Rassegna dei principali reperti scultorei carolingi della città di Cori e della diocesi di Velletri. L'analisi dei rilievi, rintracciati in numero considerevole nel territorio preso in considerazione, documenta a partire dalla fine dell'VIII secolo una diffusa committenza artistica a carattere religioso. Le molteplici azioni avviate nei principali luoghi di culto, in alcuni casi come attestato dalle sculture di Giulianello, per diretto interessamento dei pontefici romani (Leone III), implicarono la ricerca di maestranze in grado di rispondere alle esigenze di una produzione che si rivela nella maggior parte dei casi anche di un certo livello qualitativo. Come emerso chiaramente dalla disamina comparata dei manufatti scolpiti, gli artefici impegnati ad operare in questi territori furono con molta probabilità originari di Roma, dove si stavano organizzando, a partire dal tempo di papa Adriano, numerose officine esperte e particolarmente efficienti soprattutto riguardo alla realizzazione di complessi e articolati arredi liturgici, come ampiamente documentato dalla abbondante quantità di materiali conservati nei principali edifici religiosi della città, e in grado di operare su vasta scala anche al di fuori del loro originario ambito di formazione.
Testimonianze scultoree carolinge a Cori e nel suo circondario / Betti, Fabio. - STAMPA. - (2014), pp. 139-150.
Testimonianze scultoree carolinge a Cori e nel suo circondario.
BETTI, Fabio
2014
Abstract
Rassegna dei principali reperti scultorei carolingi della città di Cori e della diocesi di Velletri. L'analisi dei rilievi, rintracciati in numero considerevole nel territorio preso in considerazione, documenta a partire dalla fine dell'VIII secolo una diffusa committenza artistica a carattere religioso. Le molteplici azioni avviate nei principali luoghi di culto, in alcuni casi come attestato dalle sculture di Giulianello, per diretto interessamento dei pontefici romani (Leone III), implicarono la ricerca di maestranze in grado di rispondere alle esigenze di una produzione che si rivela nella maggior parte dei casi anche di un certo livello qualitativo. Come emerso chiaramente dalla disamina comparata dei manufatti scolpiti, gli artefici impegnati ad operare in questi territori furono con molta probabilità originari di Roma, dove si stavano organizzando, a partire dal tempo di papa Adriano, numerose officine esperte e particolarmente efficienti soprattutto riguardo alla realizzazione di complessi e articolati arredi liturgici, come ampiamente documentato dalla abbondante quantità di materiali conservati nei principali edifici religiosi della città, e in grado di operare su vasta scala anche al di fuori del loro originario ambito di formazione.| File | Dimensione | Formato | |
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