The Abruzzo project, as it was experienced by many of the Universities called upon to cooperate with the municipalities of L’Aquila “seismic crater”, including the Faculty of Architecture of Sapienza University of Rome1, was characterised by very significant specific characteristics, which profoundly influenced positions and behaviours: in relation to the nature of the destructive event, the legislative measures, and the model chosen for reconstruction. These background elements may be taken as representative of the peculiarity of this reconstruction compared to past experiences, and perhaps even an “Abruzzo model”, as suggested in this volume by Emilio Nusca, coordinator of the Mayors of small municipalities in L’Aquila region. Even if, in this respect, it is necessary to remember the profound difference between the reconstruction of the 56 small municipalities in the “seismic crater” and L’Aquila, experiences which are not comparable, with situations so obviously different as to not require further explanation.

L’esperienza della ricostruzione abruzzese, così come vissuta da molte Università chiamate a collaborare con i Comuni del cratere aquilano, tra cui la facoltà di Architettura di Roma La Sapienza1, è stata caratterizzata da alcuni significativi caratteri di specificità che hanno orientato profondamente posizioni e comportamenti: caratteri “straordinari” dell’evento distruttivo, misure legislative, il modello messo a punto per la ricostruzione stessa. Questi elementi di sfondo possono ben rappresentare la peculiarità di questa ricostruzione rispetto ad altre esperienze del passato. E forse anche un “modello Abruzzo”, come suggerisce in questo stesso libro Emilio Nusca, coordinatore dei Sindaci dei Piccoli Comuni del cratere aquilano. Anche se, quando si parla di “modello”, è necessario non dimenticare la profonda diversità tra l’esperienza della ricostruzione dei 56 piccoli Comuni del cratere sismico e quella della città dell’Aquila, esperienze non comparabili per differenze di contesto tanto evidenti da non richiedere ulteriori argomentazioni a supporto

Questa ricostruzione / Caravaggi, Lucina. - 3(2013), pp. 28-53.

Questa ricostruzione

CARAVAGGI, Lucina
2013

Abstract

The Abruzzo project, as it was experienced by many of the Universities called upon to cooperate with the municipalities of L’Aquila “seismic crater”, including the Faculty of Architecture of Sapienza University of Rome1, was characterised by very significant specific characteristics, which profoundly influenced positions and behaviours: in relation to the nature of the destructive event, the legislative measures, and the model chosen for reconstruction. These background elements may be taken as representative of the peculiarity of this reconstruction compared to past experiences, and perhaps even an “Abruzzo model”, as suggested in this volume by Emilio Nusca, coordinator of the Mayors of small municipalities in L’Aquila region. Even if, in this respect, it is necessary to remember the profound difference between the reconstruction of the 56 small municipalities in the “seismic crater” and L’Aquila, experiences which are not comparable, with situations so obviously different as to not require further explanation.
2013
Ricostruzione e governo del rischio .Piani di ricostruzione post sisma dei comuni di Lucoli, Ovindoli, Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo
978-88-7462-576-5
L’esperienza della ricostruzione abruzzese, così come vissuta da molte Università chiamate a collaborare con i Comuni del cratere aquilano, tra cui la facoltà di Architettura di Roma La Sapienza1, è stata caratterizzata da alcuni significativi caratteri di specificità che hanno orientato profondamente posizioni e comportamenti: caratteri “straordinari” dell’evento distruttivo, misure legislative, il modello messo a punto per la ricostruzione stessa. Questi elementi di sfondo possono ben rappresentare la peculiarità di questa ricostruzione rispetto ad altre esperienze del passato. E forse anche un “modello Abruzzo”, come suggerisce in questo stesso libro Emilio Nusca, coordinatore dei Sindaci dei Piccoli Comuni del cratere aquilano. Anche se, quando si parla di “modello”, è necessario non dimenticare la profonda diversità tra l’esperienza della ricostruzione dei 56 piccoli Comuni del cratere sismico e quella della città dell’Aquila, esperienze non comparabili per differenze di contesto tanto evidenti da non richiedere ulteriori argomentazioni a supporto
ricostruzione post sismica; Abruzzo; prevenzione del rischio
02 Pubblicazione su volume::02c Prefazione/Postfazione
Questa ricostruzione / Caravaggi, Lucina. - 3(2013), pp. 28-53.
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