Dewey illustra la funzione pragmatica della comunicazione umana a partire da quella comunicazione che in sé appare completamente priva di contenuti precisi: l’interiezione (Dewey, 1939, trad. it. III rist. 1981: pp. 12 -22). Il bambino a partire dai suoi primi bisogni emette dei suoni apparentemente privi di significato. La mamma inesperta annaspa, ma già dopo pochi giorni è in grado di distinguere se si tratta di mal di pancia o di fame o di protesta per essere immerso nella pipì. La costante interazione tra mamma e bambino porta alla costruzione di un codice di comunicazione condiviso, che nel tempo si trasforma in linguaggio. Comunichiamo dunque a partire dai nostri bisogni di cooperare per risolvere situazioni problematiche, questo linguaggio è anche poi il modo in cui costruiamo pensieri. 1. Comunicare col paziente (V. Dusconi). 2. Linguaggi verbali e linguaggi non verbali (P. Lucisano - P. Sposetti). 3. Chiarire le parole (P. Lucisano – P. Sposetti). 4. Il linguaggio non verbale (P. Lucisano – P. Sposetti). 5. Il linguaggio verbale (P. Lucisano – P. Sposetti). 6. Gli elementi necessari per comunicare. (P. Lucisano – P. Sposetti)
L’arte del comunicare. Linguaggi verbali e linguaggi non verbali / Dusconi, Vincenzo; Lucisano, Pietro; Sposetti, Patrizia. - STAMPA. - (2012).
L’arte del comunicare. Linguaggi verbali e linguaggi non verbali
LUCISANO, Pietro;SPOSETTI, PATRIZIA
2012
Abstract
Dewey illustra la funzione pragmatica della comunicazione umana a partire da quella comunicazione che in sé appare completamente priva di contenuti precisi: l’interiezione (Dewey, 1939, trad. it. III rist. 1981: pp. 12 -22). Il bambino a partire dai suoi primi bisogni emette dei suoni apparentemente privi di significato. La mamma inesperta annaspa, ma già dopo pochi giorni è in grado di distinguere se si tratta di mal di pancia o di fame o di protesta per essere immerso nella pipì. La costante interazione tra mamma e bambino porta alla costruzione di un codice di comunicazione condiviso, che nel tempo si trasforma in linguaggio. Comunichiamo dunque a partire dai nostri bisogni di cooperare per risolvere situazioni problematiche, questo linguaggio è anche poi il modo in cui costruiamo pensieri. 1. Comunicare col paziente (V. Dusconi). 2. Linguaggi verbali e linguaggi non verbali (P. Lucisano - P. Sposetti). 3. Chiarire le parole (P. Lucisano – P. Sposetti). 4. Il linguaggio non verbale (P. Lucisano – P. Sposetti). 5. Il linguaggio verbale (P. Lucisano – P. Sposetti). 6. Gli elementi necessari per comunicare. (P. Lucisano – P. Sposetti)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.