Medico personale di Urbano VIII e assiduo frequentatore di numerosi artisti, il medico senese Giulio Mancini (Siena 1560 – Roma 1630), fu anche un astuto e spregiudicato collezionista di dipinti. Il rinvenimento del suo inventario dei beni, redatto post mortem nelle sue quattro abitazioni romane, ha permesso di precisare l’entità della sua collezione di quadri nell’ultima parte della sua vita e di verificare, attraverso il confronto con i dati già noti, determinati aspetti del sua vicenda collezionistica. La possibilità di conoscere la disposizione degli arredi e delle pitture all’interno delle dimore del medico ha stimolato, infine, alcune valutazioni circa quanto sostenuto dallo stesso Mancini all’interno delle sue Considerazioni sulla pittura, redatte tra il 1617 e il 1621 ed edite solo alla metà del secolo scorso.
Giulio Mancini critico e collezionista. Considerazioni intorno al suo inventario dei beni / Nicolaci, Michele. - STAMPA. - (2014), pp. 59-78.
Giulio Mancini critico e collezionista. Considerazioni intorno al suo inventario dei beni
NICOLACI, MICHELE
2014
Abstract
Medico personale di Urbano VIII e assiduo frequentatore di numerosi artisti, il medico senese Giulio Mancini (Siena 1560 – Roma 1630), fu anche un astuto e spregiudicato collezionista di dipinti. Il rinvenimento del suo inventario dei beni, redatto post mortem nelle sue quattro abitazioni romane, ha permesso di precisare l’entità della sua collezione di quadri nell’ultima parte della sua vita e di verificare, attraverso il confronto con i dati già noti, determinati aspetti del sua vicenda collezionistica. La possibilità di conoscere la disposizione degli arredi e delle pitture all’interno delle dimore del medico ha stimolato, infine, alcune valutazioni circa quanto sostenuto dallo stesso Mancini all’interno delle sue Considerazioni sulla pittura, redatte tra il 1617 e il 1621 ed edite solo alla metà del secolo scorso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.