L’avvento di Internet, dello smarth phone, dei tablet, dei Social Network, ha rappresentato per la nostra società un vero e proprio tsunami virtuale, che ha investito in modo repentino ed esponenziale, soprattutto le nuove generazioni, che nate e cresciute nell’era digitale, non hanno memoria di come ci si possa relazionare agli altri, divertirsi, apprendere, senza l’ausilio del Personal Computer e delle strumentazioni tecnologiche ad esso connesse. L’adolescente di oggi, figlio del 2000, si presenta quindi alla sfida evolutiva rappresentata dall’adolescenza, con un solido bagaglio tecnologico che gli permette di confrontarsi nelle varie aree di sperimentazioni del Sé (area gruppale, area sessuale e area ludica) sia, nell’ambiente esterno sia, nell’isolamento della propria stanza. L’identità adolescenziale, vestitasi dell’abito della digitalità, sembra aver aumentato ancora di più il divario generazionale (digital device) tra le vecchie e le nuove generazioni che, per continuare ad offrire il sostegno e il supporto necessario al raggiungimento della stessa, devono a loro volta arricchirsi di in una genitorialità digitale che le permetta di monitorare le inevitabili e necessarie incursioni nel mondo digitale, con la consapevolezza dei rischi e dei pericoli che la navigazione comporta. Il testo presentato riporta in modo chiaro e rappresentativo una descrizione dettagliata ed accurata dell’adolescente assorto nella navigazione, in un’ottica di integrazione tra aspetti psicologici, psicodinamici e neuroscientifici. L’obiettivo è quello di fornire agli adolescenti in primis, ma anche ai genitori, agli insegnanti, agli specialisti del settore e a tutti coloro che si relazionano con gli adolescenti, un’utile e maneggevole “bussola”, al fine di orientarsi in modo maggiormente specifico nella comprensione della modalità di utilizzo della Rete, evidenziando le potenzialità ma anche i pericoli della navigazione, per agire in modo preventivo e tempestivo qualora venga evidenziato un uso inappropriato del Web, che può sfociare in una vera e propria patologia.
GLI ADOLESCENTI E LA RETE / Volpi, Barbara. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 1-123.
GLI ADOLESCENTI E LA RETE
VOLPI, BARBARA
2014
Abstract
L’avvento di Internet, dello smarth phone, dei tablet, dei Social Network, ha rappresentato per la nostra società un vero e proprio tsunami virtuale, che ha investito in modo repentino ed esponenziale, soprattutto le nuove generazioni, che nate e cresciute nell’era digitale, non hanno memoria di come ci si possa relazionare agli altri, divertirsi, apprendere, senza l’ausilio del Personal Computer e delle strumentazioni tecnologiche ad esso connesse. L’adolescente di oggi, figlio del 2000, si presenta quindi alla sfida evolutiva rappresentata dall’adolescenza, con un solido bagaglio tecnologico che gli permette di confrontarsi nelle varie aree di sperimentazioni del Sé (area gruppale, area sessuale e area ludica) sia, nell’ambiente esterno sia, nell’isolamento della propria stanza. L’identità adolescenziale, vestitasi dell’abito della digitalità, sembra aver aumentato ancora di più il divario generazionale (digital device) tra le vecchie e le nuove generazioni che, per continuare ad offrire il sostegno e il supporto necessario al raggiungimento della stessa, devono a loro volta arricchirsi di in una genitorialità digitale che le permetta di monitorare le inevitabili e necessarie incursioni nel mondo digitale, con la consapevolezza dei rischi e dei pericoli che la navigazione comporta. Il testo presentato riporta in modo chiaro e rappresentativo una descrizione dettagliata ed accurata dell’adolescente assorto nella navigazione, in un’ottica di integrazione tra aspetti psicologici, psicodinamici e neuroscientifici. L’obiettivo è quello di fornire agli adolescenti in primis, ma anche ai genitori, agli insegnanti, agli specialisti del settore e a tutti coloro che si relazionano con gli adolescenti, un’utile e maneggevole “bussola”, al fine di orientarsi in modo maggiormente specifico nella comprensione della modalità di utilizzo della Rete, evidenziando le potenzialità ma anche i pericoli della navigazione, per agire in modo preventivo e tempestivo qualora venga evidenziato un uso inappropriato del Web, che può sfociare in una vera e propria patologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.