The advent in 19th-century Japan of new theatrical forms, such as shinpa and shingeki, marked, alongside the success of popular traditional theatrical genres such as kabuki, an occasion for Meiji intellectuals to rethink the theatrical genre, redefining its borders, in terms of both what was worth representing, and the pivotal role of the dramatic text, which was already an implicitly key element in the theory sustaining the development in the genre. A striking phenomenon of the theatre in the late nineteenth century is the choice made by Japanese troupes of putting on stage authors as diverse as Shakespeare, Ibsen, Gorky, Chekhov, Goethe: while the first introduction of Western theatre in Japan had taken place in writing up to the 1880s, and had implicitly sanctioned the idea, new to the critics of the time , that the drama was a literary genre in itself, as much as poetry or fiction, the adaptations written or put on stage up to that point had frequently been associated with more traditional genres, reflecting old conceptions; but the new movements, while drawing inspiration from kabuki and jōruri theatres, mostly allowed Western drama to be, at times, even more popular than the relatively little considered new dramas of Japanese authors which also informed the contemporary theater. Regarding the latter, it should also be noted that between the nineteenth and the twentieth century, many writers and intellectuals who were also translators from European languages, but could hardly be labelled mainstream playwrights in themselves, such as Tsubouchi Shōyō (1859-1935), Mori Ōgai (1862-1922 ), Kōda Rohan (1867-1947), Ozaki Kōyō (1868-1903), attempted a renewal of Japanese drama proposing a series of original pieces of overall modest scope, yet crucial for the fact that these plays were accompanied by essays that, like Western adaptations and translations of plays by the same authors, and the related critical essays, offered a kind of implicit theory, a first basis of the profound renewal of the very concept of Japanese drama and theatre.

L'avvento nel 19 ° secolo di nuove forme teatrali giapponesi, come ad esempio shinpa e shingeki, sancisce, accanto al successo dei popolari generi tradizionali teatrali quali kabuki, un'occasione per gli intellettuali Meiji ripensare il genere teatrale, ridefinendo i suoi confini, sia in termini di ciò che era l'oggetto della rappresentazione, sia riguardo al ruolo centrale del testo drammatico, già un elemento chiave nella teoria implicita che sosteneva lo sviluppo del genere teatrale. Un fenomeno saliente del teatro giapponese alla fine del XIX secolo è pertanto individuabile a partire dal repertorio delle compagnie giapponesi, per la prima volta impegnate nel compito di portare in scena in contemporanea autori teatrali diversi come Shakespeare, Ibsen, Gorky, Cechov, Goethe: mentre la prima introduzione del teatro occidentale in Giappone aveva avuto luogo in forma scritta fino al 1880, e aveva implicitamente sancito l'idea, nuova per i critici del tempo, che il dramma fosse un genere letterario in sé, tanto quanto la poesia o narrativa, gli adattamenti scritti o messi in scena fino a quel momento erano spesso stati associati ai generi più tradizionali, che riflettevano vecchie concezioni; ma i nuovi movimenti teatrali, pur ispirandosi al kabuki ed al joruri, avrebbero garantito al dramma d'importazione occidentale di registrare, a volte, successi ancora maggiori rispetto ai nuovi drammi, relativamente poco considerati, di scrittori giapponesi che pure si sono prodotti in seno al teatro contemporaneo. Per quanto riguarda quest'ultimi, è necessario osservare come un altro fenomeno di rilievo del teatro giapponese fra Otto e Novecento sia proprio il dilettantismo teatrale dei maggiori narratori giapponesi moderni: tra il XIX ed il XX secolo, molti scrittori e intellettuali che erano anche traduttori lingue europee, ma non poteva certo essere considerati drammaturghi di professione nel senso tradizionale del termine, come Tsubouchi Shōyō (1859-1935), Mori Ogai (1862-1922), Koda Rohan (1867-1947), Ozaki Koyo (1868-1903), tentarono un rinnovamento del dramma giapponese proponendo una serie di drammi originali nel complesso di modesta portata, ma importanti anche perché accompagnati da riflessioni effettuate dai loro autori in sede critica che, al pari di quanto accadeva per gli adattamenti occidentali e le traduzioni di opere teatrali da loro stessi effettuate, e i relativi saggi critici, offrivano una sorta di teoria implicita, prima base teorica di un profondo rinnovamento che nel tempo avrebbe coinvolto il concetto stesso del dramma e del teatro giapponese.

Intorno al testo: i primi adattamenti teatrali, da Shakespeare in poi, come modello implicito per una nuova drammaturgia nel Giappone di fine Ottocento / Milasi, Luca. - STAMPA. - (2014), pp. 89-116. - COLLANA DI STUDI GIAPPONESI. RICERCHE.

Intorno al testo: i primi adattamenti teatrali, da Shakespeare in poi, come modello implicito per una nuova drammaturgia nel Giappone di fine Ottocento

MILASI, Luca
2014

Abstract

The advent in 19th-century Japan of new theatrical forms, such as shinpa and shingeki, marked, alongside the success of popular traditional theatrical genres such as kabuki, an occasion for Meiji intellectuals to rethink the theatrical genre, redefining its borders, in terms of both what was worth representing, and the pivotal role of the dramatic text, which was already an implicitly key element in the theory sustaining the development in the genre. A striking phenomenon of the theatre in the late nineteenth century is the choice made by Japanese troupes of putting on stage authors as diverse as Shakespeare, Ibsen, Gorky, Chekhov, Goethe: while the first introduction of Western theatre in Japan had taken place in writing up to the 1880s, and had implicitly sanctioned the idea, new to the critics of the time , that the drama was a literary genre in itself, as much as poetry or fiction, the adaptations written or put on stage up to that point had frequently been associated with more traditional genres, reflecting old conceptions; but the new movements, while drawing inspiration from kabuki and jōruri theatres, mostly allowed Western drama to be, at times, even more popular than the relatively little considered new dramas of Japanese authors which also informed the contemporary theater. Regarding the latter, it should also be noted that between the nineteenth and the twentieth century, many writers and intellectuals who were also translators from European languages, but could hardly be labelled mainstream playwrights in themselves, such as Tsubouchi Shōyō (1859-1935), Mori Ōgai (1862-1922 ), Kōda Rohan (1867-1947), Ozaki Kōyō (1868-1903), attempted a renewal of Japanese drama proposing a series of original pieces of overall modest scope, yet crucial for the fact that these plays were accompanied by essays that, like Western adaptations and translations of plays by the same authors, and the related critical essays, offered a kind of implicit theory, a first basis of the profound renewal of the very concept of Japanese drama and theatre.
2014
Il teatro giapponese La macchina scenica tra spazi urbani e riforme
978-88-548-8072-6
L'avvento nel 19 ° secolo di nuove forme teatrali giapponesi, come ad esempio shinpa e shingeki, sancisce, accanto al successo dei popolari generi tradizionali teatrali quali kabuki, un'occasione per gli intellettuali Meiji ripensare il genere teatrale, ridefinendo i suoi confini, sia in termini di ciò che era l'oggetto della rappresentazione, sia riguardo al ruolo centrale del testo drammatico, già un elemento chiave nella teoria implicita che sosteneva lo sviluppo del genere teatrale. Un fenomeno saliente del teatro giapponese alla fine del XIX secolo è pertanto individuabile a partire dal repertorio delle compagnie giapponesi, per la prima volta impegnate nel compito di portare in scena in contemporanea autori teatrali diversi come Shakespeare, Ibsen, Gorky, Cechov, Goethe: mentre la prima introduzione del teatro occidentale in Giappone aveva avuto luogo in forma scritta fino al 1880, e aveva implicitamente sancito l'idea, nuova per i critici del tempo, che il dramma fosse un genere letterario in sé, tanto quanto la poesia o narrativa, gli adattamenti scritti o messi in scena fino a quel momento erano spesso stati associati ai generi più tradizionali, che riflettevano vecchie concezioni; ma i nuovi movimenti teatrali, pur ispirandosi al kabuki ed al joruri, avrebbero garantito al dramma d'importazione occidentale di registrare, a volte, successi ancora maggiori rispetto ai nuovi drammi, relativamente poco considerati, di scrittori giapponesi che pure si sono prodotti in seno al teatro contemporaneo. Per quanto riguarda quest'ultimi, è necessario osservare come un altro fenomeno di rilievo del teatro giapponese fra Otto e Novecento sia proprio il dilettantismo teatrale dei maggiori narratori giapponesi moderni: tra il XIX ed il XX secolo, molti scrittori e intellettuali che erano anche traduttori lingue europee, ma non poteva certo essere considerati drammaturghi di professione nel senso tradizionale del termine, come Tsubouchi Shōyō (1859-1935), Mori Ogai (1862-1922), Koda Rohan (1867-1947), Ozaki Koyo (1868-1903), tentarono un rinnovamento del dramma giapponese proponendo una serie di drammi originali nel complesso di modesta portata, ma importanti anche perché accompagnati da riflessioni effettuate dai loro autori in sede critica che, al pari di quanto accadeva per gli adattamenti occidentali e le traduzioni di opere teatrali da loro stessi effettuate, e i relativi saggi critici, offrivano una sorta di teoria implicita, prima base teorica di un profondo rinnovamento che nel tempo avrebbe coinvolto il concetto stesso del dramma e del teatro giapponese.
Teatro; Meiji; Ogai; Rohan; Shōyō; Tsubouchi; Shoyo; Čechov; Goethe; Gor’kij; Ichikawa; Danjurō IX; Sadanji I; Sadanji II; Shakespeare; Kawakami; Otojirō; Kawatake; Mokuami; Pirandello; Strindberg; Zeami; Faust; Hamlet; John Gabriel Borkman; Kiri hitoha; Kabuki; Merchant of Venice; Kyakuhon sakusha ni tsuite; Meijiza no osero; Othello; Omokage; Romeo and Juliet; Wagakuni no shigeki; Yakuhon Fausuto ni tsuite; Shintomiza; Teikokugekijō
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Intorno al testo: i primi adattamenti teatrali, da Shakespeare in poi, come modello implicito per una nuova drammaturgia nel Giappone di fine Ottocento / Milasi, Luca. - STAMPA. - (2014), pp. 89-116. - COLLANA DI STUDI GIAPPONESI. RICERCHE.
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