Analizzando il Parco dell’Appia Antica si possono analizzare tre diversi ambiti problematici: salvaguardia, gestione e pianificazione, nel quadro di riferimento della Convenzione Europea del Paesaggio. Nella salvaguardia, ovviamente, comprendiamo la conservazione, ma non una conservazione statica ed amorfa. Certamente il patrimonio storico, quello archeologico ed alcuni ambiti naturalistici presenti nella zona, necessitano di particolare attenzione e di idonei strumenti di tutela, manutenzione e restauro. Ad un corretto e funzionale nuovo sistema dei percorsi, alle diverse scale, a mio avviso, vi è un punto significativo che deve essere al centro dell'attenzione e quindi di una progettazione atta ad una più completa valorizzazione: recinto e porte di accesso, non solo come elemento funzionale, ma come significativo simbolo identificatorio di un ambito; un nuovo rapporto con gli insediamenti abitativi limitrofi, ma anche la progettazione delle aree di margine, con quelle funzioni tipiche del nuovo collettivo urbano oggi assenti. Tutti questi ambiti, o alcuni di essi, a seconda della specificità dovrebbero essere progettati con il ruolo di porta di accesso, simbolicamente forte, morfologicamente rileggibile e memorizzabile per contribuire a far percepire il passaggio dal paesaggio urbano ad un diverso è più complesso paesaggio. Un piccolo grande contributo per dare inizio all'identità ed alla identificazione dell'intera area da salvaguardare.
Il parco dell’Appia Antica : un non parco tra salvaguardia, gestione e pianificazione / Ippolito, Achille. - STAMPA. - 2(2013), pp. 139-144.
Il parco dell’Appia Antica : un non parco tra salvaguardia, gestione e pianificazione
IPPOLITO, Achille
2013
Abstract
Analizzando il Parco dell’Appia Antica si possono analizzare tre diversi ambiti problematici: salvaguardia, gestione e pianificazione, nel quadro di riferimento della Convenzione Europea del Paesaggio. Nella salvaguardia, ovviamente, comprendiamo la conservazione, ma non una conservazione statica ed amorfa. Certamente il patrimonio storico, quello archeologico ed alcuni ambiti naturalistici presenti nella zona, necessitano di particolare attenzione e di idonei strumenti di tutela, manutenzione e restauro. Ad un corretto e funzionale nuovo sistema dei percorsi, alle diverse scale, a mio avviso, vi è un punto significativo che deve essere al centro dell'attenzione e quindi di una progettazione atta ad una più completa valorizzazione: recinto e porte di accesso, non solo come elemento funzionale, ma come significativo simbolo identificatorio di un ambito; un nuovo rapporto con gli insediamenti abitativi limitrofi, ma anche la progettazione delle aree di margine, con quelle funzioni tipiche del nuovo collettivo urbano oggi assenti. Tutti questi ambiti, o alcuni di essi, a seconda della specificità dovrebbero essere progettati con il ruolo di porta di accesso, simbolicamente forte, morfologicamente rileggibile e memorizzabile per contribuire a far percepire il passaggio dal paesaggio urbano ad un diverso è più complesso paesaggio. Un piccolo grande contributo per dare inizio all'identità ed alla identificazione dell'intera area da salvaguardare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.