L’utilizzo pressoché esclusivo nei regolamenti internazionali di disponibilità su banche, implica la formazione di equilibri speculari rispetto a quelli propri del sistema tradizionale. In quest’ultimo contesto i flussi di finanziamenti trovano modo di realizzarsi solo nell’ambito dell’area dei cosiddetti movimenti di capitale, mentre nelle moderne economie l’effettivo trasferimento di potere d’acquisto si determina unicamente in presenza di saldi delle partite correnti e di investimenti diretti. Aspetto degno di nota riguarda gli effetti indotti dalla lievitazione delle posizioni debitorie e creditorie delle banche verso l’estero. Si può, di fatto, ipotizzare sia l’intervento delle sole banche dei paesi origine delle transazioni, che l’interposizione di altri istituti di paesi terzi: tale ultima circostanza può implicare un aumento ovvero una riduzione di attività e passività del sistema bancario superiori rispetto al valore della transazione. L’effetto amplificato non comporta però conseguenze analoghe a quelle attribuibili, in ambito domestico, al moltiplicatore dei depositi; infatti, in un contesto di regolamenti internazionali la variazione accentuata delle posizioni verso l’estero delle banche ha impatto solo sulla liquidità internazionale, senza mutare il volume netto del flusso di finanziamenti. E’ utile comunque analizzare nel dettaglio come gli equilibri delle economie dei singoli paesi, come delle loro divise, risultino crescentemente legati alla posizione maturata nell’ambito della bilancia dei pagamenti, dove la domanda e l’offerta di ciascuna valuta dipendono insieme dall’andamento degli scambi di beni e servizi con l’estero, e dalle scelte di portafoglio operate nel mercato globale
La dinamica dei flussi internazionali di capitale e la bilancia dei pagamenti / Cafaro, Arturo. - STAMPA. - (2014), pp. 59-88.
La dinamica dei flussi internazionali di capitale e la bilancia dei pagamenti
CAFARO, Arturo
2014
Abstract
L’utilizzo pressoché esclusivo nei regolamenti internazionali di disponibilità su banche, implica la formazione di equilibri speculari rispetto a quelli propri del sistema tradizionale. In quest’ultimo contesto i flussi di finanziamenti trovano modo di realizzarsi solo nell’ambito dell’area dei cosiddetti movimenti di capitale, mentre nelle moderne economie l’effettivo trasferimento di potere d’acquisto si determina unicamente in presenza di saldi delle partite correnti e di investimenti diretti. Aspetto degno di nota riguarda gli effetti indotti dalla lievitazione delle posizioni debitorie e creditorie delle banche verso l’estero. Si può, di fatto, ipotizzare sia l’intervento delle sole banche dei paesi origine delle transazioni, che l’interposizione di altri istituti di paesi terzi: tale ultima circostanza può implicare un aumento ovvero una riduzione di attività e passività del sistema bancario superiori rispetto al valore della transazione. L’effetto amplificato non comporta però conseguenze analoghe a quelle attribuibili, in ambito domestico, al moltiplicatore dei depositi; infatti, in un contesto di regolamenti internazionali la variazione accentuata delle posizioni verso l’estero delle banche ha impatto solo sulla liquidità internazionale, senza mutare il volume netto del flusso di finanziamenti. E’ utile comunque analizzare nel dettaglio come gli equilibri delle economie dei singoli paesi, come delle loro divise, risultino crescentemente legati alla posizione maturata nell’ambito della bilancia dei pagamenti, dove la domanda e l’offerta di ciascuna valuta dipendono insieme dall’andamento degli scambi di beni e servizi con l’estero, e dalle scelte di portafoglio operate nel mercato globaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.