The monographic work explores two search paths: - The first attempt to outline the tortuous legal-historical process that led to the emergence of the controversial notion of international development law and that can be divided into four distinct phases: the emergence after World War II to an embryonic right to assistance for development; the claim of a New International Economic Order on the part of developing countries as an expression of a duality of law in the relations between developed and underdeveloped countries; the reaction formed by the emergence of a concept of bilateral assistance for development as a result of liberalization and globalization that characterized the eighties and nineties of the last century and the attempt, largely successful, to apply the same rules to economic and trade relations between countries at different degrees of development; the latest trend aimed to soften prevailing monism under a nascent right of access to the development of less developed countries, whose founding ratio is not so much to allow poor countries to evade the rules of the global market, but to allow a convenient and effective participation in the processes of globalization and economic growth. - The second path is centered on the integrated notion of “human development” which is the larger context in which it should be seen problems of development in an increasingly interdependent world. The approach chosen configures the concept of human development as the synthesis of legal interactions between international development, human rights and international environmental law. This allows to consider the concepts of sustainable development and social development as intermediate concepts within a unified and integrated vision, both conceptual and normative, in which the idea of development is no longer anchored to the mere production growth, but is ultimately the result of the free choice of the human person. It is obvious that this freedom of choice presupposes the provision of legal limits to development policies, aimed at protecting the environment and fundamental human rights, and can be exercised only in the context of human societies whose decision-making processes are open to an effective and widespread public participation.

Lo studio monografico approfondisce due percorsi di ricerca: – il primo cerca di delineare il tortuoso processo storico-giuridico che ha portato all’emersione della controversa nozione di diritto internazionale dello sviluppo e che può essere articolato in quattro fasi distinte: l’affermarsi nel secondo dopoguerra di un embrionale diritto di assistenza per lo sviluppo; la rivendicazione di un Nuovo ordine economico internazionale da parte dei Paesi in via di sviluppo come espressione di un dualismo normativo nei rapporti tra Paesi sviluppati e Paesi arretrati; la reazione costituita dall’affermarsi di una concezione bilaterale dell’assistenza per lo sviluppo in seguito ai processi di liberalizzazione e globalizzazione che hanno caratterizzato gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso e al tentativo, in gran parte riuscito, di applicare le stesse regole alle relazioni economiche e commerciali tra Paesi appartenenti a diversi gradi di sviluppo; la tendenza più recente finalizzata ad ammorbidire il monismo imperante nel quadro di un nascente diritto di accesso allo sviluppo dei Paesi meno avanzati, la cui ratio fondante non è tanto quella di consentire agli Stati poveri di eludere le regole del mercato globale, ma quella di permettere una loro partecipazione effettiva e vantaggiosa ai processi di globalizzazione e di crescita economica. – Il secondo percorso è incentrato sulla nozione integrata di sviluppo umano che costituisce il contesto più ampio nel quale va inquadrata la problematica dello sviluppo in un mondo sempre più interdipendente. L’approccio prescelto configura il concetto di sviluppo umano come la sintesi delle interazioni giuridiche tra diritto internazionale dello sviluppo, diritti umani e diritto internazionale dell’ambiente. Ciò consente di considerare i concetti di sviluppo sostenibile e di sviluppo sociale alla stregua di nozioni intermedie nell’ambito di una visione unitaria ed integrata, sia concettuale che normativa, nella quale l’idea di sviluppo non è più ancorata alla mera crescita produttiva, ma è, in definitiva, il risultato della libertà di scelta della persona umana. È evidente che tale libertà di scelta presuppone la previsione di limiti giuridici alle politiche di sviluppo, finalizzati alla tutela dell’ambiente e dei diritti fondamentali dell’uomo, e può essere esercitata soltanto nell’ambito di società umane i cui processi decisionali siano aperti in maniera effettiva e diffusa alla partecipazione pubblica.

Il Diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e prospettive / Cadin, Raffaele. - STAMPA. - (2012), pp. 1-139.

Il Diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e prospettive.

CADIN, Raffaele
2012

Abstract

The monographic work explores two search paths: - The first attempt to outline the tortuous legal-historical process that led to the emergence of the controversial notion of international development law and that can be divided into four distinct phases: the emergence after World War II to an embryonic right to assistance for development; the claim of a New International Economic Order on the part of developing countries as an expression of a duality of law in the relations between developed and underdeveloped countries; the reaction formed by the emergence of a concept of bilateral assistance for development as a result of liberalization and globalization that characterized the eighties and nineties of the last century and the attempt, largely successful, to apply the same rules to economic and trade relations between countries at different degrees of development; the latest trend aimed to soften prevailing monism under a nascent right of access to the development of less developed countries, whose founding ratio is not so much to allow poor countries to evade the rules of the global market, but to allow a convenient and effective participation in the processes of globalization and economic growth. - The second path is centered on the integrated notion of “human development” which is the larger context in which it should be seen problems of development in an increasingly interdependent world. The approach chosen configures the concept of human development as the synthesis of legal interactions between international development, human rights and international environmental law. This allows to consider the concepts of sustainable development and social development as intermediate concepts within a unified and integrated vision, both conceptual and normative, in which the idea of development is no longer anchored to the mere production growth, but is ultimately the result of the free choice of the human person. It is obvious that this freedom of choice presupposes the provision of legal limits to development policies, aimed at protecting the environment and fundamental human rights, and can be exercised only in the context of human societies whose decision-making processes are open to an effective and widespread public participation.
2012
9788834836712
Lo studio monografico approfondisce due percorsi di ricerca: – il primo cerca di delineare il tortuoso processo storico-giuridico che ha portato all’emersione della controversa nozione di diritto internazionale dello sviluppo e che può essere articolato in quattro fasi distinte: l’affermarsi nel secondo dopoguerra di un embrionale diritto di assistenza per lo sviluppo; la rivendicazione di un Nuovo ordine economico internazionale da parte dei Paesi in via di sviluppo come espressione di un dualismo normativo nei rapporti tra Paesi sviluppati e Paesi arretrati; la reazione costituita dall’affermarsi di una concezione bilaterale dell’assistenza per lo sviluppo in seguito ai processi di liberalizzazione e globalizzazione che hanno caratterizzato gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso e al tentativo, in gran parte riuscito, di applicare le stesse regole alle relazioni economiche e commerciali tra Paesi appartenenti a diversi gradi di sviluppo; la tendenza più recente finalizzata ad ammorbidire il monismo imperante nel quadro di un nascente diritto di accesso allo sviluppo dei Paesi meno avanzati, la cui ratio fondante non è tanto quella di consentire agli Stati poveri di eludere le regole del mercato globale, ma quella di permettere una loro partecipazione effettiva e vantaggiosa ai processi di globalizzazione e di crescita economica. – Il secondo percorso è incentrato sulla nozione integrata di sviluppo umano che costituisce il contesto più ampio nel quale va inquadrata la problematica dello sviluppo in un mondo sempre più interdipendente. L’approccio prescelto configura il concetto di sviluppo umano come la sintesi delle interazioni giuridiche tra diritto internazionale dello sviluppo, diritti umani e diritto internazionale dell’ambiente. Ciò consente di considerare i concetti di sviluppo sostenibile e di sviluppo sociale alla stregua di nozioni intermedie nell’ambito di una visione unitaria ed integrata, sia concettuale che normativa, nella quale l’idea di sviluppo non è più ancorata alla mera crescita produttiva, ma è, in definitiva, il risultato della libertà di scelta della persona umana. È evidente che tale libertà di scelta presuppone la previsione di limiti giuridici alle politiche di sviluppo, finalizzati alla tutela dell’ambiente e dei diritti fondamentali dell’uomo, e può essere esercitata soltanto nell’ambito di società umane i cui processi decisionali siano aperti in maniera effettiva e diffusa alla partecipazione pubblica.
Diritto internazionale dello sviluppo; Cooperazione internazionale; Sviluppo umano
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Il Diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e prospettive / Cadin, Raffaele. - STAMPA. - (2012), pp. 1-139.
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