Dal realismo al realismo. I limiti dell’arte nella filosofia di A.C. Danto

Arthur Danto analyses two ways of understanding the notion of representation: as “re-presentation” (the reality itself is re-presented) or as “representation” (reality is presented as image). Starting from these points of view, his thesis is that art moves between two extreme forms of realism: it cannot be entirely “mimetic” (an absolute “identity” of artwork and object) nor entirely “counter-mimetic” (an absolute “difference” of artwork and object)

Arthur Danto analizza due modi di intendere la nozione di “rappresentazione”: come “ri-presentazione” (è la realtà stessa che si ri-presenta) o come “rappresentazione” (la realtà si dà in “immagine”). A partire da queste considerazioni, la sua tesi è che l’arte si muove tra due forme estreme di realismo: non può essere né interamente “mimetica” (assoluta “identità” di opera e oggetto) né interamente “contro-mimetica” (assoluta “differenza” di opera e oggetto)