Il libro si propone di analizzare il periodo della cultura tedesca della fine-secolo e dei primi decenni del Novecento con particolare attenzione ai personaggi e ai movimenti che si sono collocati negli “spazi intermedi”, intesi non solo e non tanto come zone di confine in senso territoriale, quanto piuttosto come zone di interscambio culturale e disciplinare, come tentativi di “superamento” degli ordini mentali e culturali costituiti. Il volume ricostruisce anche i complessi rapporti storico-culturali che legano intellettuali, scrittori e artisti di lingua tedesca residenti a vario titolo nel primo Novecento a Capri e sulla costiera amalfitana, in particolar modo a Positano, con esponenti di punta dei più innovativi movimenti letterari e artistici italiani, dal Futurismo alla Metafisica. L’elemento determinante della klassische Moderne consiste in primo luogo proprio nel carattere di processo sperimentale di una costruzione testuale. La letteratura e l’arte si trasformano in un laboratorio di innovazione anticonvenzionale delle modalità espressive e producono un continuo arricchimento della concezione testuale e linguistica. Per un verso la letteratura viene a fondarsi sul calcolo: il testo non è più soltanto prodotto dell’intenzionalità dell’autore e delle sue decisioni, ma è il prodotto che consegue ad una ipotesi, e quindi appunto il risultato di un calcolo, che procede quasi automaticamente e indipendentemente dal suo autore. Il libro pubblica i primi risultati della ricerca PRIN sulla “klassische Moderne”e in particolare le relazioni svolte da tutti partecipanti ai gruppi di ricerca, tenute al convegno di Raito nel 2006 e si articola in tre settori: Spazi dell’esilio (che esamina i rapporti interculturali e interdisciplinari degli artisti che vivevano e operavano sulla costiera amalfitana all’inizio del Novecento), Spazi della distruzione (che prende in considerazione l’influenza del nihilismo di Nietzsche su alcuni autori tedeschi, riconducibili alla Klassische Moderne), e Spazi della produzione (che prende in considerazione una costellazione di autori che hanno applicato alle loro opere letterarie tanto il nihilismo che lo sperimentalismo in maniera più articolata e sfumata).

Spazi di transizone. Il classico moderno (1888-1933) / Ponzi, Mauro. - STAMPA. - (2008), pp. 1-346.

Spazi di transizone. Il classico moderno (1888-1933)

PONZI, Mauro
2008

Abstract

Il libro si propone di analizzare il periodo della cultura tedesca della fine-secolo e dei primi decenni del Novecento con particolare attenzione ai personaggi e ai movimenti che si sono collocati negli “spazi intermedi”, intesi non solo e non tanto come zone di confine in senso territoriale, quanto piuttosto come zone di interscambio culturale e disciplinare, come tentativi di “superamento” degli ordini mentali e culturali costituiti. Il volume ricostruisce anche i complessi rapporti storico-culturali che legano intellettuali, scrittori e artisti di lingua tedesca residenti a vario titolo nel primo Novecento a Capri e sulla costiera amalfitana, in particolar modo a Positano, con esponenti di punta dei più innovativi movimenti letterari e artistici italiani, dal Futurismo alla Metafisica. L’elemento determinante della klassische Moderne consiste in primo luogo proprio nel carattere di processo sperimentale di una costruzione testuale. La letteratura e l’arte si trasformano in un laboratorio di innovazione anticonvenzionale delle modalità espressive e producono un continuo arricchimento della concezione testuale e linguistica. Per un verso la letteratura viene a fondarsi sul calcolo: il testo non è più soltanto prodotto dell’intenzionalità dell’autore e delle sue decisioni, ma è il prodotto che consegue ad una ipotesi, e quindi appunto il risultato di un calcolo, che procede quasi automaticamente e indipendentemente dal suo autore. Il libro pubblica i primi risultati della ricerca PRIN sulla “klassische Moderne”e in particolare le relazioni svolte da tutti partecipanti ai gruppi di ricerca, tenute al convegno di Raito nel 2006 e si articola in tre settori: Spazi dell’esilio (che esamina i rapporti interculturali e interdisciplinari degli artisti che vivevano e operavano sulla costiera amalfitana all’inizio del Novecento), Spazi della distruzione (che prende in considerazione l’influenza del nihilismo di Nietzsche su alcuni autori tedeschi, riconducibili alla Klassische Moderne), e Spazi della produzione (che prende in considerazione una costellazione di autori che hanno applicato alle loro opere letterarie tanto il nihilismo che lo sperimentalismo in maniera più articolata e sfumata).
2008
Klassische Moderne; autori e movimenti artistici inizio Novecento; ridefinizione storiografica
Ponzi, Mauro
06 Curatela::06a Curatela
Spazi di transizone. Il classico moderno (1888-1933) / Ponzi, Mauro. - STAMPA. - (2008), pp. 1-346.
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