Territori e Valori per il Design Italiano

If the meaning of 'Territory' is primarily a physical place, then the Territories of Design refer directly to the concept of made-in. But, in the contemporary world, the expression of the made-in is under a loss of sense due the apparent cancellation of the geographical, economic and especially cultural bounderies. The volume, operating a transposition of the concept of 'Territory' according to its semantic value (as synonymous a mental space), reads the tools and approaches of Design, and in particular the Product Design, not as a simple category of actions but as an experience in design-production-consumer process in a dynamic interplay of cause and effect. Asked if there are and what are today the territories of Design, the answer, offered in this book, passes through a combination of sense of three forms of experience: - The experiences of doing; those where does the business skills that today is turning in the inevitable comparison / openness to the global system, not only in production but also consumption now determined and managed by information technology. - The experiences of living; where objects, habits, contexts are related items in the same scenario repeats itself every time different, but multi-crossed by a single character, the value of the experience. - The experiences of thinking; those that have allowed the design to imagine ever new frontiers, this time not geographical but social arriving today to the experiences associated with new technologies, on the one hand, to those of new forms of production and consumption, on the other, where the concept of community cultural supplants to communities proximal. Encounter, convergence and, also, by the differences between these three forms of experience, the book draws a mapping of new territories, or better Fields, for the Design according to a structure describing scenarios, stories of projects and products, opening up new opportunities.

Se il Territorio è prima di tutto un luogo fisico, allora i Territori del Design rimandano direttamente al concetto di made-in (fatto a). Ma nella contemporaneità è palese l’annullamento dei confini geografici, economici e soprattutto culturali con una conseguente perdita di senso della locuzione del made-in. Il volume, operando una trasposizione del concetto di Territorio e valutandone il Valore semantico che lo rende sinonimo a quello di spazio (mentale), rilegge gli strumenti e gli approcci del Design, e in particolare del Design del Prodotto, non più come una semplice categoria di azione (quella del progettare) ma una esperienza tra progettazione-producione-consumo che rispetto ad esso si determina e lo determina, in una dinamica reciproca di causa-effetto. Alla domanda se ci sono e quali sono oggi i Territori del Design la risposta, offerta dal volume, passa attraverso una aggregazione di senso di tre forme di esperienze: - le esperienze del fare; quelle da dove nasce la capacità imprenditoriale che oggi si sta trasformando nell’inevitabile confronto/apertura al sistema globale non solo della produzione ma soprattutto del consumo oramai determinato e gestito dalle tecnologie dell’informazione. - le esperienze del vivere; dove oggetti, abitudini, contesti sono elementi correlati di uno stesso scenario che si ripropone ogni volta diverso, multiplo ma attraversato da uno stesso carattere, il valore dell’esperienza vissuta. - le esperienze del pensare; quelle che hanno permesso al Design di immaginare sempre nuovi confini, questa volta non geografici ma sociali arrivando oggi alle esperienze legate alle nuove tecnologie, da una parte, a quelle di nuove forme di produzione e consumo, dall’altra, dove il concetto di comunità culturale soppianta quello di comunità prossimale. Dall’incontro, dalla convergenza e, anche, dalle divergenze tra queste tre forme di esperienza, il volume traccia una mappatura dei nuovi Territori per il Design secondo una struttura che descrive scenari, riporta racconti di progetti e prodotti, apre prospettive.