Future GRA Il futuro del Grande Raccordo Anulare nella prospettiva della Città metropolitana The future of Grande Raccordo Anulare of Rome in the perspective of the metropolitan town

This volume arises from the development of a research conducted by the department of the University of Rome La Sapienza Diar commissioned by ANAS SpA and developed in the years 2008 and 2009 with the title "" project to connect the GRA of Rome with urban networks " . The basis of this research program have been the conviction of the close link between land and infrastructure at all scales of planning, design, management and use, and the conviction that its separation of powers and disciplinary policies has produced serious crises in the forms of urban development and the quality of living in the city contemporanea.Una integrated vision of infrastructure / territory was, therefore, essential to the methodological approach and the development of studies and design and has been the underlying principle of work. The latter has a profile essentially operational. The program compiled and ANAS arises from the common concern for the upcoming state of saturation and collapse of large artery ring of the city of Rome, which pushes urgently to study alternative frames of the regional level infrastructure can absorb the passing traffic, progettarne new relations of connection with existing and planned urban networks, primarily with networks of iron and public transport, search for new ways of use and new modeling of its locations, its nodes and neighboring areas. But the issue is of such magnitude, complexity and richness that can not also be interpreted as a great opportunity to study the dynamics of urban transformations typical of the contemporary city of Rome in the specific case. In this sense, the search exceeds its limited operational value to the GRA to acquire a scientific, fully in line with the nature of the university. The scientific seems of some significance, since the literature in the field of urban planning has so far devoted little space to the GRA of Rome contrary to the daily news and opinion prevalent among the citizens. this is singular removal by the disciplinary field - there are very few monographic publications on this issue and few treatments are included in planning documents and planning instruments. However, it also appears to be confirmed by the new Regulatory Plan, where GRA is not inserted between the Strategic Areas of reference. If Rome has not seen accomplished some great plans for the development of structure that characterized its regulatory plans and variations of these general from its origin as the capital of our country today, the contrary is true that the GRA has established over time - the beginning of its implementation to completion - a constant point of reference and decisive for all choices of operators and an essential element of the constitution and evolution of urban morphology. The same Centrality urban backbone of the design of polycentric urban evoked by the new Master Plan, there appear to reaffirm the strength substantially conforming GRA, "" hung, "" as is his path, as connections have not yet been designed. Damn how many times the path, the GRA is represented in the imagination like a hell of tin, a trap for motorists, a major cause of pollution, urban segregation and degradation. It is difficult to consider that it is also a great opportunity for the future of the city, which was the product of an intuition of the relationship of necessity city - the area was projected over a long period of time, then the height of a skillful ability to vision.

Questo volume nasce dagli sviluppi di una ricerca condotta dal dipartimento DiAR dell’Università di Roma La Sapienza su commissione di ANAS Spa ed elaborata negli anni 2008 e 2009 con il titolo "Progetto di connessione del Grande Raccordo Anulare di Roma con le reti urbane”. Alla base di questo programma di ricerca sono state la convinzione del legame strettissimo che intercorre tra infrastruttura e territorio a tutte le scale della pianificazione, della progettazione,della gestione e dell’uso e la persuasione che proprio la separazione delle competenze disciplinari e politiche in materia abbia prodotto gravi fenomeni di crisi delle forme della evoluzione urbana e della qualità dell’abitare nella città contemporanea.Una visione integrata infrastruttura/territorio è stata dunque essenziale all’approccio metodologico e allo sviluppo degli studi e della progettazione e ha costituito il principio di fondo del lavoro. Quest’ultimo ha un profilo essenzialmente operativo. Il programma redatto con ANAS nasce dalla comune preoccupazione per l’imminente stato di saturazione e di collasso della grande arteria anulare della città di Roma, che spinge urgentemente a studiarne alternative in telai infrastrutturali di livello territoriale in grado di assorbire il traffico passante, progettarne nuove relazioni di connessione con le reti urbane esistenti e previste, in primis con le reti del ferro e del trasporto pubblico, ricercare nuove modalità d’uso e nuove modellazioni delle sue sedi, dei suoi nodi e delle aree contermini. Ma il tema è di tale ampiezza, ricchezza e complessità che non può non essere interpretato anche come una grande opportunità di studiare le dinamiche delle trasformazioni urbane tipiche della città contemporanea nel caso specifico di Roma. In questo senso la ricerca oltrepassa il suo valore operativo circoscritto al GRA per acquisirne uno scientifico, del tutto in linea con la natura dell’istituzione universitaria. Il profilo scientifico ci appare di una certa rilevanza, poiché la letteratura nel campo dell’urbanistica ha sinora dedicato pochissimo spazio al GRA di Roma contrariamente alle cronache quotidiane e all’opinione diffusa tra i cittadini. è singolare questa rimozione da parte del campo disciplinare - pochissime sono le pubblicazioni monografiche al riguardo e poche le trattazioni incluse in documenti di pianificazione e strumentazione urbanistica. Tuttavia essa appare confermata anche dal nuovo Piano Regolatore, laddove il GRA non è stato inserito tra gli Ambiti Strategici di riferimento. Se Roma non ha visto compiersi alcuno dei grandi disegni di sviluppo della propria struttura che hanno caratterizzato i suoi piani regolatori e le varianti generali di questi dalla sua origine come capitale del nostro paese ad oggi, è vero al contrario che il GRA ha costituito nel tempo - dall’inizio della sua realizzazione al completamento - un punto di riferimento costante e decisivo per tutte le scelte degli operatori e un elemento essenziale del costituirsi ed evolversi della morfologia urbana. Le stesse Centralità urbane, asse portante del disegno del policentrismo urbano evocato dal nuovo Piano Regolatore, ci appaiono ribadire sostanzialmente la forza conformativa del GRA, "appese" come sono al suo tracciato, per quanto con connessioni non ancora progettate. Tante volte maledetto quante percorso, il GRA è rappresentato nell’immaginario come un inferno di latta, una trappola per automobilisti, una grave causa dell’inquinamento, della segregazione urbana e del degrado. Difficilmente si considera che esso costituisce anche una grande occasione per il futuro della città, che è stato il prodotto di un’intuizione del rapporto di necessità città - territorio proiettata su un arco temporale di lungo periodo, all’altezza dunque di una sapiente capacità di visione.