The reconstruction of the design and realisation of the Palazzo delle Poste, Telegrafi e Telefoni Tirrena, conceived by BBPR for the E42 in Rome, offers an occasion for a vaster reflection on the relationship between architecture and power in Italy, during the years of the recrudescence of Mussolini’s regime: a reflection on the misunderstanding that consumed the authentic instances of renewal expressed by Rationalist architects, confusing and distorting them through propagandist intentions pursued with ever greater zeal and obtuseness by the Fascist hierarchy, and by the technicians of the group responsible for the management and realisation of the "Esposizione Universale di Roma". The research retraces the complex and contrasted story of one of the most interesting buildings constructed during this period in the EUR – perhaps the only one able to maintain a consistent linguistic coherence – on the one hand relating it to the historical-cultural context of this period and the developments of the ideological battle in favour of modern architecture and, on the other hand, framing it within the work of BBPR, as a moment of comparison between the rigorous intransigence of this group of architects coming from Milan and the rhetorical compromise of the architectural climate in Rome, dominated by the personality and influence of Marcello Piacentini.

La ricostruzione dell’iter progettuale e realizzativo del Palazzo delle Poste, Telegrafi e Telefoni Tirrena, ideato dai BBPR per l’E42, diviene l’occasione per una riflessione più ampia sulla relazione tra architettura e potere in Italia, negli anni della recrudescenza del regime mussoliniano: una riflessione sull’equivoco che ha consumato le autentiche istanze di rinnovamento espresse degli architetti razionalisti, confondendole e snaturandole attraverso gli intenti propagandistici perseguiti con sempre maggiore fermezza e ottusità dai gerarchi fascisti, ma anche dai tecnici dell’Ente preposto alla gestione e realizzazione dell’Esposizione Universale di Roma. La ricerca ripercorre la complessa e contrastata vicenda di uno dei più interessanti edifici costruiti in quegli anni all’EUR – forse l’unico che abbia saputo mantenere una piena coerenza linguistica – da un lato rapportandola al contesto storico-culturale dell’epoca, agli sviluppi della battaglia ideologica a favore dell’architettura moderna, dall’altra inquadrandola nell’ambito dell’opera dei BBPR, quale momento di confronto tra la rigorosa intransigenza del gruppo milanese e la compromessa retorica del clima architettonico romano, dominato dalla personalità e dall’influenza di Marcello Piacentini.

BBPR. Palazzo delle Poste, Telegrafi e Te.Ti. all'E42 / Cutroni, Fabio. - STAMPA. - (2015).

BBPR. Palazzo delle Poste, Telegrafi e Te.Ti. all'E42

CUTRONI, Fabio
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2015

Abstract

The reconstruction of the design and realisation of the Palazzo delle Poste, Telegrafi e Telefoni Tirrena, conceived by BBPR for the E42 in Rome, offers an occasion for a vaster reflection on the relationship between architecture and power in Italy, during the years of the recrudescence of Mussolini’s regime: a reflection on the misunderstanding that consumed the authentic instances of renewal expressed by Rationalist architects, confusing and distorting them through propagandist intentions pursued with ever greater zeal and obtuseness by the Fascist hierarchy, and by the technicians of the group responsible for the management and realisation of the "Esposizione Universale di Roma". The research retraces the complex and contrasted story of one of the most interesting buildings constructed during this period in the EUR – perhaps the only one able to maintain a consistent linguistic coherence – on the one hand relating it to the historical-cultural context of this period and the developments of the ideological battle in favour of modern architecture and, on the other hand, framing it within the work of BBPR, as a moment of comparison between the rigorous intransigence of this group of architects coming from Milan and the rhetorical compromise of the architectural climate in Rome, dominated by the personality and influence of Marcello Piacentini.
2015
978-88-6055-836-7
La ricostruzione dell’iter progettuale e realizzativo del Palazzo delle Poste, Telegrafi e Telefoni Tirrena, ideato dai BBPR per l’E42, diviene l’occasione per una riflessione più ampia sulla relazione tra architettura e potere in Italia, negli anni della recrudescenza del regime mussoliniano: una riflessione sull’equivoco che ha consumato le autentiche istanze di rinnovamento espresse degli architetti razionalisti, confondendole e snaturandole attraverso gli intenti propagandistici perseguiti con sempre maggiore fermezza e ottusità dai gerarchi fascisti, ma anche dai tecnici dell’Ente preposto alla gestione e realizzazione dell’Esposizione Universale di Roma. La ricerca ripercorre la complessa e contrastata vicenda di uno dei più interessanti edifici costruiti in quegli anni all’EUR – forse l’unico che abbia saputo mantenere una piena coerenza linguistica – da un lato rapportandola al contesto storico-culturale dell’epoca, agli sviluppi della battaglia ideologica a favore dell’architettura moderna, dall’altra inquadrandola nell’ambito dell’opera dei BBPR, quale momento di confronto tra la rigorosa intransigenza del gruppo milanese e la compromessa retorica del clima architettonico romano, dominato dalla personalità e dall’influenza di Marcello Piacentini.
BBPR; Banfi; Belgiojoso; Peressutti; Rogers; E42; EUR; Palazzo delle Poste; razionalismo italiano
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
BBPR. Palazzo delle Poste, Telegrafi e Te.Ti. all'E42 / Cutroni, Fabio. - STAMPA. - (2015).
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