Libretto allegato al numero 32 monografico "Piccole Architetture per il culto" della Rivista quadrimestrale "A&A Architettura & Ambiente" del Dipartimento DIAP della "Sapienza" Università di Roma, a cura di Angelo Lacerenza. Il fondamento dell’interesse sulla spazialità compressa ed essenziale dei piccoli edifici per il culto - oggetto dello scritto - si basa sul convincimento che la ricerca progettuale contemporanea condotta sulla conformazione dello spazio liturgico essenziale, di limitate dimensioni ed impegno costruttivo, possa costituire una via per affrontare la complessità insita per definizione nell’architettura per il culto. Le opere contemporanee a cui si pone riferimento, pur marginali nel panorama architettonico a fronte di opere decisamente più complesse e note, interpretano infatti i medesimi fondamenti di carattere liturgico, e possono essere indicate come esemplificative per la concomitanza di due fattori qualificanti: in primo luogo per l’espressione di una rapporto di verità strutturale che coinvolge la conformazione costruttiva, l’uso dei materiali e l’articolazione dello spazio liturgico, in dimensioni congrue per la preghiera e la meditazione personale e per la riunione di un’assemblea liturgica, anche se ristretta. In secondo luogo per l’emergenza di una preponderante connotazione di essenzialità formale che “favorisce, o almeno non ostacola”, la meditazione, la preghiera e la liturgia.
Piccole architetture per il culto / Lacerenza, Angelo. - In: A & A. - ISSN 2533-0713. - STAMPA. - (2013).
Piccole architetture per il culto
LACERENZA, Angelo
2013
Abstract
Libretto allegato al numero 32 monografico "Piccole Architetture per il culto" della Rivista quadrimestrale "A&A Architettura & Ambiente" del Dipartimento DIAP della "Sapienza" Università di Roma, a cura di Angelo Lacerenza. Il fondamento dell’interesse sulla spazialità compressa ed essenziale dei piccoli edifici per il culto - oggetto dello scritto - si basa sul convincimento che la ricerca progettuale contemporanea condotta sulla conformazione dello spazio liturgico essenziale, di limitate dimensioni ed impegno costruttivo, possa costituire una via per affrontare la complessità insita per definizione nell’architettura per il culto. Le opere contemporanee a cui si pone riferimento, pur marginali nel panorama architettonico a fronte di opere decisamente più complesse e note, interpretano infatti i medesimi fondamenti di carattere liturgico, e possono essere indicate come esemplificative per la concomitanza di due fattori qualificanti: in primo luogo per l’espressione di una rapporto di verità strutturale che coinvolge la conformazione costruttiva, l’uso dei materiali e l’articolazione dello spazio liturgico, in dimensioni congrue per la preghiera e la meditazione personale e per la riunione di un’assemblea liturgica, anche se ristretta. In secondo luogo per l’emergenza di una preponderante connotazione di essenzialità formale che “favorisce, o almeno non ostacola”, la meditazione, la preghiera e la liturgia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.