Il progetto ‘Linking Evidence: A Digital Approach to Medieval and Early Renaissance Rome’ si propone di dar vita ad un thesaurus ipertestuale che tenga insieme 1) i testi delle descrizioni di Roma dal XII al XV secolo, 2) una raccolta sistematica delle epigrafi medievali e umanistiche relative a luoghi e monumenti della città, 3) un corpus di immagini di luoghi, monumenti, edifici ed opere d'arte della città dal XII al XV secolo. I testi delle descrizioni inclusi nella prima fase del progetto sono la prima redazione dei Mirabilia urbis Romae (ante 1143), Le miracole de Roma (traduzione e riadattamento dei Mirabilia, metà del XIII sec.), il De mirabilibus quae Romae quondam fuerunt vel adhuc sunt di Maestro Gregorio (XIII sec.), la Polistoria de virtutibus et dotibus Romanorum di Giovanni Cavallini (anni ’40 del Trecento), la Familiare V 6 di Petrarca (1346), la Cronica dell’Anonimo Romano (1354-1360), i Mirabilia del cardinal Rosell (1362), l’Iter Romanum di Giovanni Dondi dell'Orologio (c. 1375), l’epistola di Pier Paolo Vergerio de statu veteris et inclytae Urbis Romae (1398), il Memoriale de mirabilibus et indulgentiis (ca. 1380), l’anonimo Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae (post 1411). Sul versante delle immagini si acquisiranno, ad esempio, i disegni cinquecenteschi di Dosio e Van Heemskerk nelle collezioni di Monaco, Berlino e Firenze, i disegni della collezione di Sebastiano Resta, i disegni acquerellati della collezione di Cassiano dal Pozzo e quelli - tuttora in buona parte inediti - conservati nella Biblioteca Vaticana. Le immagini saranno collegate ai testi delle descrizioni e delle epigrafi, in maniera tale da ottenere un grande thesaurus ipertestuale ed iconografico della Roma medievale e umanistica, che sia interrogabile a tutti i livelli, da semplici ricerche testuali fino ad indagini da condurre secondo categorie quali nomi di persone, luoghi della città, edifici e monumenti, tipologie di fonti. 
Un ulteriore strumento di ricerca che si prevede di fornire sarà una serie di mappe virtuali, che ricostruiscano la città secondo le varie descrizioni: su ogni mappa saranno collocati monumenti ed edifici, rappresentati con piccole icone da cui sarà possibile risalire ai testi che li descrivono, alle immagini che li rappresentano, alle epigrafi ad essi collegate. Il succedersi delle varie mappe offrirà un colpo d'occhio immediato e, per quanto possibile, completo dell'evolversi dell'immagine, ma anche dell'idea della città lungo i secoli interessati dal progetto.

Linking Evidence. A Digital Approach to Medieval and Early Renaissance Rome / Campanelli, Maurizio; C., Bolgia. - ELETTRONICO. - (2014).

Linking Evidence. A Digital Approach to Medieval and Early Renaissance Rome.

CAMPANELLI, Maurizio;
2014

Abstract

Il progetto ‘Linking Evidence: A Digital Approach to Medieval and Early Renaissance Rome’ si propone di dar vita ad un thesaurus ipertestuale che tenga insieme 1) i testi delle descrizioni di Roma dal XII al XV secolo, 2) una raccolta sistematica delle epigrafi medievali e umanistiche relative a luoghi e monumenti della città, 3) un corpus di immagini di luoghi, monumenti, edifici ed opere d'arte della città dal XII al XV secolo. I testi delle descrizioni inclusi nella prima fase del progetto sono la prima redazione dei Mirabilia urbis Romae (ante 1143), Le miracole de Roma (traduzione e riadattamento dei Mirabilia, metà del XIII sec.), il De mirabilibus quae Romae quondam fuerunt vel adhuc sunt di Maestro Gregorio (XIII sec.), la Polistoria de virtutibus et dotibus Romanorum di Giovanni Cavallini (anni ’40 del Trecento), la Familiare V 6 di Petrarca (1346), la Cronica dell’Anonimo Romano (1354-1360), i Mirabilia del cardinal Rosell (1362), l’Iter Romanum di Giovanni Dondi dell'Orologio (c. 1375), l’epistola di Pier Paolo Vergerio de statu veteris et inclytae Urbis Romae (1398), il Memoriale de mirabilibus et indulgentiis (ca. 1380), l’anonimo Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae (post 1411). Sul versante delle immagini si acquisiranno, ad esempio, i disegni cinquecenteschi di Dosio e Van Heemskerk nelle collezioni di Monaco, Berlino e Firenze, i disegni della collezione di Sebastiano Resta, i disegni acquerellati della collezione di Cassiano dal Pozzo e quelli - tuttora in buona parte inediti - conservati nella Biblioteca Vaticana. Le immagini saranno collegate ai testi delle descrizioni e delle epigrafi, in maniera tale da ottenere un grande thesaurus ipertestuale ed iconografico della Roma medievale e umanistica, che sia interrogabile a tutti i livelli, da semplici ricerche testuali fino ad indagini da condurre secondo categorie quali nomi di persone, luoghi della città, edifici e monumenti, tipologie di fonti. 
Un ulteriore strumento di ricerca che si prevede di fornire sarà una serie di mappe virtuali, che ricostruiscano la città secondo le varie descrizioni: su ogni mappa saranno collocati monumenti ed edifici, rappresentati con piccole icone da cui sarà possibile risalire ai testi che li descrivono, alle immagini che li rappresentano, alle epigrafi ad essi collegate. Il succedersi delle varie mappe offrirà un colpo d'occhio immediato e, per quanto possibile, completo dell'evolversi dell'immagine, ma anche dell'idea della città lungo i secoli interessati dal progetto.
2014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/649717
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