Il tema proposto riguarda la progettazione di residenze inserite nel progetto di riqualificazione dell’ex caserma A. Ruffo. L’area di progetto si trova nel IV Municipio, lungo la via Tiburtina e fa parte del Piano di Alienazione e Valorizzazione degli immobili militari. L’obiettivo principale di tale piano è quello di effettuare una importante ricucitura del tessuto urbano, attraverso un processo di rigenerazione del paesaggio. Si è scelto di progettare le residenze seguendo i principi della sostenibilità tecnologica e del comfort ambientale. Gli edifici ‘in linea’, sono orientati secondo l’asse eliocentrico rispetto alla latitudine di Roma. Le residenze sono costituite da quattro piani fuori terra e il piano terra rialzato è attrezzato per ospitare attività commerciali. Nel prospetto lungo, possiamo notare l’alternanza di spazi pieni e vuoti, che le rendono dinamiche e in continua trasformazione. Il cornicione bianco dei balconi, sembra non volere rispettare il proprio compito, sfuggendo alle regole e prosegue il suo percorso a zigzag nei piani successivi. Nel lato opposto, quello corto, troviamo invece una parete ventilata che ha come rivestimento esterno un vertical garden. Anche in questo caso la parete sembra continuare il suo andamento e divenire in copertura il giardino. Il roof garden è schermato da una struttura leggera, composta da elementi in legno lamellare, che spezza la rigidità formale dell’impianto per liberarsi in un segno dolce, dal profilo sinuoso.

Riqualificazione della caserma A. Ruffo. Progettazione di residenze / Pea, Alessio. - (2012).

Riqualificazione della caserma A. Ruffo. Progettazione di residenze

PEA, ALESSIO
2012

Abstract

Il tema proposto riguarda la progettazione di residenze inserite nel progetto di riqualificazione dell’ex caserma A. Ruffo. L’area di progetto si trova nel IV Municipio, lungo la via Tiburtina e fa parte del Piano di Alienazione e Valorizzazione degli immobili militari. L’obiettivo principale di tale piano è quello di effettuare una importante ricucitura del tessuto urbano, attraverso un processo di rigenerazione del paesaggio. Si è scelto di progettare le residenze seguendo i principi della sostenibilità tecnologica e del comfort ambientale. Gli edifici ‘in linea’, sono orientati secondo l’asse eliocentrico rispetto alla latitudine di Roma. Le residenze sono costituite da quattro piani fuori terra e il piano terra rialzato è attrezzato per ospitare attività commerciali. Nel prospetto lungo, possiamo notare l’alternanza di spazi pieni e vuoti, che le rendono dinamiche e in continua trasformazione. Il cornicione bianco dei balconi, sembra non volere rispettare il proprio compito, sfuggendo alle regole e prosegue il suo percorso a zigzag nei piani successivi. Nel lato opposto, quello corto, troviamo invece una parete ventilata che ha come rivestimento esterno un vertical garden. Anche in questo caso la parete sembra continuare il suo andamento e divenire in copertura il giardino. Il roof garden è schermato da una struttura leggera, composta da elementi in legno lamellare, che spezza la rigidità formale dell’impianto per liberarsi in un segno dolce, dal profilo sinuoso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/759776
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