Quality control can be pictured as a “continuum” going from mutual and dialogical debate to ideological restraint. Along this continuum four different ways of understanding and evaluating both university and teaching can be found: university as a repressive and ideological apparatus (structuralist- Marxist approach); as absence of any form of proposal and control, within the general context of cultural decline of the Country, a general anthropological feature today (“apocalyptic”, “pasolinian” approach); the “anglo-saxon model”, based on differentiation-competition-effectiveness (neoliberalism); the dialogical- communitarian model (Habermas, hermeneutic, critical pedagogy). This paper aims to individuate ther cultural matrix, the presuppositions, the function of the teacher-student relationship, and the limitations of each of these four approaches. In the second part the latter two approaches are discussed (because more constructive regard to quality control) in respect to two diffe
Il controllo della qualità può essere immaginato come un “continuum” che va dal confronto reciproco e dialogico alla vigilanza in funzione ideologica. Lungo questo “continuum” si collocano quattro concezioni diverse d’intendere e valutare sia l’Università sia, in particolare, lo svolgimento della didattica: l’università come apparato repressivo e ideologico (prospettiva strutturalista-marxista); l’assenza di ogni progetto e controllo, entro un contesto di degrado culturale del Paese, che diverrebbe oggi una caratteristica antropologica generalizzata (prospettiva “apocalittica”, “pasoliniana”); il “modello anglosassone”, basato su differenziazione-competizione-efficacia (neoliberismo); il modello dialogico-comunitario (Habermas, ermeneutica, pedagogia critica). Il saggio cerca di individuare la matrice culturale, i presupposti, la funzione affidata al rapporto docente-discente e i limiti di ciascuna di queste quattro concezioni. Nella seconda parte si considerano gli ultimi due modelli (perché più propositivi in merito al controllo della qualità) in rapporto a due prospettive diverse: la “valutazione esterna” e quella “interna”. Entrambe vengono analizzate dal punto di vista metodologico: approccio (standard o idiografico), definizioni concettuali ed operative, limiti metodologici (rischi di distorsione, grado di validità degli indicatori) ed organizzativi. Il saggio termina illustrando un’ultima posizione (sostenuta in Italia anche da Umberto Eco), che combina l’accettazione dei principi fondamentali della valutazione, la semplificazione delle procedure, la partecipazione più attiva degli studenti.
Il controllo della qualità: progettare nuove politiche a sostegno della didattica / Montesperelli, Paolo. - STAMPA. - (2014), pp. 183-221.
Il controllo della qualità: progettare nuove politiche a sostegno della didattica
MONTESPERELLI, Paolo
2014
Abstract
Quality control can be pictured as a “continuum” going from mutual and dialogical debate to ideological restraint. Along this continuum four different ways of understanding and evaluating both university and teaching can be found: university as a repressive and ideological apparatus (structuralist- Marxist approach); as absence of any form of proposal and control, within the general context of cultural decline of the Country, a general anthropological feature today (“apocalyptic”, “pasolinian” approach); the “anglo-saxon model”, based on differentiation-competition-effectiveness (neoliberalism); the dialogical- communitarian model (Habermas, hermeneutic, critical pedagogy). This paper aims to individuate ther cultural matrix, the presuppositions, the function of the teacher-student relationship, and the limitations of each of these four approaches. In the second part the latter two approaches are discussed (because more constructive regard to quality control) in respect to two diffeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.