Soggettività in MoVimento

This book tries to give a contribution to the knowledge of the Five Stars Movement (best known as “the MoVement”) through the results of a social research developed in the teaching of Public Relations and Corporate Social Responsibility of Communication and Social Research Department of the first university of Rome “Sapienza” in 2013, and through the proposal of an innovative key of interpretation: the one of dynamic sociology, which takes in account the entities which situate in the frontier zone between the social system and the individual psychic systems : the psychic organization shapes. The MoVement is observed as a political organization unique in its kind, but even more as a group collective phenomenon with its own “rising condition” and “originating vector”, which tracks an unprecedented and traumatic break with the recent past, through a direct and clear contrast with the values and principles of subjectivity, intended both as a manner of human action and experience based on the self-reference of the individual, and as the psychic organization shape founding and functional to the modern acquisitive societies and their production relationships. The MoVement, starting from the concepts of disintermediation and direct democracy, but even more from the central role of the term community, which finds expression both at a macro level in the new manners of relation and aggregation made possible by the Web and its devices, and at a micro level through the nature and the peculiarities of the “little worlds” of the Meet-up, intend to offer to his members an external reference capable to reduce the complexity of contemporary reality, drafting a possible and hoped exit path from subjectivity, similar to what is experienced in many groups of traditional or charismatic kind. But the composition of the MoVement which emerges from the research on its electorate still appears very heterogeneous, like a sphere built of layers of people with different psychic organization shapes. In the most internal layer there is an hard nucleus, which gives up an individual use of sense to completely identify themselves in the shared values and principles of the MoVement in a new-ascription perspective, ready to become with enthusiasm the vanguard of the announced “new political order of communities”; in the intermediate layer are situated the sons of post-subjectivity, of undefined and post-ideological orientation and fluid preferences, open to new polestars and to the continuous suggestions of the Web, but because of this inconstant and capable only of a superficial commitment and participation; finally, in the most external layer, stay those which still are in all and for all subjects: they have chosen the MoVement as an action of protest toward the political parties co-responsible of the crisis, and consider things from a mainly rational point of view, and for this reason they are willing to be persuaded by solid evidence, by realistic objectives and by an understandable and consistent political project, but also have a propensity for a negative attitude in front of delusion.

Questo volume cerca di offrire un contributo alla conoscenza del MoVimento 5 Stelle tanto con una lettura dei risultati di una ricerca sociale svolta nell’ambito dell’insegnamento di Relazioni Istituzionali e Responsabilità Sociale d’Impresa del Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale dell’università di Roma “Sapienza” nel 2013, quanto attraverso la proposta di una chiave interpretativa innovativa: quella della sociologia dinamica, che prende in considerazione le entità che si collocano naturalmente nella zona di frontiera tra il sistema sociale e i sistemi psichici individuali, vale a dire le forme di organizzazione psichica. Il MoVimento è osservato non soltanto come formazione politica unica nel suo genere, ma soprattutto come fenomeno collettivo di gruppo con un proprio “stato nascente” e “vettore originante”, che marca una inedita e traumatica rottura col recente passato attraverso una contrapposizione diretta ed esplicita ai valori ed ai principi della soggettività, intesa tanto come modalità dell'agire e dell'esperire umano basata sull’autoriferimento del singolo, quanto come forma di organizzazione psichica fondante e funzionale alle moderne società acquisitive e ai loro rapporti di produzione. Il Movimento, a partire dai concetti di disintermediazione e di democrazia diretta, ma soprattutto dalla centralità riservata al termine comunità, che si riflette tanto a livello macro in nuove modalità relazionali e aggregative rese possibili dalla Rete e dai suoi strumenti, quanto a livello micro attraverso la natura e le caratteristiche del tutto peculiari dei “piccoli mondi” dei Meetup, si propone di offrire ai suoi aderenti un eteroriferimento in grado di ridurre la complessità della realtà contemporanea, delineando un possibile e auspicato percorso di uscita dalla soggettività analogo a quello che avviene in molte comunità di tipo carismatico e tradizionale. Ma la composizione del MoVimento che emerge dalla ricerca sul suo elettorato si rivela ancora molto eterogenea, come una sfera composta da strati di persone con forme di organizzazione psichica differenti. Nello strato più interno vi è un nucleo duro, che rinuncia a un uso individuale del senso per identificarsi totalmente nei valori e nei principi del MoVimento in una prospettiva neo-ascrittiva, pronto a divenire con entusiasmo l’avanguardia del “nuovo ordine politico delle comunità”; nello strato intermedio vi sono i figli della post-soggettività, di orientamento indefinito e post-ideologico e dalle preferenze fluide, aperti a nuovi punti di riferimento ed alle continue suggestioni della Rete, ma appunto per questo incostanti e capaci solo di una partecipazione leggera; infine, in quello più esterno, vi sono coloro che, ancora in tutto e per tutto soggetti, hanno scelto il MoVimento come gesto di protesta verso i partiti corresponsabili della crisi e valutano le cose da un punto di vista eminentemente razionale, per cui sono pronti a lasciarsi convincere da solide argomentazioni, da obiettivi realistici e da un progetto politico comprensibile e coerente, ma anche più propensi, di fronte alla delusione, ad assumere un atteggiamento critico.