Il tema scelto per Sensibilia 2 – 2008 è “vincoli”, argomento che, secon- do le prospettive cui si ispirano gli incontri del Colloquium, va inteso nelle sue molteplici declinazioni disciplinari: da un piano di riflessione più gene- rale all’analisi di specifici domini di applicazione teorica e tecnica. Di qui la preferenza per il plurale. Obiettivo degli incontri di Sensibilia è infatti un confronto tra aree di ricerca diverse intorno a temi e problemi ampiamente trasversali. Ma soprattutto intorno a domande essenziali. Che cosa sono i vincoli? A cosa sono utili? Se ne può fare a meno? Quanto sono efficaci? In quali diversi modi la nozione di “vincolo” agisce ed assume rilevanza nei vari ambiti di riflessione teorica o elaborazione pratica, dalla lo- gica all’estetica, dalla progettazione architettonica alla legislazione dei beni culturali, dalla percezione più o meno “ingenua” all’interpretazione artistico- giuridica, dalla pianificazione economica alla teoria politica della rappresen- tanza, dalla teoria dell’argomentazione all’epistemologia? Che differenza è riscontrabile tra vincoli costrittivi di tipo normativo (constraints) e vincoli “liberamente” autoimposti (self-binding)? Che rapporto sussiste tra vincoli strutturali o essenziali, di ordine biologico-naturalistico, e vincoli più o meno convenzionali, come quelli che vigono all’interno di intere collettività? Secon- do quali differenti dinamiche i vincoli sono soggetti a evoluzione, sviluppo o, eventualmente, progresso? Quando si tratta di fenomeni fondativi ovvero di espedienti strumentali? Come e dove sono aggirabili o negoziabili? A partire da queste linee generali si dipanano percorsi diversi, in un movimento necessariamente reticolare, ma anche per questo fitto di incroci e di possibili ricadute e sconfinamenti.
Sensibilia 2. Vincoli / M., Di Monte; Rotili, Manrica. - STAMPA. - (2009).
Sensibilia 2. Vincoli.
ROTILI, MANRICA
2009
Abstract
Il tema scelto per Sensibilia 2 – 2008 è “vincoli”, argomento che, secon- do le prospettive cui si ispirano gli incontri del Colloquium, va inteso nelle sue molteplici declinazioni disciplinari: da un piano di riflessione più gene- rale all’analisi di specifici domini di applicazione teorica e tecnica. Di qui la preferenza per il plurale. Obiettivo degli incontri di Sensibilia è infatti un confronto tra aree di ricerca diverse intorno a temi e problemi ampiamente trasversali. Ma soprattutto intorno a domande essenziali. Che cosa sono i vincoli? A cosa sono utili? Se ne può fare a meno? Quanto sono efficaci? In quali diversi modi la nozione di “vincolo” agisce ed assume rilevanza nei vari ambiti di riflessione teorica o elaborazione pratica, dalla lo- gica all’estetica, dalla progettazione architettonica alla legislazione dei beni culturali, dalla percezione più o meno “ingenua” all’interpretazione artistico- giuridica, dalla pianificazione economica alla teoria politica della rappresen- tanza, dalla teoria dell’argomentazione all’epistemologia? Che differenza è riscontrabile tra vincoli costrittivi di tipo normativo (constraints) e vincoli “liberamente” autoimposti (self-binding)? Che rapporto sussiste tra vincoli strutturali o essenziali, di ordine biologico-naturalistico, e vincoli più o meno convenzionali, come quelli che vigono all’interno di intere collettività? Secon- do quali differenti dinamiche i vincoli sono soggetti a evoluzione, sviluppo o, eventualmente, progresso? Quando si tratta di fenomeni fondativi ovvero di espedienti strumentali? Come e dove sono aggirabili o negoziabili? A partire da queste linee generali si dipanano percorsi diversi, in un movimento necessariamente reticolare, ma anche per questo fitto di incroci e di possibili ricadute e sconfinamenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.