La violenza rappresenta la prima causa di morte nelle donne di età compresa tra i 16 e i 50 anni. I casi che afferiscono ai servizi istituzionali sono solo una minima parte del fenomeno sommerso che nella maggior parte dei casi ha luogo tra le mura domestiche. Gli operatori dei Pronto Soccorso ospedalieri, dei servizi territoriali e i medici di medicina generale rappresentano le figure che più spesso vengono a contatto con donne vittime di violenza. Tuttavia, raramente essi hanno una formazione specifica nel riconoscere i casi di violenza e impostare un progetto di aiuto per la vittima. Le violenze fisiche e sessuali possono esitare in disturbi psichici e organici sia a breve sia a lungo termine, con ampio spettro di gravità. Tra i disturbi e sintomi psichiatrici sono da considerare il disturbo acuto da stress, il disturbo post-traumatico da stress, sintomi depressivi, sintomi d’ansia, abuso di alcol/sostanze, disturbi della sfera sessuale, disturbi del sonno e tentativi di suicidio. Tra i disturbi fisici che possono verificarsi in acuto o cronicizzare, i più frequenti sono le lesioni da trauma, patologie ginecologiche, gastroenterologiche, disturbi alimentari, asma, ansia ed emicrania. I casi di violenza sessuale sono correlati ad aumentato rischio di gravidanze indesiderate e di infezioni sessualmente trasmissibili. In questa panoramica così complessa, lo psichiatra ha un ruolo chiave nella gestione dei casi di violenza afferenti ai Pronto Soccorso ospedalieri, sia per competenze mediche sia per capacità relazionali. Dal punto di vista gestionale è fondamentale creare reti di gestione dei casi di violenza formate da diversi servizi specialistici integrati (per es. medicina d’urgenza, radiologia, chirurgia, ginecologia, psichiatria, etc.) per prevenire ulteriori danni alla salute delle donne vittime di violenza.
Il ruolo dello psichiatra in Pronto Soccorso nei casi di violenza di genere / Angeletti, Gloria; Koukopoulos, Alexia; DE CHIARA, Lavinia; Piacentino, Daria; DEL CASALE, Antonio; Girardi, Paolo. - STAMPA. - (2014), pp. 65-77.
Il ruolo dello psichiatra in Pronto Soccorso nei casi di violenza di genere.
ANGELETTI, Gloria;KOUKOPOULOS, ALEXIA;DE CHIARA, LAVINIA;PIACENTINO, DARIA;DEL CASALE, ANTONIO;GIRARDI, Paolo
2014
Abstract
La violenza rappresenta la prima causa di morte nelle donne di età compresa tra i 16 e i 50 anni. I casi che afferiscono ai servizi istituzionali sono solo una minima parte del fenomeno sommerso che nella maggior parte dei casi ha luogo tra le mura domestiche. Gli operatori dei Pronto Soccorso ospedalieri, dei servizi territoriali e i medici di medicina generale rappresentano le figure che più spesso vengono a contatto con donne vittime di violenza. Tuttavia, raramente essi hanno una formazione specifica nel riconoscere i casi di violenza e impostare un progetto di aiuto per la vittima. Le violenze fisiche e sessuali possono esitare in disturbi psichici e organici sia a breve sia a lungo termine, con ampio spettro di gravità. Tra i disturbi e sintomi psichiatrici sono da considerare il disturbo acuto da stress, il disturbo post-traumatico da stress, sintomi depressivi, sintomi d’ansia, abuso di alcol/sostanze, disturbi della sfera sessuale, disturbi del sonno e tentativi di suicidio. Tra i disturbi fisici che possono verificarsi in acuto o cronicizzare, i più frequenti sono le lesioni da trauma, patologie ginecologiche, gastroenterologiche, disturbi alimentari, asma, ansia ed emicrania. I casi di violenza sessuale sono correlati ad aumentato rischio di gravidanze indesiderate e di infezioni sessualmente trasmissibili. In questa panoramica così complessa, lo psichiatra ha un ruolo chiave nella gestione dei casi di violenza afferenti ai Pronto Soccorso ospedalieri, sia per competenze mediche sia per capacità relazionali. Dal punto di vista gestionale è fondamentale creare reti di gestione dei casi di violenza formate da diversi servizi specialistici integrati (per es. medicina d’urgenza, radiologia, chirurgia, ginecologia, psichiatria, etc.) per prevenire ulteriori danni alla salute delle donne vittime di violenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.