcuni eventi come le battaglie a Gallipoli, sul Caucaso e in Medio Oriente influenzeranno parte delle vicende politiche del dopoguerra. Agli inizi del XX secolo l’Impero ottomano presentava diverse affinità con quello austro-ungarico, entrambi infatti costituivano degli organismi multinazionali, un insieme di popoli ostili l’uno all’altro e tutti, o quasi, all’autorità centrale. L’Impero ottomano possedeva inoltre due obiettivi strategici bramati dalle potenze europee dell’epoca, la città di Costantinopoli e gli Stretti. L’Impero era un organismo in piena decadenza, agitato da gravissime crisi interne dovute ai conflitti tra i diversi gruppi etnici e alle lotte di potere tra l’establishment politico e militare. A compromettere la struttura imperiale di Costantinopoli fu anche la rivoluzione dei Giovani Turchi nel 1908, l’economia e la finanza al collasso – tant’è che le potenze europee ne requisirono la gestione tramite l’istituzione del Debito Pubblico – e le disastrose campagne militari contro l’Italia nel 1911 e nei Balcani che causarono la perdita dei territori europei. La domanda che questo saggio si pone è: fino a che punto i leader ottomani si resero conto che si sarebbero trovati coinvolti in una guerra mondiale combattuta su più fronti che avrebbe decretato la parola “fine” all’Impero? Lo studio si articola illustrando i temi principali del primo biennio di guerra (1914-1915) attraverso le carte dell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito italiano e i Documenti diplomatici italiani, e analizza il dibattito in Italia e in Turchia sulle scelte politiche di un conflitto che fino al 1917 sarà ristretto all’ambito europeo. L’Impero ottomano visto e vissuto da un uomo che trascorse gran parte della sua vita a Est della penisola italiana (Ernesto Mombelli, addetto militare italiano a Costantinopoli) la cui storia si intrecciò con le gesta del “brillante” generale Mustafa Kemal, fondatore e primo presidente della Turchia (1923-1938). Dal Mar Nero all’Hegiaz, da Turbah nello Yemen a Bassora in Iraq, da Suez in Egitto a Kars nel Caucaso, dalla battaglia di Sarıkamış a Tabriz in Persia, dal massacro degli armeni allo sbarco a Gallipoli, da Kut al-Amarah in Mesopotamia a Seddülbahir, dalla spiaggia di Suvla allo sbarco a Salonicco. Questi i luoghi che attraverseremo rivivendone le storie e i protagonisti tramite il racconto degli addetti militari e dei diplomatici italiani con la speranza di non “cadere” nella trappola della soggettività e, invece, originare una briciola di inedita originalità in un panorama già ricco di contributi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sciarrone_Impero-ottomano_2015.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
7.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.34 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.