Il rapporto tra ars dictaminis e storiografia è stato finora indagato essenzialmente nella sua linea principale, quella inaugurata da Boncompagno da Signa con il De obsidione Ancone; ma di questo rapporto fecondo è possibile individuare nuovi aspetti che consentono di valutare meglio un laboratorio di scrittura fondamentale per la storiografia del Medioevo. L'intervento si articola in tre punti, cuciti da altrettante citazioni da Josè Saramago, che ha amato il testo al n°2: 1) il De obsidione Ancone di Boncompagno da Signa (ca. 1200); 2) il De expugnatione Lyxbonensi (1147); la Cronica di Rolandino da Padova (1262).
Ars dictaminis e storiografia / Garbini, Paolo. - STAMPA. - (2015), pp. 181-190. - BIBLIOTHÈQUE D'HISTOIRE CULTURELLE DU MOYEN-ÂGE.
Ars dictaminis e storiografia
GARBINI, Paolo
2015
Abstract
Il rapporto tra ars dictaminis e storiografia è stato finora indagato essenzialmente nella sua linea principale, quella inaugurata da Boncompagno da Signa con il De obsidione Ancone; ma di questo rapporto fecondo è possibile individuare nuovi aspetti che consentono di valutare meglio un laboratorio di scrittura fondamentale per la storiografia del Medioevo. L'intervento si articola in tre punti, cuciti da altrettante citazioni da Josè Saramago, che ha amato il testo al n°2: 1) il De obsidione Ancone di Boncompagno da Signa (ca. 1200); 2) il De expugnatione Lyxbonensi (1147); la Cronica di Rolandino da Padova (1262).File | Dimensione | Formato | |
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