Rilevare e rappresentare l’archeologia: verso una sistematizzazione

Lo studio e l'analisi di elementi archeologici interessa sia i grandi siti archeologici che i piccoli oggetti. Nel raggiungimento della conoscenza più profonda dell’oggetto analizzato, si evidenzia come sia possibile definire un “modello teorico” comune e valido a prescindere dalla scala dell’oggetto, mentre la variabilità di dimensioni e tipologia di oggetti determina una eguale variabilità di problemi a livello operativo nell’atto di acquisizione del reale. Difficoltà prima dell’intero processo sta nell’ottenimento, dal reale, di un adeguato e corretto numero di informazioni da riutilizzare durante le fasi di indagine ed interpretazione dell’oggetto, attraverso la selezione di strumentazioni adeguate allo scopo prefissato e utilizzando applicativi in gradi di restituire il modello grafico più adatto al corretto studio dell’oggetto. Prendendo in considerazione le numerose campagne di indagine condotte negli anni, questo lavoro cerca di presentare un modus operandi , che possa essere utilizzato come guida nella standardizzazione delle procedure di raccolta dei dati, elaborazione e rappresentazione di manufatti architettonici di diverse dimensioni. Queste procedure sono state applicate dal nostro team di ricerca del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro di Architettura (Sapienza - Università di Roma), con l’obiettivo di rendere il risultato finale della ricerca il più possibile scientifica, vale a dire più obiettiva e controllabile. Insieme ad un inquadramento metodologico generale, verranno descritti una serie di progetti di ricerca che spaziano dal sito di grandi dimensioni (Petra), singoli edifici / strutture architettoniche (il Tempio del Divo Claudio, Roma) e piccoli oggetti (Tombe e manufatti in Crustumerium - Roma).