Con apposita convenzione tra il Ministero per i Beni e le attività culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche e il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell'Architettura - Sapienza, Università di Roma, al gruppo di lavoro sono state affidate le seguenti attività: - analisi di laboratorio relativa ai materiali (intonaci, stucchi, malte, tinteggiature) di zone o dettagli ritenute di particolare significato storico; - rilievi eseguiti con scanner laser e restituiti a varie scale di rappresentazione, ivi comprese quelle più adeguate (a partire da 1:50 fino a 1:5) allo studio dei dettagli di maggiore interesse, con particolare riguardo al portale di ingresso inquadrato dall'ordine architettonico e all'ordine interno (basamento, colonna, capitello, trabeazione) posto sotto alla cupola della chiesa; - relazione specialistica sull'esito delle predette attività, completa della relazione storica comprendente la letteratura, la bibliografia e l'iconografia esistente sul monumento. I rilievi e le analisi, concordate con il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche Arch. Stefano Gizzi e con il Responsabile unico del procedimento Arch. Biagio De Martinis, sono stati perciò finalizzati ad esaminare i principali materiali costitutivi della fabbrica e i dettagli più significativi, a valutare lo stato di conservazione del monumento e a riconoscere per quanto possibile gli interventi manutentivi e restaurativi succedutisi nel tempo (e a loro volta soggetti a degrado), al fine di assumere le più appropriate decisioni conservative per la chiesa di San Bernardino. Una lapide posta a terra fra i due monumenti sepolcrali di Federico da Montefeltro e del figlio Guidubaldo, collocati nel 1620 sui due lati della navata unica della chiesa, ricorda restauri compiuti nel 1824 e nel 1860. Sacconi (1901) riferisce del ripristino del tetto e delle cornici esterne di San Bernardino nel 1899 mentre Mazzini (2000) ricorda il rifacimento della cella campanaria a partire dal 1704, restauri al convento negli anni 1925‐1930, alla facciata di San Donato nel 1927‐1929 (insieme a S. Bernardino, Serra 1932) e all’intero complesso nel 1973. Non è stato tuttavia possibile rintracciare sinora negli archivi documentazione dei lavori effettuati.
Lavori di restauro conservativo e sicurezza sismica / Fiore, Francesco Paolo; Cantatore, Flavia; Inglese, Carlo; Baglioni, Leonardo; Borgogni, Francesco; Giorgi, Elisabetta; DI GIOVANNI, Marco. - (2015).
Lavori di restauro conservativo e sicurezza sismica
FIORE, Francesco Paolo;CANTATORE, FLAVIA;INGLESE, CARLO;BAGLIONI, LEONARDO;BORGOGNI, FRANCESCO;GIORGI, Elisabetta;DI GIOVANNI, Marco
2015
Abstract
Con apposita convenzione tra il Ministero per i Beni e le attività culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche e il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell'Architettura - Sapienza, Università di Roma, al gruppo di lavoro sono state affidate le seguenti attività: - analisi di laboratorio relativa ai materiali (intonaci, stucchi, malte, tinteggiature) di zone o dettagli ritenute di particolare significato storico; - rilievi eseguiti con scanner laser e restituiti a varie scale di rappresentazione, ivi comprese quelle più adeguate (a partire da 1:50 fino a 1:5) allo studio dei dettagli di maggiore interesse, con particolare riguardo al portale di ingresso inquadrato dall'ordine architettonico e all'ordine interno (basamento, colonna, capitello, trabeazione) posto sotto alla cupola della chiesa; - relazione specialistica sull'esito delle predette attività, completa della relazione storica comprendente la letteratura, la bibliografia e l'iconografia esistente sul monumento. I rilievi e le analisi, concordate con il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche Arch. Stefano Gizzi e con il Responsabile unico del procedimento Arch. Biagio De Martinis, sono stati perciò finalizzati ad esaminare i principali materiali costitutivi della fabbrica e i dettagli più significativi, a valutare lo stato di conservazione del monumento e a riconoscere per quanto possibile gli interventi manutentivi e restaurativi succedutisi nel tempo (e a loro volta soggetti a degrado), al fine di assumere le più appropriate decisioni conservative per la chiesa di San Bernardino. Una lapide posta a terra fra i due monumenti sepolcrali di Federico da Montefeltro e del figlio Guidubaldo, collocati nel 1620 sui due lati della navata unica della chiesa, ricorda restauri compiuti nel 1824 e nel 1860. Sacconi (1901) riferisce del ripristino del tetto e delle cornici esterne di San Bernardino nel 1899 mentre Mazzini (2000) ricorda il rifacimento della cella campanaria a partire dal 1704, restauri al convento negli anni 1925‐1930, alla facciata di San Donato nel 1927‐1929 (insieme a S. Bernardino, Serra 1932) e all’intero complesso nel 1973. Non è stato tuttavia possibile rintracciare sinora negli archivi documentazione dei lavori effettuati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.