il contributo si incentra sulla particolare esperienza di precarietà di lavoratori e lavoratrici inseriti con contratto di partita iva in grandi aziende sanitarie. Contrattualmente si tratta di forme di gestione retributiva e fiscale riservate ai lavoratori autonomi o a chi stipula contratti che hanno per oggetto una prestazione d’opera intellettuale o di servizio senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente. Il fenomeno delle partite IVA insieme alla condizione del lavoro autonomo e dei freelance (Bologna, Fumagalli, 1997; Bologna, Banfi, 2012) è divenuta di rilievo anche nel mercato del lavoro italiano, come evidenziato da recenti ricerche (Ranci, 2012; Maestripieri, 2012; NIdiL-CGIL e Ires, 2011; Di Nunzio, 2011; Imola, 2011; ACTA, 2013). In questo caso l’attenzione è rivolta ai vissuti soggettivi e alle conseguenze sociali ed economiche. La ricerca empirica mette in evidenza una soggettività caratterizzata da un disagio multiplo collegato alla mancanza di diritti e tutele sociali, ma anche all’assenza di autonomia e alla mancanza di uno status socio-lavorativo riconosciuto. Mentre le indagini internazionali (Arum, Müller, 2007), sul lavoro autonomo sottolineano come per questi/e lavoratori/trici sia impossibile pensare di rinunciare alla propria autonomia, l’autrice, nell’esporre questo caso, ci mostra una situazione più ibrida e sfumata, che presenta anche molte caratteristiche del lavoro subordinato: scarsa autonomia, dipendenza gerarchica ed economica, dove le aspirazioni sembrano oscillare tra il desiderio di realizzazione e il bisogno di diritti, il quale sembra tuttavia convergere sulla richiesta di stabilizzazione contrattuale.
Tra autonomia e subordinazione, la precarietà sociale ed economica dei lavoratori a partita IVA / DE VITA, Luisa. - (2014), pp. 63-80.
Tra autonomia e subordinazione, la precarietà sociale ed economica dei lavoratori a partita IVA
DE VITA, LUISA
2014
Abstract
il contributo si incentra sulla particolare esperienza di precarietà di lavoratori e lavoratrici inseriti con contratto di partita iva in grandi aziende sanitarie. Contrattualmente si tratta di forme di gestione retributiva e fiscale riservate ai lavoratori autonomi o a chi stipula contratti che hanno per oggetto una prestazione d’opera intellettuale o di servizio senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente. Il fenomeno delle partite IVA insieme alla condizione del lavoro autonomo e dei freelance (Bologna, Fumagalli, 1997; Bologna, Banfi, 2012) è divenuta di rilievo anche nel mercato del lavoro italiano, come evidenziato da recenti ricerche (Ranci, 2012; Maestripieri, 2012; NIdiL-CGIL e Ires, 2011; Di Nunzio, 2011; Imola, 2011; ACTA, 2013). In questo caso l’attenzione è rivolta ai vissuti soggettivi e alle conseguenze sociali ed economiche. La ricerca empirica mette in evidenza una soggettività caratterizzata da un disagio multiplo collegato alla mancanza di diritti e tutele sociali, ma anche all’assenza di autonomia e alla mancanza di uno status socio-lavorativo riconosciuto. Mentre le indagini internazionali (Arum, Müller, 2007), sul lavoro autonomo sottolineano come per questi/e lavoratori/trici sia impossibile pensare di rinunciare alla propria autonomia, l’autrice, nell’esporre questo caso, ci mostra una situazione più ibrida e sfumata, che presenta anche molte caratteristiche del lavoro subordinato: scarsa autonomia, dipendenza gerarchica ed economica, dove le aspirazioni sembrano oscillare tra il desiderio di realizzazione e il bisogno di diritti, il quale sembra tuttavia convergere sulla richiesta di stabilizzazione contrattuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.