Una riflessione sul ruolo e sul futuro delle “discipline del progetto” deve essere collocata all'interno di uno scenario complessivo e di lungo termine delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, così come nel quadro continuamente mutante degli assetti dell’Università. Uno scenario che contempli, in primis, la riaffermazione del ruolo irrinunciabile dell’Università come Istituzione pubblica, della sua missione nella Società, ispirata a una nuova etica della responsabilità e della trasparenza. La riflessione richiede, altresì, di essere inserita in un più generale contesto di inderogabile revisione del Sistema Italia, proprio nella consapevolezza di quanto sia stata miope e dannosa, e di quanto continui ancor più a esserlo oggi, nell'attuale situazione di recessione mondiale, la generalizzata incapacità di comprendere l’interazione strutturale tra dinamiche produttive e sociali e trasformazioni urbane e territoriali, da un lato, tra economia, cultura e formazione dall’altro. Appare, quindi, necessario riaffermare il carattere di impegno etico e civile, e le finalità sociali delle discipline del progetto, la rilevanza della loro missione nel governo della cosa pubblica, nella indifferibile costruzione di nuovi assetti che garantiscano più elevati livelli di qualità della vita delle comunità insediate. E, pertanto, riaffermare la loro dimensione sperimentale all'interno dell’Università pubblica, anche attraverso una modifica del quadro normativo vigente e dei relativi parametri di incompatibilità imposti dalla L. 240/2010, nella direzione di una differente regolamentazione, in linea con quelle già previste in altri contesti internazionali.

Progettare per insegnare a progettare / Ricci, Laura. - STAMPA. - 007(2014), pp. 13-18.

Progettare per insegnare a progettare

RICCI, Laura
2014

Abstract

Una riflessione sul ruolo e sul futuro delle “discipline del progetto” deve essere collocata all'interno di uno scenario complessivo e di lungo termine delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, così come nel quadro continuamente mutante degli assetti dell’Università. Uno scenario che contempli, in primis, la riaffermazione del ruolo irrinunciabile dell’Università come Istituzione pubblica, della sua missione nella Società, ispirata a una nuova etica della responsabilità e della trasparenza. La riflessione richiede, altresì, di essere inserita in un più generale contesto di inderogabile revisione del Sistema Italia, proprio nella consapevolezza di quanto sia stata miope e dannosa, e di quanto continui ancor più a esserlo oggi, nell'attuale situazione di recessione mondiale, la generalizzata incapacità di comprendere l’interazione strutturale tra dinamiche produttive e sociali e trasformazioni urbane e territoriali, da un lato, tra economia, cultura e formazione dall’altro. Appare, quindi, necessario riaffermare il carattere di impegno etico e civile, e le finalità sociali delle discipline del progetto, la rilevanza della loro missione nel governo della cosa pubblica, nella indifferibile costruzione di nuovi assetti che garantiscano più elevati livelli di qualità della vita delle comunità insediate. E, pertanto, riaffermare la loro dimensione sperimentale all'interno dell’Università pubblica, anche attraverso una modifica del quadro normativo vigente e dei relativi parametri di incompatibilità imposti dalla L. 240/2010, nella direzione di una differente regolamentazione, in linea con quelle già previste in altri contesti internazionali.
2014
Sperimentare il progetto. Insegnamento e ricerca scientifica nelle scuole di architettura
978-88-7603-107-6
discipline del progetto; dimensione sperimentale; sistema di valutazione; Università pubblica
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Progettare per insegnare a progettare / Ricci, Laura. - STAMPA. - 007(2014), pp. 13-18.
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