Public finance papal intervened in economic and social life much more than it appears, by regulating the credit sector, measuring as much as possible the tax burden in relation to the wealth of the subjects taxed, promoting public housing, improving the administrative system, facilitating the extinction of municipal debts and creating a network of care for the poor. This role of the Chamber in the process of formation of the state agree Partner and Caracciolo. For the seventeenth and eighteenth centuries Piola Caselli said that unless dell'Annona, autonomous administrative body that was interested in the purchase, sale and storage of grains, in general, the financial apparatus audience seemed disinterested or otherwise rarely intervened and late on economic, absorbed as he was by looking more frantic revenue that could cover the increasingly high costs; in the long run, however, the public finance papal seems to find its own course of action. The state began to regroup administratively with the reform of the congregations and the establishment of Good Government, which had formed part of the peripheral areas of the state and that intention will become more strong in the eighteenth century. The maneuver, then, the public debt, made more evident by the studies of Reinhardt, the Piola Caselli, the Litva, conducted with varying degrees of awareness by various popes, has come to take a clear connotation crisis. This paper aims to provide an overview and detailed public finances in the long papal period. In this respect the structure of the essay will see the following paragraphs: 1. The organization of finance "public" pontifical (including the outskirts of the state); 2. The public debt; 3. Continuity and new aspects in the papal finances; 4. Conclusion: the nineteenth century and the establishment of the bag of Rome.

La finanza pubblica pontificia è intervenuta nella vita economica e sociale molto più di quanto non appaia, disciplinando il settore del credito, misurando per quanto possibile il carico fiscale in rapporto alla ricchezza dei soggetti tassati, favorendo l'edilizia pubblica, migliorando il sistema amministrativo, facilitando l'estinzione dei debiti comunali e creando una rete assistenziale per i poveri. Su questo ruolo dell'economia camerale nel processo di formazione dello Stato sono concordi il Partner ed il Caracciolo. Per il XVII e XVIII secolo Piola Caselli afferma che salvo il caso dell'Annona, organo amministrativo autonomo che si interessava dell'acquisto, della vendita e della conservazione dei grani, in linea generale l'apparato finanziario pubblico appariva disinteressato o comunque interveniva raramente e in ritardo sulla congiuntura economica, assorbito com'era dalla ricerca sempre affannosa di entrate che potessero coprire le sempre più ingenti spese; nel lungo periodo, invece, la finanza pubblica pontificia sembra trovare una sua linea d'azione. Lo Stato cominciava a riorganizzarsi amministrativamente con la riforma delle congregazioni e l'istituzione del Buon Governo, a cui facevano capo le zone periferiche dello stato e tale intento si farà sempre più forte nel Settecento. La manovra, poi, sul debito pubblico, resa più evidente dagli studi del Reinhardt, del Piola Caselli, del Litva, condotta con maggiore o minore consapevolezza dai vari pontefici, ha finito per assumere una chiara connotazione anticrisi. Il presente contributo ha l’obiettivo di dare un quadro generale e articolato delle finanze pubbliche pontificie nel lungo periodo. A questo riguardo la struttura del saggio vedrà i seguenti paragrafi: 1. L’organizzazione delle finanze “pubbliche” pontificie (compresa la periferia dello stato); 2. Il debito pubblico; 3. Continuità e nuovi aspetti nelle finanze pontificie; 4. Conclusioni: il XIX secolo e l’istituzione della borsa di Roma.

La finanza pubblica a a Roma e nello Stato pontificio tra età moderna e contemporanea / Strangio, Donatella. - STAMPA. - (2015), pp. 99-124.

La finanza pubblica a a Roma e nello Stato pontificio tra età moderna e contemporanea

STRANGIO, Donatella
2015

Abstract

Public finance papal intervened in economic and social life much more than it appears, by regulating the credit sector, measuring as much as possible the tax burden in relation to the wealth of the subjects taxed, promoting public housing, improving the administrative system, facilitating the extinction of municipal debts and creating a network of care for the poor. This role of the Chamber in the process of formation of the state agree Partner and Caracciolo. For the seventeenth and eighteenth centuries Piola Caselli said that unless dell'Annona, autonomous administrative body that was interested in the purchase, sale and storage of grains, in general, the financial apparatus audience seemed disinterested or otherwise rarely intervened and late on economic, absorbed as he was by looking more frantic revenue that could cover the increasingly high costs; in the long run, however, the public finance papal seems to find its own course of action. The state began to regroup administratively with the reform of the congregations and the establishment of Good Government, which had formed part of the peripheral areas of the state and that intention will become more strong in the eighteenth century. The maneuver, then, the public debt, made more evident by the studies of Reinhardt, the Piola Caselli, the Litva, conducted with varying degrees of awareness by various popes, has come to take a clear connotation crisis. This paper aims to provide an overview and detailed public finances in the long papal period. In this respect the structure of the essay will see the following paragraphs: 1. The organization of finance "public" pontifical (including the outskirts of the state); 2. The public debt; 3. Continuity and new aspects in the papal finances; 4. Conclusion: the nineteenth century and the establishment of the bag of Rome.
2015
Antico Regime e finanza pubblica: gli Stati italiani preunitari
9788846744456
La finanza pubblica pontificia è intervenuta nella vita economica e sociale molto più di quanto non appaia, disciplinando il settore del credito, misurando per quanto possibile il carico fiscale in rapporto alla ricchezza dei soggetti tassati, favorendo l'edilizia pubblica, migliorando il sistema amministrativo, facilitando l'estinzione dei debiti comunali e creando una rete assistenziale per i poveri. Su questo ruolo dell'economia camerale nel processo di formazione dello Stato sono concordi il Partner ed il Caracciolo. Per il XVII e XVIII secolo Piola Caselli afferma che salvo il caso dell'Annona, organo amministrativo autonomo che si interessava dell'acquisto, della vendita e della conservazione dei grani, in linea generale l'apparato finanziario pubblico appariva disinteressato o comunque interveniva raramente e in ritardo sulla congiuntura economica, assorbito com'era dalla ricerca sempre affannosa di entrate che potessero coprire le sempre più ingenti spese; nel lungo periodo, invece, la finanza pubblica pontificia sembra trovare una sua linea d'azione. Lo Stato cominciava a riorganizzarsi amministrativamente con la riforma delle congregazioni e l'istituzione del Buon Governo, a cui facevano capo le zone periferiche dello stato e tale intento si farà sempre più forte nel Settecento. La manovra, poi, sul debito pubblico, resa più evidente dagli studi del Reinhardt, del Piola Caselli, del Litva, condotta con maggiore o minore consapevolezza dai vari pontefici, ha finito per assumere una chiara connotazione anticrisi. Il presente contributo ha l’obiettivo di dare un quadro generale e articolato delle finanze pubbliche pontificie nel lungo periodo. A questo riguardo la struttura del saggio vedrà i seguenti paragrafi: 1. L’organizzazione delle finanze “pubbliche” pontificie (compresa la periferia dello stato); 2. Il debito pubblico; 3. Continuità e nuovi aspetti nelle finanze pontificie; 4. Conclusioni: il XIX secolo e l’istituzione della borsa di Roma.
Finanza Pubblica; Stato pontificio; Rom; età moderna; età contemporanea; politica economica
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La finanza pubblica a a Roma e nello Stato pontificio tra età moderna e contemporanea / Strangio, Donatella. - STAMPA. - (2015), pp. 99-124.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/785299
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